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Autore: Hermes    07/12/2006    6 recensioni
È un giorno un po’ speciale…ed un certo hanyou sta tramando qualcosa in segreto…
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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POW Kagome&Inuyasha

Le Stelle Di Una Notte Di Mezz'Estate.
Pow Kagome
“Sshhh…” mi hai osservato a fondo con i tuoi occhi d’ambra, quasi sorridenti, un dito davanti alla bocca piegata all’insù.
Sono paonazza…eppure sei solo tu, Inuyasha…
Mi hai permesso di resistere alla tentazione di cacciare uno strillo.
“E-ero venuta a cercarti…” balbetto improvvisamente.
“Lo so…” rispondi con voce sicura, sembri quasi un altro…
Nell’attimo in cui parlavi, mi hai afferrato le gambe e con uno strattone gentile mi issi sulle tue braccia, stavolta ho cacciato un urlo.
“Non parlare…tranquilla!” mi hai rassicurato tu, poi hai chiuso gli occhi per un momento con l’espressione di pregustarsi qualcosa di sublime. E mentre correvi nella foresta che stiamo attraversando…il mio cuore balzava nel petto alla stessa velocità. La tua vicinanza mi costa cara…vorrei che questo attimo durasse di più, che rimanesse eterno nel tempo. Nella corsa mi stringo forte al tuo haori nel tentativo di memorizzare tutto di te ma non ci riesco. Sento solo l’inconfondibile odore di bosco, di notti all’aperto, di pioggia, di terra umida, di foglie e d’erba di cui è impregnato il kariginu. Un profumo libero quanto te, che sa di te.
Puoi essere tutto quello che desideri Inuyasha…per me sarà sempre lo stesso…
Perché amare non significa discriminare le persone in base al loro aspetto…ma accettarle senza obiezioni.
Ti sei fermato quasi di colpo, tanto che dei fili d’argento ora mi solleticano il collo scoperto.
Ho appena la presa di spirito di aprire gli occhi e guardarmi intorno.
Siamo a metà di un pendio erboso poco scosceso che si ferma alle rive di un piccolo laghetto appena mosso. Mentre la luna a spicchio è dolce nel suo sorriso…
Mi lasci andare per prendere qualcosa ai tuoi piedi e lo svolgi come una coperta…?
“L’ho presa in prestito…ti dispiace?” “No! Le avevo portate per voi!!!” ho risposto indecisa.
La stendi facilmente sull’erba e poi mi inviti a sdraiarmi. Tu fai lo stesso al mio fianco.
“Hai mai osservato le stelle, Kagome?” mi chiedi con tono pacato. E quelle lucine si riflettono nei tuoi occhi tanto insoliti formando uno spettacolare gioco d’immagine.
“Sì…” dico, osservandole anch’io. “Ma questo cielo…è più bello che nella mia epoca…”
“Lo so…” rispondi per poi voltare il viso e dire con sguardo fisso nel mio “Ti va di stare qui con me per questa sera?”
Cuore sotto shock. Si è fermato e poi…l’esplosione…
“Farà freddo tra un po’…” replico debolmente…impaurita.
“No problema…” sospiri, per poi alzarti e toglierti con tranquillità la tunica rossa. Me la fai indossare, stringendola bene al mio corpo, esclamando “Con questo non hai da temere…”
“Avrai freddo, però?!” protesto io, quasi incendiata dall’imbarazzo, quando mi entra nella testa un’idea pazza, matta…quasi non mia…
Mi avvicino e ti abbraccio, giustificandomi goffamente con un “Così ci scaldiamo a vicenda…”
Anche se non vedo so che stai sorridendo.
All’inizio uno, poi l’altro braccio…ed eccomi affondata nel tuo calore. È così che vorrei morire.
Normalmente non faccio questi pensieri ma…non è nient’altro che la verità.
Ti sei lasciato cadere sulla coperta, trascinandomi con te. Ed ora ascolto il tuo respiro lento e rassicurante, il torace che piano si alza e si abbassa in sintonia. È come una ninna nanna…
Qui. Infagottata nel tuo kimono. Il tuo odore. La stretta delle tue mani salda su di me. Non posso desiderare altro…perché non c’è altro…
Il passo è breve…e tutto mi porta al riposo.

Non so che ore sono, ma l’aria si è fatta umida e fredda…
Ho paura che sia stato tutto un sogno, che tu ne fossi parte. Adesso aprirò gli occhi e sarò infagottata nel mio sacco a pelo ai piedi dell’albero che ti scegli per dormire…
È stato stupendo, sapere di avere dentro al cuore uno di quei piccoli momenti magici che ti danno forza e ti sostengono…
Apro lentamente gli occhi, scorgendo solo buio. La mia guancia appoggiata a qualcosa di caldo e mobile. Alzo il volto e vedo Inuyasha sdraiato e addormentato profondamente. Poche volte l’ho visto dormire in questa posizione…
Ed è così dolce…il suo volto è rilassato proprio come la prima volta che l’ho visto sigillato al Goshinboku, un angelo…il mio angelo…
Ed a pensare così arrossisco come una bambina. Ma in fondo…lui non mi appartiene…e mentre lo penso mi sento così triste, incompleta…
Ha le orecchie bagnate dalla rugiada e ogni tanto le muove nel sonno…sono adorabili!
Non posso resistere all’impulso di accarezzarle. Ed ecco, mi sfuggono di mano con uno scatto e gli occhi di Inuyasha si aprono lentamente fissandomi, mentre la sua anima non è ancora offuscata dalla maschera di orgoglio che porta per nascondere le sue debolezze.
“Perché?” mormora con la voce impastata dal sonno.
“Cosa?” chiedo, impaurita di averlo fatto arrabbiare.
“Perché non dormi?” domanda lui, stiracchiandosi e spostandosi su un fianco. Osserva me e il paesaggio notturno circostante con uno sguardo così sereno e distaccato che non gli ho mai visto.
Ho quasi paura a rispondere, ho paura di spezzare l’incanto che è stato costruito questa notte.
“Credo di aver freddo…” mormoro a mezza voce, distogliendo lo sguardo da lui e osservando le mie mani semicoperte dalle maniche dell’haori e strette in una morsa agitata.
Subito due mani coprono le mie e le scaldano con il proprio calore. Sono un po’ ruvide e coperte da calli ma dolci e sicure in quell’atto di tenerezza. Poi mantenendo il contatto lo vidi spostarsi, prendere la coperta e aggiustarmela addosso, attento che nessun centimetro della mia pelle spuntasse fuori.
Mentre bruciavo di imbarazzo mi hai abbracciato, stringendomi forte e dicendo “Vediamo se riesco a scaldarti.”
Non potevo che abbandonarmi al tuo corpo, perché la rigidità naturale del mio fisico mi faceva male. Ho appoggiato il capo sotto il tuo mento e ho lasciato che il tuo fiato caldo mi inumidisse le tempie congestionate dal freddo della notte.

Pow Inuyasha
Eccola qui, il suo visetto a forma di cuore, appuntito e pallido nella poca luce…sbuca fuori dall’involto di coperte che stringo con fare protettivo e possessivo al tempo stesso. La sua frangia e piegata ritmicamente dall’incedere del mio respiro…
Non sono impazzito all’improvviso. Il vecchio Inuyasha quello arrogante, presuntuoso, violento ed egoista ha solo lasciato il posto per una volta a quello un po’ gentile e dolce, niente di più. Una metamorfosi che durerà solo per questa notte. Quando ci riuniremo agli altri tutto questo finirà.
Ti voglio bene, piccolina. E cerco di spiegartelo così, all’addiaccio sotto stelle che sorridono ai miei goffi pensieri da bravo ragazzo. Proprio vero, per quanto possa essere provocante e aggressivo in battaglia in fondo non sono capace di pensieri realmente malvagi.
Sei tu che ti sei accorta della mia vera anima dopo Kikyo.
Ma sei la prima a starmi vicino in ogni situazione, la prima a consolarmi, la prima ad osservarmi negli occhi e capire tutto, la prima a farmi morire quando sei triste e piangi.
Mi sorprendi sempre, ogni giorno per te sembra davvero una nuova scoperta, sorridi come se si stessero per aprire le porte del Rakuen e non pare nemmeno che spesso ci troviamo in mezzo a battaglie dove la musica diviene rumore e l’acqua diventa sangue.
All’inizio questa tua allegria mi diceva che eri solo una ragazzina, che non comprendevi i drammi della vita…e facevo un po’ la parte del fratello maggiore perché eri minuscola, dolce e pura come una nuvola rosea dell’alba.
Ma ora so che tutta quella tua gioia bizzarra non è altro che la volontà di andare avanti, la tua speranza. Sai cosa sono gli orrori che incontriamo, le miserie dei villaggi e le tragiche storie che tornano a ripresentarsi spesso nell’era Sengoku.
Da qualche tempo cerco di proteggerti. Non parlo di battaglie o scontri, sia chiaro. Questo particolare atteggiamento l’ho sviluppato contemporaneamente con la venuta di Koga, quel pulcioso lupastro da strapazzo che non sa la differenza tra una carezza e uno schiaffo…
Ti sei addormentata e niente posso se non sorridere.
Non voglio che quel lupo ti tocchi, non voglio che tu osservi il sangue e la guerra. I tuoi occhi d’autunno non devono essere contaminati da sentimenti di dolore o tristezza. Eppure non posso obbligarti a rinchiuderti nel tuo bozzolo…una volta l’ho fatto e mi sono davvero sentito un mezzo bastardo.
La mia mente è troppo presa dai pensieri per riuscire di nuovo a addormentarmi e accompagnarti nel mondo dei sogni.
È un sentimento più forte di quello per Kikyo. Non lo posso negare ma nemmeno affermare…
Anche se ci penso per ore non arrivo mai a conclusioni…quindi questa notte ho voluto regalarti una specie di sogno.
Lo stralcio di un’esplosione…il lampo nel bel mezzo della tempesta…la bonaccia del mare…
Un attimo di pace in mezzo alle nostre battaglie…solo per te.
La notte muore ma tu non lo sai, qui nascosta fra le mie braccia, sembri un piccolo uccellino protetto dalla brina dalle ali della madre. Sorrido a stento. Forse sono diventato troppo romantico in questa serata.
Una linea rosa si profila all’orizzonte e dopo qualche tempo ti sento muovere delicatamente, abbasso il volto per guardarti ma so già che farai, come tutte le mattine. Ho sempre osservato attentamente il tuo risveglio dal primo giorno che ti ho vista…
Sospiri pacata, muovi la testa, premi le tue mani sul mio petto. Apri la bocca per respirare e socchiudi gli occhi con una lacrimuccia nell’angolo. Ti accorgi di me e il tuo sguardo rimane imbarazzato ma felice come quello di un bambino.
Ed a quel punto niente mi ferma nel mio intento…
Questo era il mio regalo…
“Buon compleanno, Kagome…” sussurrò con un sorriso stirato ma sincero.

Fine
Note dell’Autrice:
Ecco a voi una nuova follia liberamente ispirata a ‘Sogno di una notte di mezz’estate’ di William Shakespeare…non so quanto possa centrare realmente la commedia con la mia One-Shot (Ahi...ahi...non vedo l'ora di riuscire a trovare del tempo per leggere quell'opera!!! Q_Q) ma il titolo mi è bastato…
Quando scrissi questa storia non ero intenzionata ad aggiungere anche i pensieri di Inu-chan…ma si sa, quando inizi una cosa senza sapere bene il finale, le dita scorrono sulla tastiera in un modo del tutto ignaro ai dubbi del proprio cervello…^^
Spero che vi sia piaciuta!
Hermes
  
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