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Autore: willbeyoungforever    22/05/2012    4 recensioni
Terza FanFiction che fa parte del progetto Disney!Gay (ossia la trasposizione dei cartoni Disney con le Ship di Glee Klaine - Brittana - Faberry). Per questa terza storia ho deciso di proporvi una rilettura di Cenerentola con Kurt e Blaine come protagonisti!
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Kurt Hummel lavora al Lima Bean per guadagnare qualche soldo per trasferirsi a New York una volta finito il liceo. Ogni mercoledì un misterioso ragazzo si presenta al bar, ma Kurt per lui è solo un semplice cameriere.
Ma le cose sono destinate a cambiare, complici Tumblr, una festa a tema e un Ipod...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt, Brittany/Santana
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Disney!Gay'
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Capitolo 7: Don't let your heart be filled with sorrow
 
Il cuore di Kurt stava battendo all’impazzata. Blaine era talmente vicino che poteva sentirne il respiro direttamente sulle sue labbra. Il ragazzo, sotto gli occhiali scuri, chiuse gli occhi, aspettando il fatidico momento del contatto.
Ma improvvisamente quell’attimo magico fu interrotto dall’ insistente vibrazione proveniente dalla tasca dei pantaloni di Kurt.
Il ragazzo mise una mano sulla sua coscia e in quel preciso momento realizzò il tutto. Aveva puntato la sveglia esattamente a mezzanotte meno dieci, giusto per ricordarsi dell’appuntamento con Sugar. Sinceramente non pensava che gli dovesse servire. Invece aveva perso totalmente la cognizione del tempo.
Con uno scatto si alzò in piedi lasciando Blaine con le mani a mezz’aria, assolutamente interdetto.
Kurt con foga iniziò a scusarsi mentre si allontanava per rientrare nella Dalton “Mi dispiace….devo scappare…scusami!”.
“Un momento!” gridò Blaine alzandosi e inseguendolo “Aspettami ti prego! Non so neanche il tuo nome! Dove stai andando?”
“E’ tardissimo! Scusami…scusami davvero” disse Kurt iniziando a correre nella sala da ballo cercando di farsi largo tra la folla. Blaine poco distante continuava a seguirlo “Ma cosa significa? Se te ne vai così come potrò ritrovarti?”.
Kurt era già a metà scalinata quando si girò giusto un attimo per guardare ancora una volta Blaine e chiedergli nuovamente scusa.
In quel momento il ragazzo si infilò la mano nella tasca per spegnere il cellulare, che continuava a vibrare con insistenza. Inavvertitamente, mentre faceva quell’operazione, l’Ipod gli scivolò fuori dai pantaloni. Blaine però era troppo vicino, quindi Kurt decise di lasciarlo li a terra, e continuò a correre verso l’ingresso della scuola. Si catapultò alla macchina senza più guardarsi alla spalle. Una volta salito, mise in moto e si allontanò a gran velocità. Solo in quel momento diede un occhiata nello specchietto e vide Blaine ansante ai piedi dell’ingresso principale della Dalton che si guardava attorno smarrito.
Kurt si maledì per quello che era appena successo, ma non voleva deludere Sugar, e sinceramente temeva anche le sue minacce.
 

*

Blaine dopo aver percorso con lo sguardo per alcuni minuti tutto il parcheggio si arrese.
Il ragazzo misterioso era scomparso così com’era venuto.
Decise quindi di tornare dagli altri per interrogarli, magari qualcuno lo conosceva.
Rientrando nella sala della festa, sulle scalinate principali calpestò un oggetto piccolo e argentato. L’Ipod di Kurt.
“Ecco cos’era scivolato fuori dalla tasca di quel ragazzo!” disse fra se e se raccogliendolo e infilandoselo nei pantaloni.
Poi si avvicinò ai suoi amici Warblers e iniziò a tempestarli di domande a proposito del suo accompagnatore misterioso.
Tuttavia sembrava che quel ragazzo fosse venuto dal nulla. Nessuno lo conosceva, nessuno l’aveva mai visto, e nessuno l’aveva invitato.
Blaine era disperato. La sua unica speranza risiedeva in quell’oggettino argento che custodiva nella tasca dei pantaloni. Ora tutto quello che desiderava fare era rinchiudersi nella sua stanza del dormitorio e analizzarlo per bene. Non sapeva esattamente cosa sperava di trovare a parte della musica, ma aveva bisogno di ritagliarsi un momento per pensare a quello che stava succedendo.
Tuttavia Blaine era l’ospite d’onore, e non riuscì a dileguarsi dalla festa molto facilmente, così fu costretto a stamparsi un fintissimo sorriso sul volto e aspettare che tutti se ne andassero.
Passò il resto della serata con una mano in tasca, stretta attorno al lettore musicale che aveva trovato, dato che aveva una paura folle di perderlo.
 

*

 
Blaine finalmente riuscì a chiudersi nella sua camera in solitudine. Erano già le quattro di mattina ma il ragazzo non aveva per niente sonno. L’insieme di avvenimenti di quella sera l’avevano riempito di adrenalina ed ora l’unica cosa che voleva fare era scoprire qualcosa di più su quel misterioso ragazzo.
Sfilandosi le scarpe velocemente, balzò ancora vestito di tutto punto sul piumone ed estrasse dalla tasca il piccolo lettore musicale, iniziando a rigirarselo tra le mani, probabilmente cercando un iniziale, un portachiavi, un indizio che lo potesse aiutare in qualche modo. Ma non c’era nulla.
Decise di accendere l’Ipod per ascoltare qualche traccia, pronto a ricevere un ulteriore conferma di quanto quel ragazzo fosse perfettamente in sintonia con lui, anche per quanto riguardava i loro gusti musicali.
Certo, non si aspettavatutta quella sintonia.
Non appena il ragazzo schiacciò il tasto play sentì la sua voce risuonargli direttamente nelle orecchie.
Com’era possibile che quel ragazzo avesse la sua versione di Teenage Dream sull’ Ipod?
Fece scorrere avanti le tracce, ma non ne trovò altre. La situazione iniziava a inquietarlo leggermente.
Chi era quel ragazzo? Il suo personale stalker?
Blaine sentì il bisogno di abbandonare il lettore musicale sul letto per andare a farsi una doccia bollente e chiarificatrice.
Se di per sé il desiderio di rivedere quel ragazzo era già forte, ora, dopo aver scoperto la sua tracklist, Blaine doveva trovarlo a tutti i costi.
La doccia non aiutò molto. Blaine era, se possibile, ancora più confuso di prima. Mille domande lo attanagliavano e non riusciva a dare una risposta a nessuna di queste.
Decise di tentare di dormire. Avrebbe cercato di risolvere la questione il giorno successivo (che fortunatamente era domenica) con l’aiuto di qualcuno dei suoi amici.
 

*

“Sveglia raggio di sole! Sono già le tre di pomeriggio!”.
Il sonno di Blaine fu interrotto bruscamente dalla voce e dal dolce peso di Trent che era praticamente seduto sopra di lui.
Il ragazzo con la voce impastata dal sonno mugugnò qualcosa e poi si coprì totalmente con il piumone.
“Blaine, sul serio, è ora di alzarsi. Sei rimasto solo tu a letto…anche Nick è già in piedi….” Disse Wes iniziando ad aprire tutte le finestre per far entrare la luce e anche l0aria pungente “non farci usare le maniere forti…”
Blaine ricordandosi cos’era successo l’ultima volta (una bella secchiata d’acqua fredda non era il suo primo desiderio in quel momento) abbassò la coperta dalla faccia brontolando “sono sveglio…”
Wes sorridendo si avvicinò ai due ragazzi sedendosi sul bordo del letto, domandando “allora ti sei divertito ieri sera?”
Blaine fece un cenno stanco con la testa e Trent lo rimbeccò immediatamente con tono malizioso “secondo me si è divertito fino a mezzanotte….poi non vedeva l’ora di andarsene…”
Wes sorrise leggermente a quell’affermazione, mentre Blaine sbuffando, si girò su un lato affossandosi sotto le coperte.
Il compagno asiatico gli si avvicinò e spostando il piumone dalla faccia dell’amico chiese: “Non hai scoperto nulla su quel ragazzo misterioso? La notte non ti ha portato qualche consiglio?”
“Zero” rispose Blaine con delusione.
“Ma non può essere apparso dal nulla! Qualcuno deve averlo invitato!” disse Trent agitando le mani in modo ovvio.
“Quell’idiota do Thad ha invitato mezzo Ohio….ha dato gli inviti anche ai passanti…” rispose Wes in tono scocciato, poi rivolgendosi a Blaine “Comunque amico, io non ti capisco! Non puoi rimanerci sotto così per uno che nemmeno conosci! Ti sei avvicinato a lui per un paio di occhiali…e ora guardati qua!”
Il ragazzo da sotto le coperte si passò una mano tra i capelli arruffati e poi rispose “no ragazzi, voi non capite….tra noi è scattato qualcosa…o almeno per me è così…non so come spiegarvelo….è come se conoscessi quel ragazzo da sempre….”
“Sei il solito romantico inguaribile, B.” lo rimbeccò ancora una volta Wes.
“C’è un momento…quando dici a te stesso: - Oh, eccoti.. È tutta la vita che ti cerco -…non vi è mai capitato ragazzi?” gli altri due agitarono la testa in segno negativo, così Blaine continuò a parlare “beh, conoscere quel ragazzo ieri sera ha rappresentato quel tipo di momento per me….”
Trent con gli occhi lucidi, iniziò a parlare a sproposito, abbassandosi ed abbracciando il ragazzo che era ancora imbacuccato sotto le coperte: “Mio piccolo usignolo….questo è lo spunto perfetto per una favola!....’Il giovane principe che si inchina alle invitate, ad un tratto alza gli occhi, il suo viso si illumina perché eccola, gli appare la fanciulla dei suoi sogni, non sa chi sia e da dove venga…ma che gli importa di saperlo, il suo cuore gli dice che quella sarà la fanciulla che diventerà sua sposa!’ …l’unica differenza è che qui si tratta di un fanciullo…ma a chi importa? Amico, l’amore è amore!”
“Trent, è una storia molto bella….ma mi stai soffocando!” disse Blaine da sotto l’ammasso di coperte.
“Scusa!” rispose l’amico spostandosi immediatamente.
Il moro decise di sollevarsi. Doveva sfruttare quella domenica pomeriggio per cercare il ragazzo misterioso. Si rivolse così a Wes iniziando a parlare “Secondo te quante speranze ci sono di trovarlo? Thad ha invitato davvero così tanta gente?”
Il ragazzo asiatico rispose in tono preoccupato “Se devo essere sincero, ce ne sono poche….però ti possiamo aiutare a setacciare i posti più battuti….lui ti ha detto qualcosa che ci potrebbe aiutare?”
Blaine, che aveva già ripassato mentalmente molte volte il discorso che si erano scambiati la sera precedente lui e il ragazzo misterioso, rispose velocemente “mi ha solo detto che ci siamo già visti spesso….e che lavora parecchio…”
“Va bè questo è già un buon punto di partenza!” rispose il moro “significa che quasi sicuramente lo incontri sul suo posto di lavoro…che so, al supermercato….in panetteria….in edicola….”
“Wow, le opzioni stanno diminuendo a vista d’occhio!” disse sarcastico Blaine.
Wes afferrò un paio di jeans e una maglietta che erano sul pavimento e glie li lanciò addosso sbuffando: “Sbrigati a vestirti, abbiamo una missione da compiere!”


Penultimo capitolo!!!!
Spero che vi piaccia, e non odiatemi per il bacio mancato...anche nel cartone è così!!!
Si rifaranno alla fine ve lo prometto (per il finale mi sono presa una licenza poetica, che spero apprezzerete!)
Ci sentiamo Sabato per il finale di questa storia (e se tutto va bene Giovedì per il nuovo cap della Calvin Klaine!)
Grazie a tutti quelli che leggono, seguono e commentano la storia!
Buon ULTIMO GLEE DAY a tutti!
Ce la faremo a superare questa cosa, basta che stiamo unite!
Baci
Otty
   
 
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