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Autore: Mary Sue    20/05/2012    6 recensioni
Ho deciso di raccontare un'altra edizione degli Hunger Games, con personaggi e situazioni inventati da me. Enjoy.
Genere: Azione, Drammatico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Bip. Bip. Bip.
Spengo di malavoglia la sveglia e mi metto a sedere sul letto. Mio fratello dorme ancora, l’unico suono nella stanza è il suo respiro regolare. Dalle tende filtra la luce debole del mattino, e si sente l’irritante verso dei gabbiani. Sul serio, uno dei lati negativi del Distretto sono quei maledetti uccelli.
Esco sul balcone, appoggio i gomiti sulla ringhiera di metallo e guardo l’immensità dell’oceano. Chissà se esistono altre terre oltre la grande distesa blu? Sono abitate da esseri umani? Un rumore interrompe i miei pensieri. Si tratta di un piccolo peschereccio-rottame che attracca davanti a casa mia. Il proprietario, un uomo piccolo e magro, dalla pelle abbronzata e la barba grigia, scende fischiettando una canzone tipica del Distretto. È Desmond, il nostro vicino di casa. Guardo l’orologio: sono le 7.
- Ehi, Miki, Miki, svegliati. Miki! Svegliati, pulce!
- Sono sveglio, Cass, sono sveglio!

Mi chiamo Cassie Ross. Ho diciotto anni e vivo nel Distretto 4, quello dei pescatori. Miki è il mio fratellino e ha dieci anni in meno rispetto a me. È abbastanza sveglio, per essere un marmocchio. Mi tolgo il pigiama e mi infilo un abito azzurro di seta e mi sistemo i ricci castani. Oggi è un giorno importante. Aiuto Miki a vestirsi.
Come ogni mattina, facciamo a gara a chi per primo scende le scale, entra in cucina e si siede al tavolo. Ci precipitiamo fuori dalla stanza, mio fratello in testa. Chi perde, in teoria dovrebbe pagare la merenda all’altro. Ma in pratica la pago io in ogni caso.
- Lumaca! Lumaca! Strilla lui.
- Adesso ti raggiungo, pulce! Inizia a tirare fuori i quattrini!
Ci blocchiamo sulla porta quando vediamo che nostro padre è a tavola, che imburra un toast. Ci lancia un’occhiata sprezzante. Si sofferma su di me, mi squadra dalla testa ai piedi e dice, senza lasciar trapelare nessuna emozione:
- Cassie. È un piacere vederti. Sei in forma.
- Ciao, Gabe.

Non lo chiamo mai ‘padre’, ‘papà’ o, meno che mai, ‘papi’, ‘papino’. A volte non lo considero nemmeno mio padre, quindi lo chiamo con il suo nome. Quando non è fuori a pescare, è al bar a farsi una bottiglia di whisky col suo equipaggio. La sua ciurma, la chiama lui. Le poche volte che si degna di ricordarsi della nostra esistenza, l’argomento di discussione è: Hunger Games.
È un vecchio sogno di famiglia, avere un vincitore. Gabe è molto insistente su ciò. Penso che sia così fissato perché suo fratello, anni fa, è stato vittima dei Giochi. Penso che, in qualche modo, voglia riscattarsi. Secondo me, anche se Gabe non è incline al sentimentalismo, è addolorato per la morte dello zio.
Ci sediamo a tavola. Prendo distrattamente un toast e lo cospargo di crema al cioccolato.
- Allora, Cassie. Oggi è il gran giorno. Ci renderai fieri di te, non è vero?
- Cosa ti fa pensare che io voglia morire? Oppure sei tu che mi vuoi morta?
- Non dire così. Sei stata addestrata per questo momento fin da quando eri piccola!

Funziona così, nei Distretti 1, 2 e 4. Uno viene addestrato da un genitore o da un fratello maggiore alla sopravvivenza e al combattimento, impara ad usare le armi… e a 18 anni si offre volontario. Ma spesso i ragazzi non sono proprio dei volontari. Vengono costretti da un familiare o chi altro a partecipare agli Hunger Games. Di solito i volontari sono dei disperati che hanno bisogno di soldi. Gabe si alza.
- Ciao a tutti.
Si gira verso di me.
- Ah, un’ultima cosa: Cassie, se non finisci in quella fottutissima arena, giuro che ti faccio rimpiangere di essere rimasta qui.
Se ne va sbattendo la porta.
Abbasso lo sguardo. Non mi sento pronta per gli Hunger Games. So che morirò lì dentro. Ci sarà sicuramente qualcuno più forte, più furbo di me. Oggi è il mio ultimo giorno nel distretto, voglio godermelo.


Ciao a tutti! Questa è la mia prima ff, fino ad ora ho postato solo qualche storia originale. Da quando ho letto Hunger Games l'anno scorso voglio scrivere una ff su questo libro. Ho avuto diverse idee, ma erano cose che erano già state fatte da qualcun altro. Poi, qualche giorno fa, ho avuto l'illuminazione: parlare di un'altra edizione degli Hunger Games, con personaggi inventati da me e situazioni completamente nuove. Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto.
Baci,
Sabrina.
   
 
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