Tutte le persone citate, e tutti i fatti narrati sono accaduti realmente, anche se i nomi e alcuni particolari sono stati cambiati..
Caro
Roby, perdono, perdono, perdono!
È
un sacco di tempo che non mi faccio sentire ma ho avuto un mare di cose da fare.
Mi
tocca di nuovo farti un mega riassunto della mia vita.
Sicuramente
dopo che avrò spedito la lettera, mi verrà in mente qualcosa che ho
dimenticato di scrivere.
La
giornata non è stata delle migliori: ho litigato con la vice preside, che
evidentemente oggi aveva la luna storta e se l’è presa con me e con Samu.
La
nostra unica colpa era di aver scambiato due parole durante la lezione.
Ok
forse non erano solo due parole, ma non è che stessimo facendo baccano.
Semplicemente
la lezione di fisica era una vera noia, come al solito e così stavamo cercando
di utilizzare meglio il tempo. Solo il prof non ha apprezzato e ci ha mandato
dalla vice.
Il
mio insegnante è quello che passa tutto il tempo a giocare con il suo
portatile, fingendo di spiegare.
Naturalmente
mia madre è venuta a saperlo, dato che la vecchiaccia si è premurata di
telefonarle per informarla dell’accaduto. Ti puoi immaginare cos’è
successo.
Probabilmente
tutto il vicinato ha sentito i suoi rimproveri.
Per
fortuna poi sono riuscita a spiegarle la situazione
e si è calmata.
Sai
Roby , ti invidio da morire.
So
che anche la tua scuola fa schifo, però almeno i tuoi prof sono divertenti.
Perché
non è capitato a me uno che firma le circolari come Tex Willer e che appoggia
l’orecchio al pavimento, sostenendo di sentire il treno in arrivo?
Milena
ed Enrico, i miei vicini del piano di sotto, stanno di nuovo litigando.
Ti
posso fare la cronaca in diretta del loro litigio, dato che hanno lasciato la
finestra aperta.
La
cosa divertente è che fino a dieci minuti fa erano impegnati in ben altro.
Lei
che diceva “ma dai, ma cosa fai! Passami il sapone!spalmamelo bene sulla
schiena!" e dopo sono cominciati gli urletti e be’ ti puoi immaginare il
resto.
Quello
che non capisco è perchè dopo sia cominciato il litigio.
Lui
che diceva “Brutta troia che ne sai tu del mio lavoro quando nella tua vita ti
sei sempre fatta leccare il culo dagli uomini!" e lei invece ha risposto
"Che cazzo stai dicendo! Tu che continui a fare il morto di fame
col tuo datore di lavoro! Sei solo un pezzo di merda! Ed è pure il colmo che ti
fai mantenere da un terrone!"
Quei
due passano il loro tempo metà a litigare e metà a fare l’amore.
Se
la loro bambina crescerà senza problemi sarà un vero miracolo.
Il
peggio è quando litigano di notte, con annesso rumore di lancio dei piatti,
delle pentole eccetera.
Non
si riesce a chiudere occhio. La mattina poi non si scrollano, nonostante la
sveglia continui a suonare per mezzora, svegliando tutti tranne loro.
Qualcuno
è sempre costretto a scendere e togliere loro la corrente.
Ogni
tanto in cortile, sempre per colpa loro, volano bottiglie di shampoo semipiene,
vasi di rame e quanto altro abbiano sottomano al momento del litigio.
Enrico
se ti ricordi bene lo hai anche conosciuto.
È
quel tipo che abbiamo incontrato al supermercato a dicembre.
Quello
che ti ha sentito mentre tu dicevi che era troppo figo.
Certo
ragazzo mio che hai dei gusti strani, come può piacerti uno così?
Del
resto anche Orazio, il tuo ultimo ragazzo non era questa gran cosa. Anzi…...
Non
immagini come sono felice di sapere che lo hai finalmente lasciato.
Quello
schifoso stava con te solo per un motivo e l’unico che sembrava non
accorgersene eri tu.
Sì,sì
lo so che ci stai ancora male, ma credimi è assolutamente meglio così.
Quel
brutto sgorbio, tappo, pieno di lardo, impasticcato.
Lo
detesto.
Tu
meriti certamente di meglio rispetto a quel camionista rozzo e di poco gusto.
Una
persona sana e onesta, qualcuno che ti apprezzi per quello che sei.
Lui
invece ti usava e basta.
Le
sue esigenze venivano sempre prima delle tue.
Quello
che pensava lui era sempre giusto e qualunque tua obbiezione era stupida e
insensata.
Ti
trattava come se fossi stato un bambino deficiente.
Non
faceva che criticarti.
Non
gli andava bene niente di quello che facevi.
Come
potevi sopportare che facesse continuamente commenti su altri ragazzi, mentre
era in giro con te?
Io
mi sarei incazzata non poco.
Non
capirò mai cosa ci trovassi.
Non
era certamente bello, non era simpatico (non dirmi che trovavi divertenti quelle
sue battute, erano talmente volgari), mancava completamente di classe ed
educazione.
Ricordi
quella volta in pizzeria, quando oltre ad essersi fatto notare da tutti per il
suo linguaggio particolarmente fine, ha detto al cameriere che era venuto a
chiedere se fosse tutto a posto, “veramente il caffè faceva schifo”.
Ci
sapeva fare a letto?
Mi
pare l’unica spiegazione, anche se il pensiero di te insieme a quell’essere….
Che
schifo, non ci voglio pensare.
Comunque
ora sei libero di guardarti intorno e trovarti qualcun altro.
Anzi
forse qualcuno te lo posso presentare io.
Mi
sembra di sentirti dire che piuttosto che cercare un ragazzo per te, dovrei
trovarne uno per me.
Lo
so, ma vedi io lo cerco, ma non trovo niente.
Anzi
trovo, ma becco solo quelli sbagliati.
Oramai
nella mia compagnia mi chiamano la donna dallo sguardo assassino.
Sai
perché? Perché gli ultimi tre ragazzi che mi piacevano si sono rivelati gay o
quantomeno bisex.
Ora
continuano a sfottermi, dicendo che non devo guardare i ragazzi negli occhi,
altrimenti li faccio diventare gay.
Non
è giusto.
Se
ripenso alla figura di merda che ho rimediato con Luca.
Luca
è un ragazzo che lavora nella mia palestra.
Da
quando vado in palestra.? Ma da quando ho saputo che ci lavorava lui, non era
ovvio?
Ci
andavo praticamente tutti i giorni e facevo in modo con una scusa o con
l’altra, di stargli sempre attaccata.
Passavo
metà del tempo a fissare lui invece che a fare gli esercizi.
Comunque
alla fine si è accorto di me e mi ha invitato ad uscire.
Ti
puoi immaginare in che stato ero.
Ero
convinta di aver fatto colpo, era stramega super felice.
Ci
ho messo due ore a prepararmi; avrò cambiato almeno 4 rossetti perché tutti
quelli che mettevo mi facevano sembrare una puttana.
Trovare
i vestiti adatti non è stato più semplice; quando, dopo aver
provato l’intero contenuto del mio armadio, pensavo di aver trovato la
mise perfetta, mi sono dovuta cambiare di nuovo.
Mio
fratello infatti, sosteneva che con la minigonna e gli zatteroni somigliavo al
travestito brasiliano che incontriamo spesso al supermercato .
Le
cena era meravigliosa, lui sembrava un po’ imbarazzato ma mi sembrava normale,
dopotutto doveva chiedermi se volevo mettermi con lui.
O
almeno questo pensavo io.
Purtroppo
mi sbagliavo.
Alla
fine della cena, mi ha guardato e mi ha detto “ma non l’hai ancora capito
che io sono gay?”
Io
sono caduta dalle nuvole.
Sono
rimasta a fissarlo allibita per almeno 5 minuti.
Probabilmente
ha pensato che mi fosse venuta una paresi.
E
poi ho detto o meglio urlato “Cosaaaaaaaa?!”
Si
sono girati tutti.
Ho
fatto la figura della scema.
Avrei
voluto sprofondare.
È
stato anche peggio di quella volta che ho beccato mio padre in metrò, mentre
stavo bigiando.
Ma
a quanto pare io sono la regina della sfiga.
Che
probabilità c’erano di beccarlo, considerando che a Milano non ci va quasi
mai.
Che
quando lo fa, ci va in macchina.
Che
i metrò sulla linea rossa sono parecchi e che i vagoni sono tanti.
Ma
io dovevo prendere proprio quel metrò e proprio quel vagone.
Così
come l’unico ragazzo della palestra che mi piaceva, doveva essere gay..
Non
vedo l’ora che tu torni a trovarmi.
Ti
devo ancora fare vedere il castello Sforzesco, non è che sia una gran cosa, ma
almeno una volta lo devi vedere.
Ti
devo anche far salire sul Duomo.
Non
mi ricordo da che parte si andava per salire, ma sicuramente una volta lì,
troveremo il modo.
Possiamo
anche andare in giro in cerca di ragazzi, basta che non mi rovini la piazza!
Anche
se con la fortuna che mi ritrovo, l’unico gay presente lo trovo io.
Perlomeno
ti farò un piacere.
Ma
perché lì becco tutti io?
Prima
Vanzo.
Lo
dicevano le mie amiche, però scusa sostenere che uno sia gay perché saluta i
ragazzi dicendo “ciao amore”, mi sembra poco fondata come teoria.
Certo
quando lo visto in giro mano nella mano con un tipo e poi baciarlo, me ne sono
convinta anch’io.
Poi
c’è stato Luca e ti ho già raccontato.
L’ultimo
della lista è stato Ruben.
Con
lui pensavo di andare sul sicuro visto che l’avevo conosciuto tramite la mia
ex amica, nonché sua ex ragazza .
Certo
c’era quella storia dei balli di gruppo.
Sara
sosteneva che anziché ballare il
latino americano, quelli che faceva lui fossero più simili ad un trenino per
soli uomini.
Poi
c’erano le ricariche telefoniche spuntate dal nulla.
Secondo
lei, erano pagamenti per certe sue prestazioni.
Io
pensavo che si fosse semplicemente inventata tutto per calunniarlo, visto che si
erano lasciati.
Del
resto mi aveva mentito su tante cose.
Ora
invece penso che non fosse così lontano dalla verità, anche se ha un tantino
amplificato la cosa.
Certo
stava con un’altra ragazza, ma quello era un terreno su cui potevo competere.
gli
sono diventata amica e l’ho conosciuto meglio.
La
cotta per lui ha cominciato a diminuire quasi subito.
Era
certamente un bel ragazzo, ma quando iniziava a parlare ti faceva cadere le
braccia.
Si
capiva una parola su 5 di quello che diceva.
Poi
era così appiccicoso e vittimista.
Praticamente
una volta al giorno mi scriveva “ma ce l’hai con me? “ o “che ti ho
fatto” solo perché non gli mandavo un messaggio o non rispondevo ad uno
squillo.
Al
momento lui si definisce bisex al
50% ovvero che gli piacciono in ugual modo uomini e donne, ma io avrei qualche
dubbio in proposito.
Infatti
negli ultimi due anni, da quando si lasciato con Anna, non è stato con nessuna
ragazza, mentre si è fatto un infinità di ragazzi.
Quando
si è in giro con lui passa tutto il tempo a fare commenti sui tipi che
incontra.
Una
metà sono quelli che, a sentir lui, si è fatto.
Un’altra
metà sono quelli “troppo belli” che si vorrebbe fare.
Vediamo
di tralasciare il suo concetto di bellezza.
La
cosa divertente è che lui non ha mai un soldo, visto che deve ripagare le
bollette milionarie che fa arrivare ai suoi e ai suoi nonni.
Infatti,
Ruben chiama i suoi amici sul cellulare col telefono di casa di sua nonna e poi
li lascia in linea per ricaricarli. Inoltre usa il telefono di casa per mandare
gli sms, quando finisce i soldi sul cellulare.
Certo
che pure loro, con un tipo così si vanno a comprare il sirio 187, il telefono
che manda gli sms da casa.
È
una minaccia un telefono simile nelle mani di Ruben.
È
anche diventato amico di quel tipo che sta davanti alla stazione, quel maniaco
che fa la dichiarazione a tutti i tipi che passano cantando Luce, quello che si
versa il profumo nelle mutande.
Pare
che la stazione del suo paese sia un ritrovo per gay.
Quando
lui cerca compagnia va lì.
Del
resto sul muro ci sono segnati tutti i numeri di telefono di tipi con scritto
chiamami.
Non
mi stupirei di trovarci pure il suo.
Naturalmente
la sua ragazza non sapeva nulla.
Probabilmente
avrebbe continuato a non saperlo, se lui se lo fosse tenuto per sé, invece che
raccontarlo ai suoi amici.
Povera
Anna, chissà come si è sentita quando Paola
è andata a riferirle che Ruben le metteva le corna con i ragazzi.
Lui
mi ha chiamato tutto disperato pregandomi di parlare con lei,.
Lui
sosteneva che in fin dei conti non era un tradimento, visto che si trattava di
ragazzi.
A
parte che non ho abbastanza confidenza con lei, ma potevo forse chiamarla e
dirle “non ti preoccupare, non ti sta mettendo le corna. Lui ti ama, solo non
sa resistere quando vede un bel ragazzo”
Alla
fine hanno fatto pace e lui ha promesso di non andare più in stazione.
Ovviamente
non ha resistito più di 2 giorni.
Ruben
infatti ha una su precisa teoria sul tradimento, che a sentir lui, gli avrebbe
detto il suo psicologo.
(Peraltro
secondo Ruben, anche il suo psicologo è gay e ci prova con lui).
Se
stai con una ragazza e ti fai un ragazzo (o
viceversa) non è tradire.
Inoltre
non è tradimento anche quando lo fai senza sentimento.
Il
top l’ha raggiunto, quando si è fatto beccare a scopare con un tipo dal socio
del padre di lei.
Già
perché lui con molta furbizia, è andato a parcheggiare la macchina proprio
davanti al maneggio del padre di Anna.
Il
socio, non so come si chiami, è andato a dirlo alla madre di lei, che è
rimasta scioccata.
Quando
me l’ha raccontato stavo morendo dal ridere.
Anche
adesso ogni volta che provo a immaginare la faccia della madre, non riesco a
smettere di ridere.
Contro
ogni previsione la madre di Anna ha permesso a sua figlia di continuare a
frequentare Ruben.
Si
è limitata a far promettere a Ruben che avrebbe smesso di frequentare i ragazzi
mentre stava con sua figlia.
Secondo
te come è finita?
Dopo
una settimana mi è arrivato un suo messaggio dove diceva di aver incontrato un
ragazzo troppo figo. Secondo Anna era gay ma lui non l’aveva ancora capito,
per questo non ci aveva ancora provato.
Questo
era il significato perché i suoi messaggi vanno sempre interpretati.
Una
volta mi ha scritto che si sentiva “un’annullità” un’altra, che voleva
informarsi per delle “affittazioni”.
Ma
questi sono anche abbastanza chiari.
Il
peggio è quando abbrevia le parole a modo suo o quando scrive tutto attaccato
per risparmiare.
Alla
fine Anna esasperata ha piantato Ruben.
Il
bello è che ora Anna sta con Francesco, che è, o meglio era, il migliore amico
si Ruben.
Ruben
si vorrebbe fare Francesco e non riesce a capire che a lui non interessa il
genere.
Ha
messo in giro un sacco di voci e ora tutti pensano che Francesco sia gay e stia
con Anna solo come copertura.
Inoltraci
ha provato con Anna e poi è andato a raccontare a Francesco che era stata Anna
a provarci con lui.
Ruben
sembra non accettare che nel mondo esistono anche gli etero e che non tutti
muoiono dalla voglia di scoparlo.
A
questo punto ormai ti chiederai che razza di gente frequento.
Ma
vedi alla fine Ruben non è così male, come amico, come ragazzo è un altro
discorso.
Del
resto io sono abituata a frequentare gente strana.
Pure
io non sono molto normale, basta vedere quello che faccio a Vaneli.
Vaneli
è un altro dei miei simpatici
vicini di casa.
Io
lo chiamo l'ubriacone.
Questo
signore infatti vive per gli
alcolici e in particolare, per i vini.
Nella
sua cantina (che io considero di più un'enoteca) c’è un ricco assortimento
di bottiglie di vario tipo: dal Barbera allo spumante,dallo champagne alla
birra, dai più prestigiosi whisky alla vodka glaciale.
La
cosa peggiore di Vaneli (perché sai
quanto me ne frega se lui si ubriaca) è il suo alito somigliante a un deposito
di vino appena esploso, attivo 24 ore su 24.
È
capitato qualche volta, mentre uscivo o rientravo a casa, di trovarlo sulle
scale con in bocca la sua bella bottiglia di vino e coglierlo mentre si esibiva in
numerosi rutti .
È
sempre sbronzo e mezzo ubriaco e il risultato è il fatto che è sempre
isterico.
La
vittima dei suoi isterismi molte volte sono io ma ho sempre avuto modo di
vendicarmi: cacciandogli nel suo terrazzo una rana, rubandogli le scorte di
marmellata e di cioccolata che sua moglie tiene in garage (le chiavi del mio
garage coincidono con le sue. Questo segreto lo conosco solo io avendolo
scoperto per puro caso) , avendogli tolto la corrente nei momenti di sua assenza
facendogli andare a male tutta la roba nel frigorifero.
Mi
pare di averti raccontato un po’ tutto.
Quando
torni a trovarmi?
Mi
manchi un sacco e poi così ti presento Luca.
Credo
che voi due stareste bene insieme.
Lo
so che di solito i nostri gusti in fatto di uomini non coincidono, ma questa può
essere l’eccezione che conferma la regola.
Un
bacio, la tua amica Eleonora