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Autore: Wilwarine    21/05/2012    4 recensioni
Kiseop...quel ragazzo così bello e meraviglioso. Sarà davvero innamorato di AJ, a starà ancora pensando alla sua vecchia storia? Tutto può accadere in una notte.
E' la mia prima storia e, anche se non è la classica coppia Kiseop e Kevin, spero possa piacervi.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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Eccolo li, così bello, così indifeso, così dolce nel suo modo di dormire, il petto nudo che si alza e si abbassa ad ogni respiro. Lui e il suo corpo così perfetto, quelle labbra così sottili e meravigliose, quei capelli di un rosso intenso, più intenso del fuoco, come quello che sentiva AJ ardere dentro ogni volta che il suo sguardo si posava sulla creatura che proprio ora stava dormendo accanto a lui. Si era innamorato di Kiseop dal primo momento che lo aveva visto. Aveva incrociato il suo sguardo, quei suoi occhi neri e così profondi, tanto da non vederne la fine. Fino a quel momento non sapeva di essere attratto da gente del suo stesso sesso. Era stato proprio quel viso un po’ provocante e un po’ angelico a farlo accorgere dei veri sentimenti che aveva chiusi dentro di se. Lentamente gli accarezza la nuca, con fare delicato, quasi avesse paura di romperlo. In realtà non voleva farlo svegliare. Erano appena le 03:00 di notte. Kiseop si era addormentato quasi un’ora prima, sfiancato ed esausto dopo aver fatto l’amore con quello che , fino a poche settimane prima, era solo uno sconosciuto. Ma AJ no, lui era rimasto sveglio, non riusciva a dormire. Aveva paura che, al solo sbattere delle sue palpebre, il ragazzo che tanto amava sarebbe scomparso, aveva paura che quello fosse tutto un sogno; paura che tutto l’amplesso avuto poco prima, dal primo eccitamento all’ultima penetrazione dell’altro, fosse solo una delle sue tante fantasie, uno dei suoi tanti sogni. Più di una volta gli era capitato di svegliarsi completamente eccitato dopo aver sognato Kiseop. Ma non era così, questa volta era diverso. Questa volta era tutto vero. Aveva provato il piacere nel togliere ogni abito da quel corpo scolpito, lo aveva fatto eccitare veramente, ad ogni singolo tocco. Aveva fatto gemere di piacere quel ragazzo che tanto desiderava. Aveva sentito quel corpo inarcarsi d’altrettanto piacere  ad ogni penetrazione, sotto di lui. Ed era stato bellissimo. Poterlo toccare e poter essere LUI e nessun altro a farlo godere in quel modo, poter sentire il suo sapore e poter respirare il suo odore fino in fondo. Ah, un sogno! Ed ora è li, steso su un fianco, con il gomito puntellato sul cuscino e il viso posato sul palmo della mano, a fissare con occhi luminosi la sua metà. Un leggero movimento e Kiseop si sposta, girandosi su di un fianco, continuando a dormire, sorridendo. Già, quel sorriso. Poco prima di conoscere AJ, Kiseop aveva avuto una storia con il suo migliore amico, Hoon, di cui era follemente innamorato. Ora, quel sorriso era la preoccupazione di AJ. E se fosse stato immerso in un sogno con Hoon? Se il suo pensiero fosse stato ancora lui? La sola idea terrorizzava AJ, che iniziò a sentire lo stomaco contorcersi. Avrebbe voluto svegliare Kiseop, guardarlo negli occhi, parlargli e chiedergli se veramente stava sognando la sua vecchia storia d’amore, ma non lo fece; aveva paura di vedere la delusione dipinta su quel volto angelico nel trovarsi di fronte qualcuno che non fosse Hoon, paura di scoprire che il suo sogno era davvero rivolto al suo ex ragazzo.  Lo lasciò dormire. Kiseop era li, accanto a lui, ma chissà la sua mente dove si trovava. AJ seguiva ogni minimo movimento di quel corpo, ogni sussulto dovuto a ciò che stava sognando, ogni sua smorfia. Le 06:00; erano già tre ora che AJ se ne stava sveglio, eppure non sentiva segno di sonno. Il sole iniziava ad alzarsi nel cielo, e la sua luce stava lentamente illuminando i due ragazzi, entrando dalla finestra dietro il letto. Con un leggero movimento, i piedi di Kiseop iniziano a muoversi, in cerca di quelli di AJ che, al solo contatto con l’altro, sembra quasi rasserenarsi un po’ e e distogliersi dai pensieri fatti poco prima. Quella ricerca di contatto da parte dell’altro lo aveva confortato. Piano piano, gli occhi di Kiseop  iniziarono ad aprirsi , a mostrarsi dopo quelle ore di sonno. Sul volto ancora assonnato del ragazzo, si dipinse un sorriso meraviglioso. AJ lo fissava intensamente, come se stesse aspettando che l’altro gli dicesse qualcosa che lo avrebbe ferito. Quasi come se gli avesse letto nel pensiero, Kiseop aprì bocca per rassicurarlo:
“ Stavo sognando proprio te, sai?”, disse, ancora con quell’espressione da bimbo assonnato , ma sempre con il sorriso stampato in volto. In quell’istante, fu come se tutto il peso si fosse volatilizzato dal cuore di AJ. Sentire da Kiseop stesso quelle parole lo fece stare bene, tranquillo.  AJ si sporse su di lui, baciandogli la fronte. Kiseop, che si era coperto con le lenzuola fin sopra la gola, allontanò, scherzosamente, con un calcio l’altro che subito gli si buttò addosso ridendo, facendolo urlare. Iniziarono a giocare, a picchiarsi affettuosamente, per poi finire ad abbracciarsi ed accarezzarsi. AJ si trovò sopra Kiseop, con le mani che bloccavano i polsi dell’altro, per non farlo muovere. Abbassò leggermente il capo ed iniziarono a baciarsi, prima dolcemente, poi sempre più avidamente, con le lingue che sembrava si stessero scontrando. AJ sentiva Kiseop eccitarsi sempre di più sotto di lui. Si staccarono solo quando l’aria venne meno. Si fissarono, con quegli occhi che chiedevano l’uno all’altro di andare avanti, e così fu. Kiseop non attese oltre e ribaltò la situazione, ritrovandosi sopra ad AJ, che sentiva l’eccitazione aumentare sempre più. Kiseop iniziò a mordergli il collo, lasciandogli piccoli segni rossi e poi scese, mordendo ogni lembo di pelle che incontrava, fino ad arrivare fin troppo in basso. Prese il membro dell’altro e cominciò a succhiarlo con foga, provando piacere nel sentire AJ gemere per mano sua. Quest’ultimo lo fece staccare poco dopo e lo fece sdraiare nuovamente sotto di lui. Aveva talmente foga  di farlo suo che, senza neanche preparare Kiseop, lo penetrò con una spinta forte e decisa. Il ragazzo sotto di lui si inarcò e urlò, un po’ per il dolore e un po’ per il piacere, stringendo le braccia attorno ai fianchi di AJ, che continuava a spingere sempre di più mentre, con una mano, stimolava l’erezione dell’altro. Sentire Kiseop suo in quel modo era una sensazione meravigliosa, soddisfacente quasi. Sentì un improvviso calore sul petto e, poco dopo, vennero entrambi. Sfinito, AJ si lasciò cadere a pancia all’aria affianco a Kiseop, il quale si girò su un fianco a guardare l’altro.
“Non pensavo mi sarei mai sentito così innamorato di qualcuno” disse Kiseop.
“Dici sul serio?!”
AJ lo fissava, quasi stupito.
“Che c’è, non mi credi? Eppure sono qui, accanto a te, sul tuo letto. E continuo a pensare che non potrei stare meglio di così”.
AJ non poté fare a meno di sorridere vistosamente. Baciò con delicatezza il ragazzo, stringendolo poi a se. Si addormentarono poi così, lasciando lontano le preoccupazioni che avrebbero potuto affliggerli. Ora c’erano solo loro due e, nessun’altro. 
  
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