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Autore: ChaosReign_    18/05/2012    3 recensioni
Diciamo che sono la kamikaze della classe, quella che non apre libro fino al giorno prima dell'esame, il giorno prima nemmeno.
La notte prima degli esami, no.
Ma la mattina, sulla tazza, apro finalmente un libro: le barzellette di Totti.
Eh già, cammino avanti e indietro per i corridoi della scuola aspettando l'ora del macello. Il mio mantra? “vaffanculo, vaffanculo, vaffanculo...!”
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Just My Imagination.

 

-He who makes a beast himself gets rid of the pa..-

Porca puttana. Allungo una mano per spegnere la mia sveglia, invano.

-... Of being aaaaaaaaaa maaaaaaaaaaaaaaaaaan...-

Ma vaffanculo, te la do io la bestia!” penso tra me e me. Mi tiro a sedere sbuffando, mi maledico per aver passato la notte a farmi seghe mentali di ogni genere piuttosto che passarla a dormire.

Se non lo sapete, oggi è il 19 giugno, il giorno della mia morte, il fatidico giorno del “colloquio orale”.

Durante l'anno le interrogazioni si evitano, le verifiche si copiano, i voti si falsificano. Ma non oggi, oggi non si può fallire, oggi non abbiamo una seconda opportunità. Il cosiddetto “colloquio” è la semplice interrogazione elevata all'ennesima potenza e se non sapete cosa vuol dire la parola elevata allora non siete pronti. Io non lo sono.

E statene certi, gli orali sono i più difficili da superare a meno che non ci sia un contorsionista nano particolarmente intelligente che potreste comodamente piegare e riporre nella tasca dei jeans e che vi suggerisca le risposte esatte.

Una volta in bagno mi lavo la faccia e ripenso a tutto il mio anno scolastico, alle mia collezione di note e alle mie famose scenate. Bei tempi quelli... Ma ora, ora tutti i prof si prenderanno la rivincita, 'sti stronzi!

-Ahhhh!-

Caccio un urlo vedendo la mia faccia, sembra... Sembra “Il grido” di Edward Munch.

Giusto, meglio ripassare. “Il Grido di Edward Munch è il quadro ritenuto prima opera espressionista, infatti Munch è ritenuto padre di questo movimento che successivamente...”

-Ali... Sei pronta per il grande giorno?? È quasi ora!-

Mia madre mi chiama dal piano terra come se fosse Pasqua, io scendo sbattendo i piedi ad ogni gradino e quando la trovo davanti alla cucina ad aspettarmi, sorridente, la fulmino con lo sguardo. Ma mi prende per il culo o cosa? Cioè, io non ho studiato per tutto l'anno, sono stata ammessa agli esami per miracolo e pensa davvero che sia pronta?

Non faccio colazione ma prendo i libri sotto braccio e lo zaino in spalla.

-Ma vaffanculo mamma!-

Mi chiudo la porta alle spalle non badando alle urla di mia madre, mi sento la persona più forte del mondo, ora.

Quella “cosa” gialla piscio con la forma di una banana spiaccicata, sì, parlo del pullman, arriva in orario. Dritto verso l'inferno in terra. Proprio oggi doveva mettersi in testa di non bucare una ruota o di fare la strada giusta?

Eccomi qui a scuola, una metallara associale con la media del sei (cinque e mezzo) in tutte le materie, che non ha paura di dare fuoco al registro o di rispondere per le rime ai professori. Diciamo che sono la kamikaze della classe, quella che non apre libro fino al giorno prima dell'esame, il giorno prima nemmeno.

La notte prima degli esami, no.

Ma la mattina, sulla tazza, apro finalmente un libro: le barzellette di Totti.

 

Eh già, cammino avanti e indietro per i corridoi della scuola aspettando l'ora del macello. Il mio mantra? “vaffanculo, vaffanculo, vaffanculo...!”

Tocca me, me lo sento. La porta si apre e la professoressa di tecnologia, la Gezzi, spunta fuori.

ORRORE!

Si guarda intorno cercando chissà che cosa e dopo avermi puntato si sistema sul naso aquilino quegli occhiali da vecchia che si ostina a portare.

-Parnini, tocca lei.-

La guardo, lei guarda me. Solo che lei trattiene a stento una risata, io invece strizzo gli occhi cercando di fulminarla e pensando “ooooooondaaaaaaa eeeeneeergeeeetiiii...”

-CA!-

Oh cazzo, l'ho detto davvero. Fortunatamente lei non sente niente e mantiene il suo sguardo di... Sufficienza (?) su di me.

-Ha detto qualcosa? No? Allora si muova! Questa è una scuola mica un albergo!-

Ci manca solo che mi facciate pagare la permanenza... Ma dico io, professori un po' più originali no?

Entro nella stanza e mi siedo, mi ritrovo davanti una schiera di 15... No, sono di più, comunque mi ritrovo davanti a una mandria inferocita di professori che non aspettano altro che mangiarmi viva.

Loro mi guardano. Io li guardo. Ci guardiamo per interminabili minuti. Poi mi viene un'idea.

-Ciao a tutti, mi chiamo Alisea, ho diciotto anni e sono capricorno. Mi piacciono i bei ragazzi, fare lunghe passeggiate sulla spiaggia,fare la ola e gli Avenged Sevenfold. Un saluto agli amici di the Club.-

I professori rimangono basiti dopo la mia presentazione, nessuno apre bocca. Conosco bene i miei polli. In più credo non siano molto felici di vedermi così, bermuda a fiori e infradito.

-Signorina, facciamo finta di non aver sentito... però ora parta con un argomento a scelta.-

Il prof di musica stranamente si rivolge a me piuttosto che alla finestra dell'aula pensando che sia un'entità ultraterrena scesa in terra per essere la sua regia.

-MA LEI... LEI LO SA CHI SONO IO? No? Bene! Addio,idioti!-

Mi viene naturale alzarmi e andarmene ma quando sono davanti alla porta il prof di educazione fisica con uno scatto da manuale (ginocchia alzate e pianta del piede appoggiata vicina al baricentro) mi blocca la strada.

-Tu non uscirai di qui finché non terrai il tuo esame.-

Mi vogliono proprio male, lo so che non mi reggerebbero un altro anno però anche per me c'è un limite.

-E io non terrò il mio esame finché voi non mi farete una ola.-

In questo preciso istante io mi torno a sedere e i prof si rassegnano a fare una ola, ma la cosa più stravolgente è che la porta si spalanca e un urlo da film horror fa balzare in piedi tutti i docenti, compreso il presidente di commissione.

-Woooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooaaaaaaaaaah.-

Io mi giro di scatto, riconosco lo stile growl dei miei beniamini. Poi vedo entrare nell'aula di musica, quella dove si tengono gli esami, Synyster Gates e la sua chitarra sulle note di Eternal Rest.

Subito dopo compare Zacky Vengeance e insieme, salendo sulla cattedra, davanti a tutti i prof, iniziano a muovere le loro manine fatate sui loro strumenti. Spalla a spalla, come solo loro sanno fare.

Dietro di me, dalla porta laterale, è comparso Jimmy che, dietro la sua batteria, mi fa l'occhiolino e fa roteare la bacchetta tra le dita.

Matt entra camminando, la sua camminata da “io sono io e voi non siete un cazzo” la riconoscono anche i miei assassini. I soliti occhiali da sole sono poggiati sugli occhi verdi e ha il microfono in mano, pronto a cantare.

Ma l'entrata più spettacolare è quella di Johnny che spunta da sotto un banco strimpellando il suo basso.

-Black enchanting eyes,cut through my heart with no regret or sign of life. They tear apart my pride and cold runs through my veins...-

Io strappo la maglia restando in bikini e bermuda neri e sciolgo la coda mostrando la mia “metallaraggine”. Inizio a cantare con loro, prendendo con una mano un microfono offerto dal Vidigalli e con l'altra la mano di Matt che a sua volta prende quella di Syn, che a sua volta prende quella di Zacky, che prende quella di Johnny che prende quella della Gezzi, che prende quella del Brocca, che prende quella del presidente di commissione e via via tutti siamo mano nella mano.

-Dark in their hearts, I can feel it burn inside of me. Tormented young with no souls, haunting me. Pain in their lives all they know is misery. Take these chains away that are holding me down...-

Tutti facciamo una ola immensa che occupa tutta la stanza.

Intanto tutti i professori presenti si sono strappati i vestiti liberando la loro anima metallara e mostrando magliette dei Pantera, dei Misfits e dei Metallica e jeans strappati, oltre che piercing e tatuaggi di tutti i tipi.

Anche a quel calvo del prof Walter Coppini (detto W.C.) sono cresciuti dei folti capelli lunghi e neri come la pece che ora sventola a ritmo della canzone.

 

Come sono entrati, i Sevenfold escono. Tutto torna alla normalità solo che i professori hanno il fiatone e sembrano essere sconvolti.

-Brava Parnini, credo che questo sia stato il migliore esame della giornata.-

La professoressa di italiano si complimenta con me e io non so davvero cosa dire. Davvero, è stato l'esame più facile della mia vita, e tutti che dicono che sono difficili.

-Può andare, il suo esame è terminato.-

Faccio un inchino e mi dirigo verso la finestra.

-Addio Schiappe!-

E mi butto fuori.

Quei quattro metri che mi separano dal suolo mi sembrano infiniti, soprattutto quando sento una voce nella mia testa.

Sveglia!! Dai che oggi è venerdì!!”

Stropiccio gli occhi e mi guardo intorno, sono nella mia stanza e mia mamma mi scuote per farmi alzare dal letto.

È stato un sogno, solo un sogno.

Per ora.

 

 

 

 

Ciao a tutti... Sono le dieci passate di sera e ho appena finito questa... Cosa. I nomi dei personaggi sono di mia invenzione e non sono persone reali, non mi appartengono come anche i Sevenfold (sfortunatamente) e non scrivo a scopo di lucro.

L'ho scritta di getto quindi perdonatemi per tutti gli errori o cose simili ma credo di non capire più niente, mi è venuta questa idea da una scena che mi sono immaginata un po' di giorni fa (e a voi che ve ne frega? Boh)

Spero vi faccia anche solo un po' sorridere e spero vi piaccia nonostante gli errori.

Ringrazio tutti quelli che la leggeranno e arriveranno alla fine.

Dedico questa storia a Mezmer_ che mi ha ispirato con eternal rest cantata agli esami *3*

Basta... Buona lettura e lasciatemi qualche commentino se vi va... anche critiche o insulti sono ben accetti come i consigli.

Alis <3

  
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