Parole nell’aria,svolazzano libere,
come rondinini a primavera .
Parole, che mi colpiscono al cuore,
come proiettili,mi trafiggono e mi atterriscono.
Ma io stringerò i denti,andrò avanti,
mi rialzerò,con le mani sporche di sangue,
del mio, del nostro sangue.
Sono qui, pronta a morire,
a chiudere i miei lacrimanti occhi, per sempre,
per salvare la tua anima,
per liberarti,da quell’ enorme, insostenibile peso, che hai dentro
che nascondi alla luce del sole,
e che proteggi, nella parte più buia e oscura del tuo essere,
una parte,però, a me per sempre celata.
Siedo qui, ansimante,
a cercare di spezzare questo silenzio tombale,
per poter finalmente sprigionare la parte migliore di me,
l’io, che ho paura di mostrare,
forse per un giudizio affrettato,
il viaggio nell’ aria di una parola troppo veloce.
Come i petali di un gelsomino,tremolanti,
impauriti dal mondo, da un mondo troppo grande per loro
un mondo che li divorerà, che ci divorerà.
Tartasserà le nostre menti, fino a diventare un pensiero costante,
una paura in agguato.
Sono troppo, troppo confusa.
Non ce la faccio, a vivere così,
non posso permettere che la paura diventi parte di me,
che sia il pensiero che mi sveglia la notte,
che assale i miei sogni,
che calpesta la mia vita,
come se io fossi una tremolante foglia,in balia del vento.