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Autore: mamie    18/05/2012    6 recensioni
E’ la prima volta che mi arrischio a confrontarmi con quello che per me è il maestro assoluto e inarrivabile del fantasy. Nella scarna trama del Silmarillion la figura di Maeglin mi ha sempre affascinato per la sua luce e le sue ombre. Questi sono ipoteticamente i suoi ultimi pensieri prima che Tuor lo precipiti dalla rupe (classica fine del traditore).
[4^ classificata al contest In the Darkness di The Weawer of Tales.]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Nota: 4^ classificata al contest In the Darkness di The Weawer of Tales col prompt Oscurità.
http://freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=10192944


NEL BUIO
 
Tuor tentò di salvare Idril dal saccheggio della città,ma Maeglin si impadronì di lei e di Eärendil; e Tuor lottò con Maeglin sulle mura e lo scagliò di sotto, e il suo corpo, piombando in basso, rimbalzò tre volte sul pendio roccioso di Amon Gwareth prima di precipitare nelle fiamme sottostanti.
J.R.R. Tolkien - La caduta di Gondolin
 
 
Entrando nel buio non vedo che lampi di luce. I tuoi occhi e la tua lama, Tuor, che mi sono passati attraverso, sono luce che cancella le tenebre; perché io ho sempre fatto parte del buio. Sono nato nell’oscurità e dentro l’oscurità ho costruito la mia grandezza. Sono nato nella violenza e con la violenza ho voluto cambiare questo falso paradiso di genti luminose, pronte a scandalizzarsi per la mia parte buia, ma altrettanto pronte a servirsene per i loro scopi. Mi hai chiamato traditore, eppure ciò che ho fatto non è stato altro che lavare il sangue col sangue: il sangue di mia madre e di mio padre, versato su queste stesse pietre in nome di una giustizia che è solo vostra. Non esiste la luce senza le tenebre: è l’acciaio delle mie spade che a lungo ha difeso queste mura; è stato l’acciaio dei miei cancelli a tenere lontane le cose sgradevoli che dall’oscurità sarebbero strisciate nei vostri luminosi giardini. Mi guardavate con pietà e timore, perché vi ricordavo che c’era sempre chi doveva pagare un prezzo per le vostre vite. Ora mi guardate con disgusto, perché vi ricordo che il buio non può essere cancellato.
 
Idril… se tu mi avessi amato… forse anch’io avrei amato la luce.
 
  
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