Strette le mani bianche del perdono attorno alla gola d'un uomo che osserva le nubi e rivolge felicitazioni al cielo nascosto dalla coltre mentre è affamato di libertà sotto ad un cielo limpido spazzato dalla tramontana che gli sembra il coperchio di una pentola che scotta e l'acqua bolle spazzando via i germi. Ma anche l'acqua vola ed il sale resta ad incrostarsi attorno a un cuore libero come il vento libero come una farfalla di morire in un giorno di sole. Tristezza estrema in un gesto gioioso una carezza una felicità guadagnata in cambio di una stretta perduta. Versi subliminali inceppano il cervello di chi è così intelligente da discrnerne il significato ma non perde l'effetto bensì ancora più sublime e duraturo è nella mente di chi comprende che lo sciocco ride, e ride senza saperne il perchè. E quando si chiederà il motivo di tanta gioia risponderà a casaccio mentendo allo stesso sorriso che è un gesto prezioso così come una lacrima che non ha prezzo una lacrima perduta e agognata da un cielo coperto dalle nubi.


Nella mia "Poesia" precedente, Speedlink criticò profondamente il mio modo di buttar giù pensieri. L'ho apprezzato molto, davvero, è difficile trovar qualcuno che riesca a commentare così razionalmente un'opera di pura irrazionalità.
Ma ho apprezzato molto anche il commento di Curly. Allora sono uscito in balcone, e così come mi ha detto Speedlink ho lasciato correre il mio spirito ed i miei pensieri. Quando sono tornati, mi sono fatto raccontare tutto.
E poi ho pensato a Curly e al suo commento, che parla d'opere senza forma e di passione ardente. In virtù di quelle frasi, ho scritto questa poesia.
Mi vogliano perdonare quelli che troveranno difficile leggerla, ma questa assenza di forma è voluta da me. Un piccolo esperimento.