-Lei era lì, con la pistola in mano ed il sorriso sulle labbra..- Disse ad un tratto Mike.
-È morta sola...-Gibbs non alzava lo sguardo dalla sua tazza di caffè mentre rispondeva, perso.
-È sempre stata sola.- Pronunciò gravemente l'ormai ex agente.- Nella sua vita e in ciò che sapeva..-
-Che significa, Mike...?-
-Sapeva che sarebbe morta, pivello. In realtà stava già morendo. Una malattia
l'avrebbe distrutta.-
-Una malattia..?- Gibbs scosse la testa, nella completa incredulità.
-I suoi occhi non avrebbero più riso. La sua bocca non ti avrebbe più fatto
irritare con parole spavalde. Sarebbe divenuta come una pianta. Un fiordaliso
appassito, dai petali opachi e l'odore  sbiadito. Non avresti voluto vederla
così. Non avrebbe voluto che la vedessi così. Voleva che la ricordassi come era
a Parigi.-
-Te l'ha raccontato..?- Gibbs lo guardò negli occhi per la prima volta. Era sconvolto.
-Sì, pivello. Ma non è entrata nei dettagli, anche se sono stati facilmente
immaginabili, da come ne parlava..- sorrisero entrambi. Per un momento, la tensione sembrò allentarsi.
Poi calò il silenzio. In lontananza, risuonava una canzone popolare messicana.
-Lei ti amava, pivello..- esordì Mike senza nemmeno trarre un respiro.
Gibbs alzò di colpo la testa. Gli occhi sgranati e arrossati.
-Che cosa...?-
-Ti ha sempre amato. Ed è morta per te.-
-No...- Gibbs si mise le mani fra i capelli.-No...-
-Invece sì.- Mike si avvicinò arrancando col braccio sul bancone del bar.-Devi
accettare il fatto che c'è qualcuno là fuori che ti vuole morto!-
-Io non ho lasciato niente in sospeso...-
-Jenny è morta per qualcosa lasciato in sospeso! Che cosa ti avevo detto a
proposito?-
-Di non lasciare questioni in sospeso. Ed io non l'ho fatto! CRISTO NON L'HO
FATTO!-
Gli avventori si girarono sorpresi verso i due uomini.
-JENNY È MORTA PIVELLO!! PER UN NEMICO CHE AVEVATE A PARIGI!!! COME CAZZO LO
VUOI  CHIAMARE QUESTO!?!?-
Gibbs tirò fuori la pistola e la puntò al petto di Mike caricando il
grilletto.
-BASTA!!-
Il silenzio calò nella caffetteria ed i clienti uno ad uno uscirono veloci
dalla porta insieme al barista.
-Adesso basta...-scandì fra i denti digrignati.
-Pivello...-
Gibbs tremava da capo ai piedi. Mike non l'aveva mai visto così, nemmeno nei
momenti più duri che avevano affrontato. Premeva la pistola contro il suo petto
con una forza disumana, facendo persino divenire bianche le proprie nocche.
-Pivello calmati...- Mike posò la mano sulla canna scura stringendola.
-È colpa mia Mike...- Gibbs abbassò il capo parlando adesso con voce
spezzata. I nervi si stavano piano piano distendendo.-È tutta colpa mia...-
lasciò cadere il braccio con ancora la pistola in mano lungo il fianco.-Sono un
debole..-
-Non dire cazzate...-  Mike gli posò entrambe le mani sulle spalle alzandosi
in piedi.
  Sotto le sue mani, fremevano terribilmente, come scosse da profondi brividi e singhiozzi. Sapeva
che da lì a poco, Jethro avrebbe pianto, per quanto stesse in tutti i modi ricacciando quel
desiderio di liberare tutto il dolore per la perdita di Jenny.
-Pivello...- gli alzò il volto con una mano incontrando i suoi occhi pieni di
lacrime costrette entro le ciglia.-Un uomo debole sbeffeggia la morte....Un
uomo come te, un uomo forte, se ne duole e la piange...forte..-
Jethro inclinò le sopracciglia e storse la testa sul proprio petto. E finalmente
pianse la morte, gridando il nome di Jenny forte come non l'aveva mai fatto.