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Autore: Shiniii    18/05/2012    2 recensioni
C'è stato qualcosa fra Steve e Tony, Il giorno prima, qualcosa che fece cambiare tutto. "Steve era incredulo. Tutta la notte passata a pensare di non essere abbastanza e poi ritrovarsi 18 ore dopo a stare in un posto dove Tony Stark in persona non aveva mai portato nessun altro."
Evoluzione della storia fra Tony e Steve con piccoli accenni demenziali.
Genere: Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Steve sembrava essere come le nuvole grigie che stavano lì intorno. Pioveva, ed era lo stato climatico più adatto per lui, che aveva passato la notte insonne a pensare a quante probabilità ci fossero che a Tony non importasse di lui.
Anzi, che era una situazione troppo problematica da portare avanti, per Tony che era il playboy da manuale.
Steve era arrivato alla conclusione che forse era stato solo un episodio, e che sarebbe stato evitato ben presto. Erano tutti nella sala comando, Parlando di stupidaggini, di stronzate, era una pausa dal continuo stress causato dalla possibile distruzione del mondo. C'erano tutti, tranne l'unico che contava in quel momento, Tony.

Steve ci aveva pensato tanto quella notte, accorgendosi attimo dopo attimo che perfino il suo sarcasmo insopportabile aveva un effetto inebriante per lui. Era tutto così confuso, difficile, gli sarebbe bastato guardarlo negli occhi per un attimo, per rincuorarsi.

Era così immerso nelle sue preoccupazioni che non si accorse della porta che si apriva, ma alla voce di Natasha che chiamò l'unico nome che lo avrebbe fatto uscire dal suo mondo, lo fece sussultare.

Hey Tony, ma dov'eri? Stavamo parlando di te”

Steve sorrise fra se e se, perchè non si era nemmeno accorto, che stavano parlando di Lui.

Era seduto, con i gomiti sul tavolo e si arreggeva il mento con le mani, e istintivamente gli veniva da nascondersi.

Possibile che solo la sua presenza scatenava in lui tutta questa agitazione? No, si rispose, non è normale. Probabilmente se la situazione fosse risolta, anche se nei peggiori dei modi, sarebbe stato tutto più semplice.

Controllati, Steve.

Alzò gli occhi, e lo vide, stava sorridendo. I vendicatori, gli esseri più potenti della terra, non si accorsero del loro sguardo, che tutto sembrava tranne che amichevole. C'è da dire che Tony era un mostro di bravura in queste cose, nei modi di fare, nell'esprimersi senza farsi sospettare.

Quel sorriso accompagnato da quello sguardo inequivocabile, lo fecero cessare di sentirsi come le nuvole dalle quali era diviso solo da un vetro.

Qualsiasi cosa stavate dicendo, spero per voi che riguardasse la mia perfezione.”

Era inconfandibile. Non lo sopportava, proprio no, ma l'istinto era quello di saltargli addosso.

Comunque ragazzi, non vi affaticate troppo a lavorare. Io vado a laboratorio, non venitemi a rompere.”

Tony lo guardò, come per dire “Tu, devi venire invece”

Quando uscì di scena, Steve si tolse il sorriso ebete che aveva sulla faccia, fortunatamente nascosto dalle mani. Quasi si sorprese del fatto che nessuno si era accorto di quella intesa palese. Ma infondo che cosa avrebbero potuto sospettare?

Aspettò qualche momento, poi fece un saluto evasivo, e con un po' d'ansia andò a risolvere i suoi problemi. Magari si era immaginato tutto, sarebbe finita in litigata. Magari stava impazzendo.

 


Al laboratorio.

Steve fissò per qualche secondo Tony, dalla porta di vetro su cui stava per bussare. Sembrava ansioso, ma non triste ne arrabbiato. Gingillava con strumenti di cui lui non sapeva nemmeno l'esistenza, ma era lampante che in realtà non stava lavorando a niente.

Bussò e aprì la porta lentamente.

..Hey.”

Tony rimase un momento immobile, poi si voltò, non troppo lentamente.

Non si riusciva a definire la sua espressione, ma in ogni modo, era assurdamente attraente.

Ti devo far vedere una cosa.”

Steve si avvicinò, era rigido perchè non stava capendo più nulla.

Tony..”

Shh.” Gli vece cenno di venire più vicino.

C'era uno schermo, non si capiva bene se era tangibile o era una proiezione.

Guarda”

Tony fece dei gesti con le mani, verso lo schermo, e si aprì davanti a loro qualcosa che agli occhi di Steve era stupefacente.

È sempre stato un tipo che si impressionava delle cose, ma non lo dava a vedere. Infondo si era perso 70 anni di evoluzioni tecnologiche, ma una cosa che lo stupiva da quando era alto 50 centimetri, erano le stelle.

Sempre, era una di quelle cose che sarebbe restato a guardare per ore.

Ed era quello che aveva davanti a se, non sapeva come ma erano lì. C'erano due delle cose più belle per lui: Un cielo stellato, anche se tecnologico, e Tony.

É..Bellissimo”

Lo so. Era una di quelle cose che programmavo quando ancora non ero nessuno, pensavo ti sarebbe piaciuto, non sapevo con chi vantarmi.”

Tu non sei mai stato nessuno. E poi potevi mostrarlo a qualsiasi altra persona no?”

Steve sapeva che era solo una scusa, una scusa bellissima, ma comunque una scusa. Ogni momento che passava era una speranza che forse non era stato tutto uno sbaglio.

No.”

Tony noi dobbiamo..”

Aspetta. Non qui. Per dirti quello che ti devo dire mi serve il posto giusto. Sono un'uomo di scena lo sai”

Steve amava il suo modo di mettere le cose in modo da farle sembrare tutto tranne quelle che erano. Sorrise e lo seguì verso l'uscita del centro, senza chiedere dove stavano andando, perchè sicuramente Tony non glielo avrebbe mai detto. Aveva smesso di piovere, sia fuori, che dentro Steve. Nell'aria c'era un odore strano e cominciava a farsi sera. Entrarono in macchina e sfrecciarono verso la periferia. Tony aveva un sorriso strano, e Steve di conseguenza, ma il disagio era tanto perchè il discorso non poteva continuare finchè non fossero arrivati a destinazione.

 

 

IL PRATO

 

Eccoci” Disse Tony dopo aver inchiodato davanti ad un sentiero sterrato. Erano in un posto strano, l'erba era corta e lì intorno non sembrava fosse lasciato in rovina, ma non c'erano case o edifici, ne alberi, tranne uno, a circa 50 metri la loro. Ed era lì che erano diretti, a quanto sembrava. Stranamente l'erba non era bagnata.

Erano zittiti, entrambe, cosa molto strana. Nessuno riusciva a zittire Tony, soprattutto in momenti di silenzio glaciale, anzi in genere sembrava contento di rovinare i momenti silenziosi.

Ma era con lo sguardo basso, come se stesse pensando a cosa fare, o come se sapesse già tutto quello in programma. Steve lo guardava senza farsi vedere, cercando di capire cosa girasse per quella testa.

Arrivati accanto all'albero, Tony alzò gli occhi verso l'orizzonte, e poi si girò verso Steve, che si accorse di cosa aveva di fronte.

Lo aveva portato in uno dei posti più meravigliosi che lui avesse mai visto. Era tutto insieme, le luci della città, il tramonto, e in alto le stelle, con qualche nuvoletta qua e la che addolcivano il tutto.

Wo. Che cosa ti è preso oggi?” Disse Steve, che si era stancato di aspettare che a rompere il ghiaccio fosse l'altro.

È il posto giusto, per dirti quello che ti devo dire. È giusto perchè qui non ci ho mai portato nessuno, e questo vuol dire tante cose.”

Steve era incredulo. Tutta la notte passata a pensare di non essere abbastanza e poi ritrovarsi 18 ore dopo a stare in un posto dove Tony Stark in persona non aveva mai portato nessun altro.

Tony io, non so come iniziare..”

Potresti iniziare con: “Tony, ti voglio”, o qualcosa del genere, sai. È quello che vorrei sentirmi dire effettivamente, dopo aver rischiato tutto questo. Io non sono il tipo da discorsi e..”

Ti voglio.” Lo guardò come aveva avuto sempre paura di guardarlo, ma data la situazione, era l'unico modo di poterlo guardare. E Tony ricambiò, sorridendo e avvicinandosi lentamente a lui, con nonchalance, come se fosse Suo, come se lo fosse sempre stato.

Steve trattenne il fiato per un lunghissimo attimo, finchè non sentì il calore delle labbra di Tony sulle sue, e sospirò lentamente chiudendo gli occhi, come un sogno finalmente avverato. Tony lo strinse a se come se non lo avesse mai avuto, perchè quella era la conferma che quello che provava non era a senso unico. Fu un bacio lungo ed appassionato, pieno di carezze, tocchi e struscii. Sì, Tony era uno che andava subito al sodo, ed era una di quelle cose che faceva impazzire Steve dall'eccitazione. Lentamente si accasciarono sull'erba, e stranamente Tony aveva quasi paura che Steve potesse avere freddo, era il Suo Steve ora, avrebbe fatto di tutto per farlo stare bene in quel momento perchè sentiva che era l'unico che lo stesse conoscendo davvero, scoprendo parti che non aveva lasciato guardare a nessuno prima. E per Steve era la stessa identica cosa.

Tony lasciò cadere la mano dentro la maglietta del suo Capitano, sollevandola lentamente come se non volesse farsi accorgere, e Steve fece lo stesso con lui, desiderandolo come mai prima.

Tony gli baciò il collo e Steve si inarcò già solo al pensare a cosa sarebbe successo quella sera.

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La Notte.


Hey Steve” disse Tony, che gli stava sdraiato accanto, fissandolo mentre guardava le stelle e senza distinguere cosa fosse più bello, se lui o tutto il resto.

Steve si voltò verso Tony, con un sorrisetto e con gli occhi felici, al contrario dell'altro, preoccupato.

Dimmi” disse a bassa voce.

Come stai? Voglio dire, in generale..” Si vedeva, che per quanto fosse Iron Man, c'erano delle cose che gli facevano paura, e che cercava sempre di nascondere.

Steve gli mise le mani fra i capelli e lo accarezzò, senza sentirsi inadeguato, perchè in quel momento non poteva esserci niente di inadeguato, tranne andarsene.

Sto Bene, ho tutto quello che mi serve.” Disse, aspettandosi un'altra domanda.

Cioè?” disse Tony, che aveva gia capito tutto ma voleva sentirselo dire.

Tu.”

E non c'era niente di più perfetto allora, che loro due, felici.

Capitano lo sai che potrebbe essere difficile, potremmo vivere sempre nascosti”

Steve era sicuro che se fosse stata un'altra persona, gli avrebbe dato fastidio alla lunga quel nomignolo, ma nel modo in cui lo diceva Tony era adorabile.

Signor Stark ho passato molto di peggio, lo sai. E poi già il “potremmo vivere” mi fa stare meglio di quando pensavo di non importare nulla”

Tony sembrò colpito, sollevò la testa che era poco lontana da quella di Steve.

Tu? Come fai a non importare nulla? Io...” Si bloccò, non sapeva come dirlo ma Steve lo aveva capito.

Ma io non lo sapevo. Non sei molto esaudiente sotto certi punti di vista, Stark.”

Si, lo so.”

Tony non aggiunse altro, si limitò a baciarlo dolcemente, era una cosa innaturale, ma era una situazione così fuori dal comune che si sentiva di poter agire istintivamente.

  
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