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Autore: dio_niso    17/05/2012    3 recensioni
"Quando Dean trova quella scatoletta non gli da molto peso e, come per tutte le cianfrusaglie stipate in quel magazzino, non si stupisce di vederla piena di polvere e graffi. La lancia su uno scaffale e va avanti cercando qualcosa che possa risultare utile per l'incantesimo di richiamo che devono fare."
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Mary Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Titolo: Somewhere over the rainbow
Autore: [info]dio_niso
Beta: MusaTalia
Fandom: Supernatural
Personaggi: Dean Winchester, Castiel, Mary Campbell/Winchester
Paring: Dean/Castiel
Genere: fluff, one-shot, triste, missing moment, generale
Word: 610 parole
Rating: verde
Prompt: 09.Carillon della tabella Oggetti della community [info]think_fluff
Disclaimer: non mi appartiene e non ci guadagno nulla.
Note: la canzone del carillon è questa che ho trovato perfetta per una come Mary \O/ e da qui anche il titolo della storia...




Somewhere Over The Rainbow


Quando Dean trova quella scatoletta non gli da molto peso e, come per tutte le cianfrusaglie stipate in quel magazzino, non si stupisce di vederla piena di polvere e graffi. La lancia su uno scaffale e va avanti cercando qualcosa che possa risultare utile per l'incantesimo di richiamo che devono fare.
Un po' si stupisce di trovare lì tutte quelle cose inutili, non avrebbe mai detto che Bobby fosse un vecchio sentimentale che conservava vecchi oggetti per non buttarli via.
D'un tratto una dolce melodia a cui mancano delle note si spande per la stanza e Dean è certo di aver perso qualche battito del cuore appena ha riconosciuto la musica. È infatti la stessa melodia che sua madre metteva quando Sammy faceva i capricci e piangeva forte.
Il carillon deve essersi azionato per l'urto subito contro la mensola e continua a ripetere quelle poche note sdentate per secondi che a Dean sembrano un'eternità.
Resta impalato in mezzo alla stanza continuando a fissare quella scatola che intanto ha smesso di suonare.
Con passo lento e teso le si avvicina prendendola in mano con dita tremanti.
Toglie uno spesso strato di polvere e guarda dei disegni di ballerine incise nel legno e si rende conto che lui quel carillon lo ha già visto prima, molti anni fa.
Dean si avvicina allo scatolone in cui lo ha trovato, dove vede molti altri oggetti dall'aria familiare. Sullo scatolone vi è scritto il nome di John, suo padre, e Dean comprende che quello che tiene fra le mani non è altro che un cimelio di famiglia appartenuto a sua madre e allora lo stringe con più forza nella vana speranza di poter stringere con esso anche il ricordo di sua madre.
Quelle poche cose devono essere quelle che sono riuscite a scampare al fuoco quella maledetta notte di molti anni prima.

È con gli occhi lucidi che Castiel lo trova, seduto a terra e con molti oggetti riversi attorno a lui.
Ha la polvere perfino nei capelli, ma non sembra curarsene e Castiel si domanda cosa stia facendo seduto lì.
“Dean, ti stanno aspettando per l'incantesimo.” Non sa il perché, ma Castiel decide di usare un tono di voce lieve, quasi avesse inconsapevolmente paura di spaventare il suo amico.
Vede Dean aprire la bocca come per rispondere, ma nessun suono viene emesso se non un lieve gemito che a Castiel sembra sofferente.
“Sei ferito, Dean?”

Dean cala il capo come sconfitto da una sofferenza troppo forte e poggia la foto di sua madre che stringeva tra le mani accanto a una bibbia mezza bruciata. L'accarezza un'ultima volta prima di alzarsi per dirigersi fuori dal magazzino, ma Castiel gli si pone dinanzi guardando in basso verso quegli oggetti.
“Lei ti amava moltissimo, Dean.”
“Si, lo so.” Dean si passa una mano sul volto cercando di nascondere quelle poche lacrime che gli erano sfuggite dagli occhi, e quando si volta nuovamente verso l'angelo è ancora l'uomo forte e giusto che Castiel ha imparato a conoscere e ammirare nel tempo.
“È felice ora, sai? È con John, in un paradiso tutto per loro.” Non sa perché lo stia dicendo, ma è sicuro che Dean ha bisogno di saperlo, di sentire che nonostante tutto quel casino, alla fine i suoi genitori sono tornati insieme e che ormai nessuno può più separarli.

“Si amavano così tanto, Cas.” E questa volta Castiel è sicuro di aver visto delle lacrime bagnargli gli occhi e poggia una mano sulla sua spalla in un gesto familiare e totalmente spontaneo.
Dean gli regala un piccolo sorriso che arriva anche agli occhi, e Cas di rimando sorride anche lui.

 

   
 
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