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Autore: gpthepanzer    18/05/2012    1 recensioni
una breve storia scritta di getto. ho preso idea per alcuni "simboli", guardando statue rinascimentali, che spesso e volentieri tengono in mano qualcosa, hanno particolari espressioni, poi ho fatto mia l'idea e non c'entra niente con quello da cui ero partito. praticamente è uno di quei lavori che partono di getto, non sai dove andrai a parare, hai solo un foglio di carta davanti, e sai che qualcuno ti ruberà l'idea se non scrivi in fretta. accenno solo che il foglio originale è un disastro.
nella bella speranza che il mondo sia popolato da "neri", e non da "bianchi"(riferito al racconto. se pensate alla politica o alla storia, sbagliate). o che anche i bianchi metteno intenzione di creare qualcosa non a imitazione dei neri, ma a creazione di qualcosa di nuovo e bellissimo, anche in collaborazione con il resto del mondo
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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È proprio bello vedere il mondo che si sveglia. Alle 6 di mattina se esci, vedi solo il bobcat che pulisce le strade. E forse quelli della nettezza urbana se hai fortuna. Poi inizi a vedere gli uccelli appena dopo l'alba, prima senti solo un cinguettio caotico confuso, in inverno, ora alle 6 sono già svegli. Poi inizi a sentire le prime macchine, poi le serrande che si alzano, e se abiti in un quartiere rumoroso anche i rumori delle tazze che sbattono ovunque irrimediabilmente. Quanto mi manca quel rumore, nessuno fa colazione qua vicino. Poi, beh iniziano i mugugni confusi. Quell’insieme di versi che non sai se sono buongiorno o vaffanculo perche magari hai messo un po’ di musica la mattina presto. Il suono di legno e pelli miste all'acciaio risuona nelle casse del tuo stereo come un abbraccio caldo di suoni. Apre la finestra. Al quarto piano la fanciulla immacolata nella sua candida veste di riccioli d'oro prepara il prossimo misfatto. Chissà, stupro? Omicidio? Quale apparenza nasconde la sua lingerie delicata e il suo corpo morbido? Un ricciolo cade sulla sua veste, la sua caduca bellezza svanisce per un istante, poi risorge, in un abbraccio per gli occhi. Al secondo piano la stanza nera è illuminata da una luce flebile. Una figura china, e magra forse un po’ troppo abbondante per essere chiamata solo ombra, spunta fuori dal nulla. La sua voce è appena udibile. Discute. Parla. Ragiona. Sembra felice di non essere ricco, di avere una famiglia a metà, di essere stato sventurato fino all'inverosimile, ma amato e amante di ciò che ha attorto. In mano sembra stringere un qualcosa di tenero, piccolo, forse ormai inanimato, o forse non lo è mai stato, forse è un gesto d'affetto, forse è il frutto di un affetto. Come ripreso su di una pellicola in bianco e nero, se ne va. Senza un motivo apparente. La bella fanciulla, oramai vestita, esce anche lei. In mano non sembra nascondere niente, se non una morbida carnagione. Ma davanti a me, il palazzo 4 b, c'è solo un inquilino, non hanno affittato, ne comprato altre case. Non ci sono abusivi, le porte sono blindate troppo bene per essere sfondate dall'interno. Illusione? Eppure sono sveglio. Esco anche io. La dama e il cavaliere in nero sono scomparsi. Anche io scompaio, vado anche io a cambiare il mondo. Non so come. Non so cosa. Esisto. È un diritto? È un privilegio? È un dovere?
 
Your
And nothing more
  
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