Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Princess_Klebitz    19/05/2012    0 recensioni
Ok... Mi sono appena iscritta e questa è la mia prima F.F.
Abituata com'ero, nell'epoca che fu, a scrivere romanzi, risulterà lunghetta...
Vorrei ringraziare CrystalDrop, poichè grazie a lei, oggi mi sono iscritta, ho dato le mie prime recensioni, e a tutti\e voi perchè leggendo in questo sito, durante la mia malattia, mi sono innamorata della vostra passione e spero di resuscirare la mia (in caso ne esca come La Mummia, vi permetto di spalarmi badilate di letame!)!! Questa è una Loki in veste totalmente inedita...o forse no. E un tributo alla musica rock, di cui potrebbe essere un eccellente esponente negli anni 'maledetti'!, ciò dato dalla frase 'Chi, il rockettaro molto arrendevole??' data da Tony Stark (che penso solo io ho trovato esilarante, eh??). Bene, basta deliri di onnipotenza (o psicotici...tanto qua siamo allo stesso livello...) e pubblico... PIETà DI ME!
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Premessa: come ho anticipato a una persona, quasi tutti i titoli dei capitoli sono titoli di canzoni (o citazioni molto ovvie), e specialmente gli ultimi,ehm, dieci, di gruppi ispiratisi a David Bowie o che comunque l'hanno citato come influenza. Inutile ricordare l'influenza che Berlino ha avuto su Bowie, e tutto ciò su di me, visto anche il titolo dell'intera storia. 
Mi piacerebbe qualcuno si mettesse a caccia delle canzoni sopracitate...Un giochetto nella Ff! Auf wiedersen!!
*
Ps: scusate per l'ultimo capitolo così OOC, ma ero veramente eccitatissima di descrivere il mio ragazzo preferito nella mia città preferita!! Mi farò perdonare... o meglio ci proverò!
*
*
*
Alle quattro di mattina scesero, poichè il sonno di Katryn le rendeva difficile restare aggrappata a lui. 
Effettivamente, anche Loki aveva sonno, ora che la notte gli era stata restituita, e quello sforzo l'aveva indebolito non poco. 
Quando raggiunsero Kreuzberg, trascinando un po' i piedi ma sempre tenendosi per mano, Loki ebbe modo di assaggiare delle ottime ciambelle fresche, semplici, e dei krapfen, che trovò assolutamente divini. 
Katryn dovette trascinarlo via, prima che facesse indigestione.
Percorsero l'ultimo pezzo di strada su un tram, un mezzo che piaceva a Loki come l's-bah che si incuneava tra i palazzi, come strade srotolate nel cielo a qualunque ora, e quei curiosi mezzi per le persone singole, che divenivano di ora in ora più frequenti. 
Biciclette, gli aveva spiegato Katryn. 
Anche lei ne aveva una, e la usava spesso. 
Era un mezzo comodo per una città così grande, e non causava danni, a parte una volta che quasi aveva investito un pedone ed era finita in una pozza, per deviare, ricordò, divertita e insonnolita.
Mentre la città si svegliava, loro andavano a dormire.
A casa.
-
I Vendicatori, recuperato il dottor Banner (li aveva raggiunti a New York con un infallibile senso da spia, infiltrandosi in una base aerea dello S.H.I.E.L.D, per scusarsi...ma poi per aggregarsi a loro, saputo il danno, e promettendo di saper controllare le trasformazioni), erano appena arrivati a Berlino, individuando il jet usato da Loki per arrivare, e atterrando in una divisione tedesca dello stesso corpo, ma all'ex aereoporto di Shonenfeld, dove, pareva secoli prima, Katryn era partita con l'agente Coulson (e molto controvoglia!). 
Lì, rimasero a stendere gli ultimi dettagli del piano, assieme al vice di Fury della divisione tedesca, che coordinava gli spostamenti grazie a Maria Hill e Coulson. 
Muoversi in suolo non statunitense era, per loro, problematico. 
Sarebbe stato necessario un prezioso gioco di squadra e di dinamismo, nonchè di collaborazione con le autorità tedesche; 
solo una, tra di loro, sapeva come muoversi in quel labirinto, e neanche del tutto, ma non parlava e teneva le pistole con entrambe le mani.
E, specialmente, non vedeva l'ora di entrare in azione.
-
Loki portò quasi di peso un'assonnata Katryn per le scale, sentendo anch'egli le palpebre che iniziavano a pesargli. 
Entrati, lei buttò una pila di vecchi giornali dal letto, e mise delle lenzuola pulite e un nuovo cuscino, preso dal cuscino. 
Poi si buttò sopra, senza neanche togliersi la giacca, e prese Loki per mano, un po' sorpreso.
Certo, anche lui aveva bisogno di dormire, ma... un giorno prima, appena, non avrebbe esitato a mettere le mani addosso a quella ragazza, che ora lo invitava a dormire con lui.
Non sapeva che era come invitare un serpente nel suo letto?
Katryn si alzò, sempre addormentata, si tolse la giacca e i pantaloni, dovendo anche calciare un po', tanto erano aderenti, e lo incitò, un po' impaziente.
'Loki...muoviti. Ho sonno...',e represse uno sbadiglio prepotente.
'Io...non so se...', iniziò lui, iniziando comunque a togliersi la camicia, lentamente. 
'Mmm, me lo dirai quando ci svegliamo...e chiudi le tapparelle...sta sorgendo il sole.', mormorò Katryn, addormentandosi tra le lenzuola nuove e fresche. 
Loki osservò, stupito, che in effetti sì, il sole stava per sorgere, e prima di chiudere osservò con stupore la città che si animava sempre più. 
Poi si girò a guardare Katryn, tra le lenzuola, che sospirava e si girava, addormentandosi pian piano, e finì di togliersi la camicia, dopo aver lasciato fuori tutta l'eccitazione di quella strana e magica città.
Con qualche esitazione, raggiunse Katryn, sul letto morbido, lasciandosi avvolgere dal profumo delle lenzuole fresche, simile a quello di lei, semplice e buono.
Le si accostò il più possibile da dietro, muovendosi con cautela., sfiorandole il collo con il fiato, ma non volendo toccarla.
Inutilmente, perchè Katryn si girò, sempre addormentata, e si sporse fino ad appoggiare la testa sul suo petto nudo, che nel sonno accarezzava con una mano.
Quasi terrorizzato, Loki si mosse pianissimo, accarezzandole la testa e la schiena, con il braccio sotto di lei.
Era così leggera che non la sentiva, quasi, grazie alla sua forza di asgardiano. 
Trattenendo il respiro le accarezzò la schiena sotto la maglietta, che era risalita, mentre Katryn borbottò qualcosa nel sonno.
'Cosa, amore...?', chiese, piano, non aspettandosi di ricevere risposta.
'Il mio uomo delle stelle...', disse Katryn, nel sonno. 'Venuto a trovarmi...'
Loki la strinse un po' di più, e si addormentò con la sua voce in testa. 
Non poteva sperare più di così.
-
Katryn si svegliò alle due di pomeriggio, allungando il braccio e trovando il letto vuoto. 
(Brutto segno...Pessimo!!)
Si alzò al volo, grazie ad anni di allenamento, convinta che Loki fosse scappato a fare danni chissà dove, non rispettando il loro patto, che concedeva al loro amore un altro giorno, e fece per scendere dal letto, quando sentì sbattere la porta e il suo asgardiano entrò, sorpreso di trovarla in piedi.
Lui aveva riposato due ore, e si era ripreso; nonostante giorni di insonnia, nella cella, al suo metabolismo bastava pochissimo per riprendersi. 
Aveva gironzolato nei dintorni, aveva preso di nuovo quei mezzi che gli piacevano tanto, dove poteva vedere dove andava, specie la strada del cielo, e ora le appariva sulla porta come una specie di monello, negli abiti stazzonati della sera prima. 
E le nascondeva qualcosa.
'Non alzarti.', le intimò, gentilmente ma fermamente.
'Chiudi gli occhi', le disse, quando tornò a sedersi sul letto, con la sola maglietta.
Quando li aprì, sentendo la sua vicinanza e...un profumo di brioche alla marmellata e caffè col latte, lanciò un urletto.
Di gioia.
Non aveva avuto la colazione a letto da quando si ammalava, da veramente piccola, e Justin le portava proprio i cornetti, e il cappuccino; se la svignava per la grondaia e pedalava fino al panettiere, per prenderglieli freschi. 
Non era ancora la Berlino aperta a tutte le ore che conoscevano, ma vecchia, e Justin ci teneva a coccolarla, con i cornetti appena sfornati. 
Loki non capiva perchè Katryn sembrava aver preso gli occhi a forma di cuore, e non mangiasse, invece... 
Anche lei sembrava dovesse mettersi in forma, in fondo. 
Invece gli prese il vassoio dalla mano, e lo appoggiò sul tavolino, attirandolo a lei per baciarlo. 
Molto vicino, e molto a lungo, ed in modo decisamente diverso.
Loki sentì che le tentazioni a cui aveva resistito la notte scorsa  stavano tornando più prepotenti che mai; l'aveva lì, e non sembrava rifiutarlo, anzi... le labbra gli facevano quasi male, da tanto che le stava consumando, e veniva attirato verso di lei da una delle sue piccole mani dietro la testa, sui sui capelli neri, un po' scompigliati dalla notte e dall'aria di Berlino...
Poi fu inebriato dal suo profumo, e si decise a farsi avanti; 
malauguratamente, nelle sue intenzioni di nuovo bravo ragazzo, invece che appoggiare la mano sul letto per cercare appoggio, incontrò una delle sue gambe affusolate e liscie, per cui sospirò e cadde.
Con onore. 
-
Un'ora dopo, avvolti nel lenzuolo, nel fresco, piccolo appartamento, due forme acciambellate stavano per riprendere sonno, una nelle braccia dell'altro, ogni tanto giocando con i capelli o qualcosa. 
Katryn, su maledetta insistenza di Loki, si era rivestita, maglietta compresa.
L'aveva divertita, ma sapeva bene quando una maglietta fosse facile da togliere...al pari di una camicia e di pantaloni.
Loki appariva persino un po' arrossato sulle guance, per un parlare di un paio di graffi sulla schiena, che aveva preso come il morso sulle labbra del giorno prima. 
Non l'avrebbe mai domata, ma la amava così.
Mentre la sua mente vagava, non pensando assolutamente ai Chitauri, al Tesseract nè ai Super-cosi,  sentì di nuovo quella musica fastidiosa...
'Katryn...',mormorò, ad occhi chiusi. 
'Spegni quel...lo stereo...'.
Katryn si svegliò parzialmente, dandogli un bacio su una delle mani che teneva. 
'Non l'ho acceso. Dev'essere dei vicini... Ora chiudo la finestra.'
E si alzò, mentre lo sguardo di Loki seguiva le sue curve; il dio asgardiano portò le mani dietro la testa, con un sorriso malizioso. 
Ma Katryn non era per niente divertita, quando, prima di chiudere, guardò fuori sulla Genthinerstra§e, dove abitava. 
Loki la vide contrarre i muscoli, allungare il collo, e iniziare a tremare. 
Stava dicendo qualcosa, ma a voce troppo bassa, per sentirla. 
Preoccupato, si alzò e la raggiunse, e quando la fece girare, vide che aveva gli occhi sbarrati e ripeteva due parole ossessivamente.
'Un giorno. Un giorno.',e poi sollevò lo sguardo su di lui. 
'CI ASPETTAVA ANCORA UN GIORNO!',urlò, per poi gettarsi su di lui con tutta la sua forza , e buttandolo sul letto, con lei sopra.
'RIVESTITI, MUOVITI!',gli urlò, mentre quella fastidiosa musica si avvicinava. 
Qualcosa di rosso e oro sfrecciò davanti alla finestra, rimasta aperta, e la comprensione, assieme alla rabbia, si fece strada nel cuore di Loki. 
Un attimo dopo, appena rimessosi pantaloni e camicia sbottonata, qualcosa sbriciolò la finestra, ricoprendoli di calcinacci, con Katryn sempre a fargli da scudo, come se con quella maglietta potesse coprire chissà che, e Tony Stark, nella sua armatura di Iron Man, stava sospeso nel vuoto, a pochi metri da loro. 
'Ma porca..MISERIA!!',si fece sentire, mentre Loki si alzava e prendeva Katryn per un braccio, mettendola dietro di sè, e i suoi propositi riemergevano, come non fosse passato un attimo dai fatti di Stoccarda, e il suo primo incontro con la lattina volante.
'LOKI, NO!', urlò Katryn,ma troppo tardi.
L'asgardiano fece apparire il suo bastone e la sua armatura, e si rivolse verso Iron Man, visibilmente scosso ma quasi divertito. 
Come al solito, perde un'occasione per stare zitto.
'Oh, ragazzi... vi abbiamo trovato!', poi spostò lo sguardo su Katryn. 'Ragazzina, rivestiti, che se per caso vi vedeva tua sorella come ERAVATE PRIMA, non so chi ucciderà dei due, per primo!'
Poi si rivolse a Loki, che fremeva letteralmente dalla rabbia. 
'Oh, salve, appena fidanzato e già cornuto?',e schivò per miracolo un colpo di energia dello scettro dell'incazzatissimo dio. 
'Cristo, che permaloso', disse, tra sè, allontanandosi in verticale, di un paio di piani, per costringere Loki allo scoperto, e comunicando, intanto.
'Capitano: 73 di Genthinerstra§e, a meno chè il mio Jarvis-maps non sia sballato... il cerbiatto è con la sua principessina,dannazione... Muoviti da solo e non dire niente a Natasha!'
Intanto, mentre Loki avanzava tra i calcinacci, Katryn le si parò davanti, stavolta di fronte.
'LOKI DI ASGARD!,mi hai promesso...!'
'E LORO?!?', la interruppe, quasi soffocando dalla rabbia.'LORO HANNO PROMESSO?!?NO!,MI DARANNO LA CACCIA SEMPRE!! QUESTA E' LA MIA BATTAGLIA!',e la scostò bruscamente, fissandola; vi era ancora amore, ma era una piccola parte, ormai, soffocata dalla rabbia e dalla vendetta.
'E dovrebbe essere anche la tua.', le disse, freddamente. 
Katryn si mise i pantaloni, ritrovati, e lo guardò, sostenendo lo sguardo; i loro occhi, ancora incatenati, come il loro modo di muoversi solo poche ore prima. 
E ancora qualcosa che li divideva, che era sempre stato lì. 
Loki si girò, battendo il bastone a terra, e ricacciò le lacrime.
'Bene, è deciso...', mormorò, preparandosi a uscire allo scoperto e fare a pezzi, uno per uno, tutti quei buffoni. 
Katryn tentò di prenderlo per un braccio, per trattenerlo, ma lui, semplicemente gettandolo all'indietro, la mandò a sbattere contro il muro di là del letto, dove rimase, intontita dalla botta.
'Vattene...è meglio per te.', disse, tra i denti, volto verso la finestra, dove qualcuno si era appena arrampicato e lo fronteggiava.
'Ehi, pagliaccio!', lo apostrofò Capitan America, con alle spalle Iron Man, altrettanto furibondo.
'Le ragazze le tratti a quel modo?! Prima le scopi e poi le mandi contro un muro?!', sibilò Rogers, veramente arrabbiato.
'Perchè QUELLO non è il mio concetto di come trattare una signorina!', e balzò avanti contro Loki, che, furioso per come avevano frainteso la cosa, ma ben deciso a combattere e non chiedere perdono, per una cosa di cui non sapevano niente. 
Il raggio d'energia lo mandò fuori, e colpì anche Loki, momentaneamente stordito, rimbalzando sullo scudo. 
Cap venne afferrato da Stark, mentre Loki si rialzava e si gettava fuori dalla finestra, per atterrare un piano sotto.
Katryn accennò a rialzarsi, la testa ancora annebbiata, mentre si sentì sollevare da due paia di mani, che...
'Maledetta STUPIDA!',mormorò una voce conosciuta, mentre le stampava un manrovescio in faccia. 
'Natasha, ora pensiamo a portarla fuori. Presto l'esercito di Loki invaderà la città. Thor la porterà fuori dal perimetro e potremo aiutarli.', disse Burton.
Katryn si vide apparire di fronte la faccia di Natasha, stravolta dalla rabbia, e poi sollevata come senza peso, da due mani forti.
'Io e te faremo i conti più tardi, sgualdrinella!,sibilò la Vedova Nera, mentre una seppur debole ma recalcitrante Katryn, veniva portata via, e a sua volta saltò su una macchina parcheggiata sotto.
'Burton...Clint...cosa...'
'Stai calma. Tua sorella sta combattendo per te. Tu ora vai via, non puoi stare qui.', le rispose Occhio di Falco, portandola velocemente giù per le scale. 
Usciti in strada, nonostante tentasse di portarla via, Katryn si fece fuggire un urlo di orrore. 
LOKI!
Combatteva contro Stark con il suo scettro, non esattamente vincendo, ma non cedendo di un passo, com'era così caratteristico da...lui?
Quello era l'uomo che aveva amato fino a poco fa?
Sì.
Con la coda dell'occhio vide Natasha prendere la mira con le sue pistole, alle sue spalle, e con una forza inaspettata, calcò un gomito in faccia al povero Burton, urlando, nello stesso tempo.
'Loki!,dietro di te!!'
A quell'avviso Loki si scostò quel poco per far finire i colpi di Natasha fuori bersaglio, e la mandò nella stessa vetrina dove aveva comprati i cornetti, una vita fa, con un raggio di energia.
Katryn si fermò, inebetita.
POSSIBILE CHE COMBINASSE SOLO GUAI?!?
Loki glielo confermò, mentre, confezionando illusioni per Stark, con una mano, con l'altra le puntò lo scettro alla gola, con aria gelida.
'Ti risparmio la vita',disse, con aria altera e sguardo di ghiaccio. Dov'era finito quel ragazzo che le aveva portato i cornetti?!? Che ballava con lei, ieri e stamattina? Era sepolto dietro quei glaciali occhi, che sembravano non riconoscerla.
Poi la sua profezia, come un sepolcro.
'Per ora. Verrò a prenderti, appena potrò e allora...',e battè il bastone a terra. 
'Loki...',tentò lei, quasi piangendo. 
'VATTENE, HO DETTO!!',urlò lui, mentre Cap accennava a rialzarsi. 'VATTENE, MALEDETTA!!'
Katryn indietreggiò lentamente, sentendosi trafitta da quello sguardo, quando Loki, sporgendo la lama affilata del suo scettro, le ferì una guancia.
'Ah...',gemettè, incredula.
'E questo perchè tu non ti faccia illusioni!',ghignò, lui.
Katryn lo guardò, mentre si faceva trascinare via dall'agente Burton e, a debita distanza, si voltò di nuovo verso di lui e urlò, per farsi sentire.
'NON MI SONO MAI ILLUSA, TU... MAI SU DI TE!!',e corse via, non prima di vedere l'espressione ferita di Loki sul suo volto.
'Sempre in catene...', mormorò lui, rimandando a terra il Capitano, e mandando una scarica di energia colossale verso la torre di Alexanderplatz. 
'E' ora di sciogliere un patto...e onorarne un altro.', disse tra sè, vedendo aprirsi il portale interdimensionale, e Thor arrivare in volo verso di lui, per potergli sibilare, una volta atterrato:'Sarete contenti...questa è colpa vostra.'
'Loki, recedi!'
'Mai.',sibilò Loki, trattenendo delle lacrime.
Se il suo cuore poteva essere ancora infranto, anche Midgard avrebbe seguito la sua sorte. 
A partire da Berlino. 
 
Oddiooooo....ecco che sul più bello siamo tornati IC!!
Mio dio, mi sto sfiancando, ma appena ho pensato alla Torre di Alexanderplatz, ho pensato che sarebbe stato perfetto, altrochè la Starktower!!
Certo che Stark, invece, è un bel rompipalle!!
Non poteva tirare dritto, ascoltandosi i suoi AcDC?!?!
Ora recedo anche io, bambole...
XXXX
Commentate, che penso di aver dato fondo alle mie scorte cerebrali, stavolta (????)
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Princess_Klebitz