Robert uscì sul balcone, si portò la sigaretta alle labbra e la accese, aspirò una boccata di fumo che fece poi lentamente uscire, fissando il Big Ben di fronte a sé. Il cellulare squillò nella tasca dei suoi jeans, lo estrasse e rispose.
“Susan …” mormorò.
“Ciao Rob, è andato bene il viaggio?” chiese la donna.
“Sì …” rispose Robert passandosi una mano sul volto e respirando altro fumo.
“Jude come sta?” domandò Susan.
“Male …” mentì Rob.
“Allora torna da lui, salutamelo, mi manchi!” concluse la moglie di Downey.
“Da un bacio ad Exton da parte mia!” concluse Robert chiudendo la chiamata e portandosi di nuovo la sigaretta alle labbra. Si alzò un po’ di vento che fece rabbrividire l’americano, rimasto a torso nudo sul balcone della sua stanza d’albergo a Londra. Una calda mano gli si posò sulla schiena portandogli ristoro e calore.
“Era Susan?” domandò Jude.
“Sì …” mormorò Robert spegnendo la sigaretta.
“Crede ancora che io stia male?” chiese Jude lasciandogli un bacio sulla scapola nuda e cingendogli i fianchi con le mani.
“Non è così?” chiese Downey Jr.
“Non da quando tu sei qui!” concluse Law. In un attimo le labbra dell’americano finirono su quelle del collega, fameliche, in cerca di un contatto profondo, per colmare la voragine creata dalla lontananza.



Angolo autrice:
Ok, sono alla mia prima esperienza con Rob e Judsieeee.
Stamani stavo male, un mal di testa assurdo, ed ho scritto questa cosa, che non si può definire in nessun modo. Follia, forse.
*Corre a fustigarsi per ciò che ha scritto e toglie il disturbo*