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Autore: Valu Valonsa    18/05/2012    0 recensioni
Il racconto è incentrato solo in una giornata,che normalizzerà le vite dei due protagonisti.Normalizzerà,perchè sono già sconvolte di per se!
Chiedo scusa in anticipo per eventuali errori grammaticali e di uso dei tempi verbali,con cui ho scoperto di avere un rapporto poco amichevole! :)
Buona lettura BJ
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LEI:
Cretina,cretina,cretina: questo è quello che pensavo dirigendomi verso il pullman!
Cosa pensavo di ottenere facendo quella cretinate del posto?Ero davvero così convinta di potergli piacere anche solo un pochino pochino che mi ero lanciata in un’impresa 10 volte più grande di me.
Fortunatamente per tutti arrivava il momento della redenzione ed il mio era finalmente giunto.
Sarei tornata al MIO posto preferito,avrei pensato ai fatti miei in tutta tranquillità,ai miei esami e a tutto quello che era nella mia testa prima del suo arrivo.
Quando il pullman giunse alla fermata salì a bordo e mi sedetti nell’unico posto in cui volevo poggiare il mio fondoschiena. Da dove adoravo posizionarmi non si vedeva nulla,se non panorama fuori il finestrino.Era il posto perfetto per non farmi notare e per passare inosservata mentre dormivo!
Stavamo per partire,quando l’autista frenò bruscamente accostando al marciapiede.
Ci mancava solo che il pullman fosse rotto per completare una giornata perfetta!
In attesa di notizie presi la mia copia di “Il tempo che vorrei” di Volo e iniziai a leggere.Non so quanto tempo passò prima che ripartimmo,ma l’importante era ripartire!
“Scusami” sentì dire al mio fianco.
Pensavo fosse qualcuno che voleva  informazioni o altro e invece mi sbagliavo,di nuovo.
Alzai la testa dal libro e vidi Lorenzo in piedi,nel bel mezzo del corridoio.
“Cosa?” chiesi.
La domanda più intelligente che potessi fare insomma!In mia difesa dovevo dire che ero confusa,perplessa e scioccata.
“Scusami per prima.Sei andata via e non ti nemmeno salutata!”
Mi stava prendendo per i fondelli?
E poi perché rideva?
All’improvviso senza chiedere il permesso si sedette e allora la mia attenzione fu catturata da una cosa:il suo fiato.
Aveva corso per parlare con me o per prendere il pullman?
“Non fa nulla,non è così importante.” Risposi per chiudere definitivamente il discorso.
Così ripresi il libro e ricominciai a leggere.Lorenzo non sembrava avere intenzione di spostarsi,anzi si tolse la felpa,che appoggiò nello zaino e poi spostò tutto sul sedile posteriore vuoto.
“Ho fatto una corsa…la prima di tutta la mia vita credo!” disse ridendo.
Quella melodia mi fece cedere e distrarre dalla già finta lettura,così mi voltai verso di lui per rispondergli.
“Pigro eh!” Chiesi come se non conoscessi già la risposta.
Lui annuì ridendo,poi si voltò anche lui completamente verso di me e continuò:
“Sono un cretino e anche tu sei una cretina.Potremmo essere una coppia perfetta!”
Rimasi immobile come una pietra,scioccata per l’offesa e incazzata ancor di più con me stessa per aver pensato,un solo secondo, di stare insieme a lui.
“Cosa?” -Di nuovo???Avevo preso il vizio allora!-pensai.
 “Cioè non cosa!Ma perché sarei cretina?” mi ripresi.
“No hai ragione…sono più cretino io di te.Dovevo parlarti.TU dovevi parlarmi,non dovevi nasconderti ed io dovevo smetterla di spiarti a distanza.”
Mentre lui parlava c’era solo un pensiero nella mia mente:-Come cazzo fa a sapere tutto?-
Nonostante ero incerta sulla fonte di tutte quelle informazioni,le varie accuse mi fecero svegliare e così questa volta risposi.
“Io?Tu non vedevi oltre il tuo nasino perfetto!Sono stata costretta a piazzarmi al tuo posto per essere notata almeno una volta.Sono stata ridicola certo,ma non cretina!E poi comunque non è servito a nulla,perché fino ad oggi non mi avevi mai considerata!” conclusi a voce più alta.
Beh di certo lui non si aspettava uno sfogo così,ma se voleva mettere i puntini sulle “i” lo avrei solo voluto aiutare!Prima di controbattere ci pensò un po’ prima e fui fiera di averlo zittito per prima volta!
“Tu eri la ragazza che a metà tragitto si addormentava leggendo.Ti ho notata,ma ti nascondevi e quindi non vedevo bene il tuo volto.Poi sei sconparsa,cioè riapparsa al mio posto ma non avevo collegato che foste la stessa persona! Ti guardo come un cretino da un anno ed stamattina ,quando ti ho vista piangere, mi si è stretto il cuore.Ero preoccupato e ti ho seguito…” concluse ridendo.
“Perché ridi?” riuscì a chiedere per opera di non so quale santo!
“Perché sono un cretino,te l’ho detto!Se ti avessi chiesto il nome un anno fa ora non staremmo qua a definirci tali!C’è comunque un lato positivo in tutto questo gran casino ed è che ci sei tu a tenermi compagnia…quindi non potevo chiedere di meglio!” terminò più serio.
Trovare la concentrazione per seguire il suo discorso era difficile,perché i miei istinti poco femminili mi spingevano a baciarlo con passione senza dargli altro possibilità di parlare
Sì eravamo due cretini,ma lui era decisamente il cretino più dolce che avessi mai avuto il piacere d’incontrare.E fortunatamente era il mio cretino!
:D

   
 
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