N.A. Metto queste note prima che voi vi tuffate su questa roba, per il semplice motivo che voglio avvertire questa è la prima FF che scrivo su questa coppia che non è - sfortunatamente - una coppia ç_ç *mi piange il cuore* 
Chi ha Tumblr ha potuto notare come, nell'ultima settimana, siano usciti fuori un casino di photoset riguardanti un possibile inciucio fra Rachel e quella Cheerleader - della quale si sta ancora scegliendo un nome - che se la spupazza nell'ultima puntata! Anyway, siccome io amo i trangoli amorosi, soprattutto quando ci sono di mezzo 'ste due, ho deciso di scrivere questa one-shot, dopo aver ascoltato "Tounge Tied" per circa.. non lo so, 24h consecutive? Se queste righe dovessero riscuotere un certo "successo", potrei anche metter giù una long-fic della quale sto ragionando da un pò di tempo a questa parte *-*
Sono apprezzati commenti positivi e negativi, non me la prendo assolutamente u_u 
Buona lettura!


-          Vedete di non far entrare nessuno, chiaro? – il tono non ammetteva nessuna possibile replica da parte delle altre Skank, che la guardarono sbuffando e facendo un cenno affermativo a quella raccomandazione, prima che lei con un breve sorriso entrasse nel bagno riservato alle ragazze.

La trovò lì, che si ripassava il lucidalabbra di fronte allo specchio del bagno, con la facilità di chi fa quei gesti abitualmente, che non ha bisogno di consigli o esercitazioni a riguardo – esattamente per come riguardava il canto, la sua dote naturale. Indossava quel fastidioso vestito bianco a pois neri lungo fino a metà coscia, dando così libero sfogo a pensieri poco puri da parte dell’ex cheerleader ogni qual volta riusciva a captare la ragazza nei corridoi o nella mensa scolastica. Quest’ultima, con lo sguardo fisso sulla figura della cantante – che nel frattempo stava mettendo via il lucidalabbra, con l’ombra di un sorriso sulle labbra, soddisfatta del suo operato – si appoggiò contro al freddo marmo del lavandino, incrociando le braccia al petto, continuando a studiare la Diva.

Era lì per un preciso motivo, anche se stava decidendo se parlare per prima o meno; aveva visto Rachel Berry quella mattina, in atteggiamenti poco.. consoni, con una delle cheerleader che Quinn conosceva, avendola fatta entrare proprio lei in squadra quando era Capitano, proprio davanti all’armadietto della Diva.
Mani che si sfioravano appena, contatti visivi molto – anzi, parecchio – prolungati, l’ombra di risate su quelle labbra che aveva imparato a memorizzare tempo addietro. Aveva sentito una morsa all’altezza dello stomaco e quella sensazione di gelosia che si stava impossessando lentamente, come ogni volta che la vedeva con qualcuno che non fosse lei. L’unica reazione che aveva avuto era stata girare i tacchi ed allontanarsi, decidendo che le avrebbe parlato in seguito.

-          Cosa vuoi Fabray? Non devi prendere i soldi del pranzo a nessuna matricola o intossicarti con quelle stupide sigarette insieme a quelle, altrettanto, stupide bullette che ti girano attorno? – domandò Rachel rompendo quel silenzio prolungato, alzando lo sguardo finalmente in direzione di Quinn ed assumendo la stessa posa della ragazza: braccia incrociate al petto ed espressione del viso improvvisamente seria.
-          Grazie per avermelo ricordato. Posso anche rimandarlo come impegno, non è urgente – disse con molta nonchalance la ragazza, incurvando un angolo delle labbra in un mezzo sorriso.  
-          Mi sorprende che invece tu non sia insieme ad una certa cheerleader che ha iniziato a girarti intorno – proferì, subito dopo; il tono della voce risultò persino alle sue orecchie troppo, esageratamente, acido e carico di una gelosia che non voleva dimostrare alla Diva, la quale se ne accorse senza molti problemi e non poté non sorridere.
Sciolse le braccia dall’incrocio, compiendo quel mezzo passetto sufficiente per avvicinarsi a Quinn, guardandola sempre dal basso – la differenza di altezza ormai era evidente ad entrambe, ma non dispiaceva a nessuna delle due – posizionandosi proprio di fronte a lei, inclinando il capo di lato e sorridendole, aggrottando appena la fronte, assumendo un’aria dunque tra il divertito ed il curioso. Allungò entrambe le mani verso Quinn, iniziando a giocherellare col lembo della maglietta scura che indossava, sfiorando appena il corpo della ragazza.

E quella morsa allo stomaco tornò prepotentemente, senza alcun preavviso.

-          Sei.. gelosa, Fabray? –
-          Io? Gelosa? –

Ci mise qualche secondo a rispondere, cercando di formulare una frase di senso compiuto mentre le iridi verdi si focalizzavano sulle piccole mani della Diva che non lasciavano per un secondo la maglietta. Sciolse le braccia, andando a poggiare entrambe le mani sul marmo del lavandino, sentendo la classica sensazione di freddo. Decise di avvicinare il proprio viso a quello della ragazza più bassa – che ancora guardava i lineamenti di Quinn – ritrovandosi così a pochi centimetri da lei. Ne poteva sentire il profumo, specchiarsi in quei grandi ed espressivi occhi marroni e poter distinguere se il lucidalabbra che si era passata poco prima aveva quei microscopici brillantini o meno.

-          Neanche un po’. –

Le labbra s’incurvarono ancora di più in un sorriso strafottente, rimanendo così per un tempo che sembrò infinito, indecisa sul da farsi, prima di allontanarsi dal volto della Diva, che rimase a giocherellare con la maglietta di Quinn ancora un po’, abbassando lo sguardo sulle proprie mani, sospirando brevemente.

-          È la tua risposta definitiva? Sicura di non essere gelosa, Fabray? Sicura.. sicura? – continuò, imperterrita Rachel, risollevando gli occhi su Quinn, incrociandone inevitabilmente lo sguardo.
-          Sicurissima, Berry. Mai stata più sicura in vita mia – rispose, per l’ennesima volta Quinn, alzando ed abbassando velocemente le spalle tornando ad alternare la sua attenzione dal viso di Rachel alle sue mani, che rimanevano a giocare con la sua maglietta.
Fu a quel punto che, la Diva annuì senza proferire parola, lasciando andare finalmente l’indumento che stava torturando senza alcuna pietà. Emise un altro breve sospiro, aggiustandosi subito dopo il vestitino ed allontanandosi nel frattempo dall’ex cheerleader, che la fissava con un barlume di curiosità nello sguardo, non capendo cosa stava passando per la mente alla più bassa.

-          Perfetto. Vado a confermare a Gabrielle che possiamo vederci questo pomeriggio, m’aveva chiesto gentilmente delle ripetizioni di canto. Stamattina m’ha riferito che vorrebbe provare a fare un’audizione per il Glee Club ed io le ho detto che appena avrei trovato un po’ di tempo libero le avrei dato una mano – disse tutt’ad un fiato Rachel, sorridendo ampiamente ad una Quinn perplessa e con le labbra che si schiudevano lentamente, in procinto nel dare qualsiasi risposta alla ragazza.

Ma questa senza preavviso si voltò, iniziando a dirigersi verso l’uscita del bagno con fare altezzoso – ma venne bloccata da una mano che, saldamente, le prese il polso del braccio più vicino avvicinandola nuovamente verso di sé.

-          Gabrielle può anche trovarsi un’altra insegnante di canto. – proferì con nuova sicurezza Quinn, facendo voltare velocemente una Rachel del tutto presa alla sprovvista, prendendole il viso tra le mani e chiudendo in un bacio quelle labbra che stavano per riprendere a muoversi in un nuovo ed irritante monologo.

E senza staccarsi di un millimetro, l’una dall’altra, riuscirono ad aprire e chiudere una delle cabine all’interno del bagno.

Sì, decisamente Gabrielle doveva trovarsi una nuova insegnante di canto.
..E Quinn Fabray, era, esageratamente gelosa.