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Autore: Callisto    04/05/2004    1 recensioni
Eleonora scrive al suo amico Roberto lamentandosi che ultimamente niente sembra andare per il verso giusto: la vice preside ha chiamato sua madre, suo padre l'ha beccata a bigiare in metrò e tutti i ragazzi che le piacciono sembrano essere gay..........
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tutte le persone citate, e tutti i fatti narrati sono accaduti realmente, anche se i nomi e alcuni particolari sono stati cambiati..

 

  Perché va tutto storto?

 

Caro Roby, perdono, perdono, perdono!

È un sacco di tempo che non mi faccio sentire ma ho avuto un mare di cose da fare.

Mi tocca di nuovo farti un mega riassunto della mia vita.

Sicuramente dopo che avrò spedito la lettera, mi verrà in mente qualcosa che ho dimenticato di scrivere.

 

La giornata non è stata delle migliori: ho litigato con la vice preside, che evidentemente oggi aveva la luna storta e se l’è presa con me e con Samu.

La nostra unica colpa era di aver scambiato due parole durante la lezione.

Ok forse non erano solo due parole, ma non è che stessimo facendo baccano.

Semplicemente la lezione di fisica era una vera noia, come al solito e così stavamo cercando di utilizzare meglio il tempo. Solo il prof non ha apprezzato e ci ha mandato dalla vice.

Il mio insegnante è quello che passa tutto il tempo a giocare con il suo portatile, fingendo di spiegare.

 

Naturalmente mia madre è venuta a saperlo, dato che la vecchiaccia si è premurata di telefonarle per informarla dell’accaduto. Ti puoi immaginare cos’è successo.

Probabilmente tutto il vicinato ha sentito i suoi rimproveri.

Per fortuna poi sono riuscita a spiegarle la  situazione e si è calmata.

 

Sai Roby , ti invidio da morire.

So che anche la tua scuola fa schifo, però almeno i tuoi prof sono divertenti.

Perché non è capitato a me uno che firma le circolari come Tex Willer e che appoggia l’orecchio al pavimento, sostenendo di sentire il treno in arrivo?

 

Milena ed Enrico, i miei vicini del piano di sotto, stanno di nuovo litigando.

Ti posso fare la cronaca in diretta del loro litigio, dato che hanno lasciato la finestra aperta.

La cosa divertente è che fino a dieci minuti fa erano impegnati in ben altro.

 

Lei che diceva “ma dai, ma cosa fai! Passami il sapone!spalmamelo bene sulla schiena!" e dopo sono cominciati gli urletti e be’ ti puoi immaginare il resto.

 

Quello che non capisco è perchè dopo sia cominciato il litigio.

Lui che diceva “Brutta troia che ne sai tu del mio lavoro quando nella tua vita ti sei sempre fatta leccare il culo dagli uomini!" e lei invece ha risposto "Che cazzo stai dicendo! Tu che continui a fare il morto di fame col tuo datore di lavoro! Sei solo un pezzo di merda! Ed è pure il colmo che ti fai mantenere da un terrone!"

 

Quei due passano il loro tempo metà a litigare e metà a fare l’amore.

Se la loro bambina crescerà senza problemi sarà un vero miracolo.

 

Il peggio è quando litigano di notte, con annesso rumore di lancio dei piatti, delle pentole eccetera.

Non si riesce a chiudere occhio. La mattina poi non si scrollano, nonostante la sveglia continui a suonare per mezzora, svegliando tutti tranne loro.

Qualcuno è sempre costretto a scendere e togliere loro la corrente.

Ogni tanto in cortile, sempre per colpa loro, volano bottiglie di shampoo semipiene, vasi di rame e quanto altro abbiano sottomano al momento del litigio.

 

Enrico se ti ricordi bene lo hai anche conosciuto.

È quel tipo che abbiamo incontrato al supermercato a dicembre.

Quello che ti ha sentito mentre tu dicevi che era troppo figo.

 

Certo ragazzo mio che hai dei gusti strani, come può piacerti uno così?

Del resto anche Orazio, il tuo ultimo ragazzo non era questa gran cosa. Anzi…...

Non immagini come sono felice di sapere che lo hai finalmente lasciato.

Quello schifoso stava con te solo per un motivo e l’unico che sembrava non accorgersene eri tu.

Sì,sì lo so che ci stai ancora male, ma credimi è assolutamente meglio così.

Quel brutto sgorbio, tappo, pieno di lardo, impasticcato.

Lo detesto.

Tu meriti certamente di meglio rispetto a quel camionista rozzo e di poco gusto.

Una persona sana e onesta, qualcuno che ti apprezzi per quello che sei.

Lui invece ti usava e basta.

 

Le sue esigenze venivano sempre prima delle tue.

Quello che pensava lui era sempre giusto e qualunque tua obbiezione era stupida e insensata.

Ti trattava come se fossi stato un bambino deficiente.

Non faceva che criticarti.

Non gli andava bene niente di quello che facevi.

 

Come potevi sopportare che facesse continuamente commenti su altri ragazzi, mentre era in giro con te?

Io mi sarei incazzata non poco.

 

Non capirò mai cosa ci trovassi.

Non era certamente bello, non era simpatico (non dirmi che trovavi divertenti quelle sue battute, erano talmente volgari), mancava completamente di classe ed educazione.

 

Ricordi quella volta in pizzeria, quando oltre ad essersi fatto notare da tutti per il suo linguaggio particolarmente fine, ha detto al cameriere che era venuto a chiedere se fosse tutto a posto, “veramente il caffè faceva schifo”.

 

Ci sapeva fare a letto?

Mi pare l’unica spiegazione, anche se il pensiero di te insieme a quell’essere….

Che schifo, non ci voglio pensare.

Comunque ora sei libero di guardarti intorno e trovarti qualcun altro.

Anzi forse qualcuno te lo posso presentare io.

 

Mi sembra di sentirti dire che piuttosto che cercare un ragazzo per te, dovrei trovarne uno per me.

Lo so, ma vedi io lo cerco, ma non trovo niente.

Anzi trovo, ma becco solo quelli sbagliati.

Oramai nella mia compagnia mi chiamano la donna dallo sguardo assassino.

Sai perché? Perché gli ultimi tre ragazzi che mi piacevano si sono rivelati gay o quantomeno bisex.

Ora continuano a sfottermi, dicendo che non devo guardare i ragazzi negli occhi, altrimenti li faccio diventare gay.

Non è giusto.

 

Se ripenso alla figura di merda che ho rimediato con Luca.

Luca è un ragazzo che lavora nella mia palestra.

Da quando vado in palestra.? Ma da quando ho saputo che ci lavorava lui, non era ovvio?

Ci andavo praticamente tutti i giorni e facevo in modo con una scusa o con l’altra, di stargli sempre attaccata.

Passavo metà del tempo a fissare lui invece che a fare gli esercizi.

Comunque alla fine si è accorto di me e mi ha invitato ad uscire.

Ti puoi immaginare in che stato ero.

Ero convinta di aver fatto colpo, era stramega super felice.

Ci ho messo due ore a prepararmi; avrò cambiato almeno 4 rossetti perché tutti quelli che mettevo mi facevano sembrare una puttana.

Trovare i vestiti adatti non è stato più semplice; quando, dopo aver  provato l’intero contenuto del mio armadio, pensavo di aver trovato la mise perfetta, mi sono dovuta cambiare di nuovo.

Mio fratello infatti, sosteneva che con la minigonna e gli zatteroni somigliavo al travestito brasiliano che incontriamo spesso al supermercato .  

 

Le cena era meravigliosa, lui sembrava un po’ imbarazzato ma mi sembrava normale, dopotutto doveva chiedermi se volevo mettermi con lui.

O almeno questo pensavo io.

Purtroppo mi sbagliavo.

Alla fine della cena, mi ha guardato e mi ha detto “ma non l’hai ancora capito che io sono gay?”

Io sono caduta dalle nuvole.

Sono rimasta a fissarlo allibita per almeno 5 minuti.

Probabilmente ha pensato che mi fosse venuta una paresi.

E poi ho detto o meglio urlato “Cosaaaaaaaa?!”

Si sono girati tutti.

Ho fatto la figura della scema.

Avrei voluto sprofondare.

È stato anche peggio di quella volta che ho beccato mio padre in metrò, mentre stavo bigiando.

Ma a quanto pare io sono la regina della sfiga.

Che probabilità c’erano di beccarlo, considerando che a Milano non ci va quasi mai.

Che quando lo fa, ci va in macchina.

Che i metrò sulla linea rossa sono parecchi e che i vagoni sono tanti.

Ma io dovevo prendere proprio quel metrò e proprio quel vagone.

Così come l’unico ragazzo della palestra che mi piaceva, doveva essere gay..

 

Non vedo l’ora che tu torni a trovarmi.

Ti devo ancora fare vedere il castello Sforzesco, non è che sia una gran cosa, ma almeno una volta lo devi vedere.

Ti devo anche far salire sul Duomo.

Non mi ricordo da che parte si andava per salire, ma sicuramente una volta lì, troveremo il modo.

Possiamo anche andare in giro in cerca di ragazzi, basta che non mi rovini la piazza!

Anche se con la fortuna che mi ritrovo, l’unico gay presente lo trovo io.

Perlomeno ti farò un piacere.

 

Ma perché lì becco tutti io?

Prima Vanzo.

Lo dicevano le mie amiche, però scusa sostenere che uno sia gay perché saluta i ragazzi dicendo “ciao amore”, mi sembra poco fondata come teoria.

Certo quando lo visto in giro mano nella mano con un tipo e poi baciarlo, me ne sono convinta anch’io.

Poi c’è stato Luca e ti ho già raccontato.

L’ultimo della lista è stato Ruben.

 

Con lui pensavo di andare sul sicuro visto che l’avevo conosciuto tramite la mia ex amica, nonché sua ex ragazza .

Certo c’era quella storia dei balli di gruppo.

Sara sosteneva che anziché  ballare il latino americano, quelli che faceva lui fossero più simili ad un trenino per soli uomini.

Poi c’erano le ricariche telefoniche spuntate dal nulla.

Secondo lei, erano pagamenti per certe sue prestazioni.

Io pensavo che si fosse semplicemente inventata tutto per calunniarlo, visto che si erano lasciati.

Del resto mi aveva mentito su tante cose.

Ora invece penso che non fosse così lontano dalla verità, anche se ha un tantino amplificato la cosa.

 

Certo stava con un’altra ragazza, ma quello era un terreno su cui potevo competere.

gli sono diventata amica e l’ho conosciuto meglio.

La cotta per lui ha cominciato a diminuire quasi subito.

Era certamente un bel ragazzo, ma quando iniziava a parlare ti faceva cadere le braccia.

Si capiva una parola su 5 di quello che diceva.

Poi era così appiccicoso e vittimista.

Praticamente una volta al giorno mi scriveva “ma ce l’hai con me? “ o “che ti ho fatto” solo perché non gli mandavo un messaggio o non rispondevo ad uno squillo.

 

Al momento lui si definisce bisex  al 50% ovvero che gli piacciono in ugual modo uomini e donne, ma io avrei qualche dubbio in proposito.

Infatti negli ultimi due anni, da quando si lasciato con Anna, non è stato con nessuna ragazza, mentre si è fatto un infinità di ragazzi.

 

Quando si è in giro con lui passa tutto il tempo a fare commenti sui tipi che incontra.

Una metà sono quelli che, a sentir lui, si è fatto.

Un’altra metà sono quelli “troppo belli” che si vorrebbe fare.

Vediamo di tralasciare il suo concetto di bellezza.

 

La cosa divertente è che lui non ha mai un soldo, visto che deve ripagare le bollette milionarie che fa arrivare ai suoi e ai suoi nonni.

Infatti, Ruben chiama i suoi amici sul cellulare col telefono di casa di sua nonna e poi li lascia in linea per ricaricarli. Inoltre usa il telefono di casa per mandare gli sms, quando finisce i soldi sul cellulare.

Certo che pure loro, con un tipo così si vanno a comprare il sirio 187, il telefono che manda gli sms da casa.

È una minaccia un telefono simile nelle mani di Ruben.

 

È anche diventato amico di quel tipo che sta davanti alla stazione, quel maniaco che fa la dichiarazione a tutti i tipi che passano cantando Luce, quello che si versa il profumo nelle mutande.

Pare che la stazione del suo paese sia un ritrovo per gay.

Quando lui cerca compagnia va lì.

Del resto sul muro ci sono segnati tutti i numeri di telefono di tipi con scritto chiamami.

Non mi stupirei di trovarci pure il suo.

 

Naturalmente la sua ragazza non sapeva nulla.

Probabilmente avrebbe continuato a non saperlo, se lui se lo fosse tenuto per sé, invece che raccontarlo ai suoi amici.

Povera Anna, chissà come si è sentita quando Paola  è andata a riferirle che Ruben le metteva le corna con i ragazzi.

 

Lui mi ha chiamato tutto disperato pregandomi di parlare con lei,.

Lui sosteneva che in fin dei conti non era un tradimento, visto che si trattava di ragazzi.

A parte che non ho abbastanza confidenza con lei, ma potevo forse chiamarla e dirle “non ti preoccupare, non ti sta mettendo le corna. Lui ti ama, solo non sa resistere quando vede un bel ragazzo”

Alla fine hanno fatto pace e lui ha promesso di non andare più in stazione.

Ovviamente non ha resistito più di 2 giorni.

 

Ruben infatti ha una su precisa teoria sul tradimento, che a sentir lui, gli avrebbe detto il suo psicologo.

(Peraltro  secondo Ruben, anche il suo psicologo è gay e ci prova con lui).

Se stai con una ragazza e ti fai un ragazzo  (o viceversa) non è tradire.

Inoltre non è tradimento anche quando lo fai senza sentimento.

 

Il top l’ha raggiunto, quando si è fatto beccare a scopare con un tipo dal socio del padre di lei.

Già perché lui con molta furbizia, è andato a parcheggiare la macchina proprio davanti al maneggio del padre di Anna.

Il socio, non so come si chiami, è andato a dirlo alla madre di lei, che è rimasta scioccata.

Quando me l’ha raccontato stavo morendo dal ridere.

Anche adesso ogni volta che provo a immaginare la faccia della madre, non riesco a smettere di ridere.

 

Contro ogni previsione la madre di Anna ha permesso a sua figlia di continuare a frequentare Ruben.

Si è limitata a far promettere a Ruben che avrebbe smesso di frequentare i ragazzi mentre stava con sua figlia.

 

Secondo te come è finita?

 

Dopo una settimana mi è arrivato un suo messaggio dove diceva di aver incontrato un ragazzo troppo figo. Secondo Anna era gay ma lui non l’aveva ancora capito, per questo non ci aveva ancora provato.

 

Questo era il significato perché i suoi messaggi vanno sempre interpretati.

Una volta mi ha scritto che si sentiva “un’annullità” un’altra, che voleva informarsi per delle “affittazioni”.

Ma questi sono anche abbastanza chiari.

Il peggio è quando abbrevia le parole a modo suo o quando scrive tutto attaccato per risparmiare.

 

Alla fine Anna esasperata ha piantato Ruben.

 

Il bello è che ora Anna sta con Francesco, che è, o meglio era, il migliore amico si Ruben.

Ruben si vorrebbe fare Francesco e non riesce a capire che a lui non interessa il genere.

Ha messo in giro un sacco di voci e ora tutti pensano che Francesco sia gay e stia con Anna solo come copertura.

Inoltraci ha provato con Anna e poi è andato a raccontare a Francesco che era stata Anna a provarci con lui.

Ruben sembra non accettare che nel mondo esistono anche gli etero e che non tutti muoiono dalla voglia di scoparlo.

 

A questo punto ormai ti chiederai che razza di gente frequento.

Ma vedi alla fine Ruben non è così male, come amico, come ragazzo è un altro discorso.

Del resto io sono abituata a frequentare gente strana.

 

Pure io non sono molto normale, basta vedere quello che faccio a Vaneli.

Vaneli è un altro dei  miei simpatici vicini di casa.

Io lo chiamo l'ubriacone.

Questo signore  infatti vive per gli alcolici e in particolare, per i vini.

Nella sua cantina (che io considero di più un'enoteca) c’è un ricco assortimento di bottiglie di vario tipo: dal Barbera allo spumante,dallo champagne alla birra, dai più prestigiosi whisky alla vodka glaciale.

La cosa peggiore di Vaneli  (perché sai quanto me ne frega se lui si ubriaca) è il suo alito somigliante a un deposito di vino appena esploso, attivo 24 ore su 24.

 

È capitato qualche volta, mentre uscivo o rientravo a casa, di trovarlo sulle scale con in bocca la sua bella bottiglia di vino e coglierlo mentre si esibiva  in  numerosi rutti .

È sempre sbronzo e mezzo ubriaco e il risultato è il fatto che è sempre isterico.

 

La vittima dei suoi isterismi molte volte sono io ma ho sempre avuto modo di vendicarmi: cacciandogli nel suo terrazzo una rana, rubandogli le scorte di marmellata e di cioccolata che sua moglie tiene in garage (le chiavi del mio garage coincidono con le sue. Questo segreto lo conosco solo io avendolo scoperto per puro caso) , avendogli tolto la corrente nei momenti di sua assenza facendogli andare a male tutta la roba nel frigorifero.

 

Mi pare di averti raccontato un po’ tutto.

 

Quando torni a trovarmi?

Mi manchi un sacco e poi così ti presento Luca.

Credo che voi due stareste bene insieme.

Lo so che di solito i nostri gusti in fatto di uomini non coincidono, ma questa può essere l’eccezione che conferma la regola.

 

Un bacio, la tua amica Eleonora

  
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