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Autore: whiteclouds    18/05/2012    2 recensioni
Premettendo che non ho mai scritto nulla e questa è solo una storiella così.
Spero qualcuno la legga :)
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nick Jonas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Finalmente era lì, dopo tutto quello che aveva passato era dove aveva sempre voluto essere, si sentiva bene, finalmente libera, serena e felice mentre camminava nell’affollato aeroporto di New York con una valigia in mano e uno zaino in spalla, era appena scesa dal quel lungo volo che l’aveva portata lì; ascoltava River flows in you di Yiruma, amava il suono leggero e calmo del pianoforte, niente la poteva rilassare di più.
Le sarebbe piaciuto frequentare un corso di musica, ma non ha mai avuto il coraggio di chiedere una spesa simile ai suoi genitori o almeno non seriamente, non in quella situazione ne dopo, anche se sua madre avrebbe approvato pur di vederla felice. Sua madre stava meglio adesso ma Chelsea sapeva che era ancora fragile, dopo quello che le aveva fatto, abbandonarla così non è stata una scelta facile.
Ha sempre adorato New York,  ma non avrebbe mai immaginato di trovarsi là a 17 anni da sola senza una grande padronanza dell’inglese; se ne era andata da tutto quello schifo, dal suo passato che odiava tanto e che la tormentava; non avrebbe mai voluto fare una cosa simile ai suoi genitori, in fondo li voleva  bene, ma ha dovuto farlo per se stessa.
Voleva andare a Central Park, sedersi in una panchina ad ascoltare della buona musica e magari leggere un po’, ma quello non era il momento adatto era troppo stanca dopo il volo, doveva solo raggiungere la bellissima macchina nera che la stava aspettando.
Chelsea non sarebbe lì se non fosse per lui, Nicholas si era preso cura di lei. Quando ha saputo che se ne sarebbe andata di casa non ha potuto che accoglierla in casa sua, non avrebbe mai permesso che se ne andasse chissà dove da sola, non avrebbe mai potuto.
Chelsea non aveva una via orribile, viveva con i suoi genitori che si amavano molto e lo volevano veramente bene, però il suo passato non è stato rose e fiori; su padre era assente si è sempre rifugiato nei bar a causa della sua infanzia e la madre è sempre stata una donna troppo presa dal suo dolore per cercare di aiutare il marito, era fuori di testa. Chelsea a 14 anni aveva scoperto tutto ciò e solo allora aveva capito il perché del comportamento che aveva sempre avuto la sua famiglia, della sua infanzia infelice e del fatto che si sentiva un’estranea. Odiava tutto questo ma alla fine voleva bene alla sua famiglia, e poi era un anno ormai che suo padre aveva smesso, e tutto andava un po’ meglio. Si è sempre sentita diversa da tutti i suoi coetanei, era più matura e si sentiva sempre un po’ fuori luogo, forse anche con quelle poche persone che le volevano veramente bene. Quando aveva conosciuto Nick tutto era cambiato era felice anche se non lo vedeva spesso; odiava stare a casa, voleva cambiare aria, Nicholas era una delle poche persone che sapeva del suo passato e non si era allontanato, anzi la capiva nonostante lui avesse sempre avuto una famiglia splendida.
 
 
Si erano conosciuti un anno prima durante l’estate, Chelsea era a Londra per una vacanza-studio, ogni pomeriggio faceva lunghe passeggiate da sola ascoltando musica e puntualmente si fermava davanti al Queen's Theatre dove recitava Nicholas aspettando che uscisse, era sempre circondato da fan urlanti, lei non aveva il coraggio di avvicinarsi, stava lì in piedi, lo guardava e sorrideva serena, appena lui se ne fosse andato continuava a camminare per le rumorose vie di Londra che tanto l’affascinavano. Nick un giorno guardando distrattamente oltre la folla vide quella ragazza dai lunghi capelli scuri che lo fissava dolcemente, spontaneamente le sorrise, lei sorpresa arrossì e sorrise imbarazzata. Ogni giorno accadeva sempre la stessa cosa e Nicholas non poteva fare a meno di guardarla, era una ragazza normale, nella media, ma lui sentiva che c’era di più, avrebbe voluto poterle parlare, sapere qualcosa di lei anche solamente il suo nome.
Due ore dopo Chelsea camminava nervosamente su e giù per la hall dell’albergo, quando vide Nick avvicinarsi si bloccò di colpo, lui la salutò sorridente, era strano trovarsi davanti Nick Jonas. Si sedettero ad un tavolo e ordinarono due bibite “perché non ti sei mai avvicinata?” le chiese curioso.
Non mi sentivo all’altezza, tanto non ti saresti ricordato di me, sarei stata una qualunque fan. Mi basta vederti, mi rende felice
tanto volte avrei voluto che ti avvicinassi
Nick, non capisco, perché tutto questo? Perché mi hai invitata qui? Perché mi dici tutto questo? Io non sono nessuno.
Vedendoti mi veniva spontaneo sorriderti, non mi è mai capitato ma sento che tra noi c’è una specie legame” confessò Nick e furono quelle parole che diedero inizio ad una conversazione che continuò interrottamente per ore e ore.
 
Arrivata alla macchina si aspettava di vedere il dolce sorriso di Nicholas a darle il benvenuto, invece vide scendere dall’auto un grand uomo di colore che le disse “Benvenuta nella grande mela!
ehi Big Rob! Che bello vederti!”
com’è stato il viaggio?
un po’ lunghetto, ma tranquillo
Arrivati all’albergo, non c’era nessun componente della famiglia Jonas, così si sistemò nella camera di cui le avevano dato la chiave, era enorme e bellissima, una stanza d’albergo dove non si sarebbe mai sognata di ritrovarsi, dopo aver sistemato del valigie, si fece una lunghissima doccia sotto un rilassante cascata d’acqua calda, spesso era l’unico modo che aveva per calmarsi e fuggire per un po dai suoi problemi.
Uscì dalla stanza, voleva fare un giro, andò al bar ed ordinò una coca cola, il cameriere la guardava interessato e le chiese “è sola signorina? Strano che una ragazza carina come lei se ne stia qui ad aspettare qualcuno per tutto questo tempo, sicura ne valga la pena?” e fu proprio quando Chelsea stava per replicare che un bellissimo ragazzo riccio comparve dietro di lei, s’alzò di colpo e si gettò su Nicholas “mi sei mancato”  le disse “finalmente sei qui” le sussurrò dolcemente sul collo prima di un affettuoso buffetto; non si staccarono fino a quando non si sentì una risata e un ragazzo divertito dire “Ciao Chelsea”e fu allora che la ragazza si accorse delle persone che li stavano fissando: la sua nuova famiglia.

 
 

«This is all so new,
Seems to good to be true,
Could this really be a safe place to fall?»

  
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