Premetto che non sono una grandissima fan degli
Shinee,ma..c’è un ma,sono rimasta completamente affascinata dalle attenzioni
che key riserva a Jong e viceversa,così la mia mente ha incominciato a
fantasticare e questo è il risultato. Spero con tutto il cuore che vi
piaccia..ricordo ovviamente che questa è una storia con contenuti yaoi,quindi
chi ha mangiato salsicce e crauti a colazione e crede di essere particolarmente
sensibile a questo genere di lettura,meglio evitare,detto questo vi auguro una
buona lettura =)
Il
mostro delle caverne
I comuni essere umani,osservando la mia vita
dall’esterno,potrebbero dire “Ah..beato Kibum..” no no “Beato Key, è
bello,famoso,ha i soldi..fa proprio una bella vita!”
Certo..
Lo ammetto,la vita di Key è perfetta,senza problemi,senza
stupidi ed inutili pensieri.
Ma la vita di Kibum… la mia vera vita,com’è?
Qualcuno si è mai posto questa domanda?
Vedendomi tutto sorridente sui giornali,in tv,credono
davvero che sia felice,ma non è così.
Sinceramente credo che anche quelli che mi sono
vicini,che conoscono il vero me,non si siano mai fatti questa domanda.
Per questo mi sentivo sempre triste ed inutile,almeno
fino a quando non ho conosciuto lui..il mio Jong.
Ahah .. si fa presto a dire “questo è mio,questo è
tuo,io sono tuo,tu sei mio” … la verità è che nulla presente in questo mondo ci
appartiene,oggetti e persone sono la stessa cosa..entrambi effimeri.
Anche i sentimenti,anche quelli,che voi ci crediate o
no sono effimeri,passeggeri come le stagioni.
Eppure un tempo credevo davvero che se fossero stati
sinceri,non sarebbero mai mutati..ma come al solito mi sbagliavo.
“Manager,sono stressato,non riesco a lavorare,ho
bisogno di qualche giorno di riposo”
È questa la scusa che mi sono inventato per sfuggire
ai sentimenti..ai miei e ai suoi.
Lisola di Jeju è davvero spettacolare..c’è tutto:il
mare,la montagna,la collina,il calore della gente.
Credevo che questo paradiso terrestre,estraneo ai
paparazzi e alla confusione della città,avrebbe sanato l’enorme ferita che
avevo nel cuore..ma inevitabilmente,quasi fosse una droga,pensavo continuamente
a Jong e ai bei momenti trascorsi in sua compagnia.
Pensavo a tutte quelle volte che avevo cucinato per
lui,che mi aveva tenuto stretto tra le sue braccia… le innumerevoli volte in
cui avevamo fatto l’amore.
Ogni ricordo era una pugnalata,ma preferivo il dolore
procurato da bei ricordi,piuttosto che soffrire ripensando a ciò che due giorni
fa mi disse Onew-hyung.
Le sue parole rimbombano nella mia testa come un’ossessione “ Key?Ma non lo sai? Il nostro
Jong si è fidanzato con una attrice mozzafiato ..aah come lo invidio”
In un istante..la terra si ribaltò,catapultandomi nel
mondo della solitudine e della tristezza,quasi per ricordarmi della sua
esistenza.
Desideravo con tutto il cuore credere che quelli
fossero solo stupidi pettegolezzi,ma Jong ultimamente era strano,assente e non
era quasi mai a casa.
Non lo cercai e non gli chiesi nessuna spiegazione…
non ero pronto per sentirmi dire che tra
noi era finita,che un “noi” non esisteva più e che forse non era mai esistito.
Così,senza dire nulla,sono partito..l’unico a sapere
della mia fuga era il mio manager,che avevo pregato cortesemente di tenere la
bocca chiusa.
Non volevo vedere e ascoltare nessuno,neanche il mio
piccolo Minnie … sapevo che si sarebbe sentito un po’ solo senza la sua
“omma”,ma al suo fianco c’era Minho che lo avrebbe consolato con baci e
carezze.
Il loro amore era puro,sincero..a differenza del mio
e di Jong,nato dal sesso,dall’attrazione fisica.
E forse il nostro amore era destinato a restare un
qualcosa di basso e senza valore come il sesso …
Ormai era trascorsa una settimana dalla mia fuga..le
mattine si confondevano con le notti..
Ero diventato un vampiro:di giorno dormivo e di notte
camminavo per ore ed ore in riva al mare.
Da un po’ sull’isola si spargeva la voce di un mostro
delle caverne che si aggirava di notte sulla spiaggia,ma sapevo che si trattava
solo di stupide favole per bambini,per questo non ci feci caso.
Anche quella notte,mi alzai a fatica dal letto,indossai
una felpa,presi il mio fedele iPod e m’incamminai lentamente verso la spiaggia.
Guardando il cielo mi accorsi di una bellissima luna
piena in compagnia di gigantesche nuvole grigiastre, e una nebbia che
sovrastava le montagne,dando al paesaggio un aspetto da film horror.
Sorrisi ripensando alla storia del mostro delle
caverne…magari quella era la volta buona che lo avrei visto.
Ma ben presto il sorriso fu spazzato via da un senso
d’inquietudine…
Sentivo i passi sommessi di qualcuno alle mie
spalle,l’ombra snella allungarsi affianco alla mia ed ogni mio movimento spiato
attentamente.
Incominciai a respirare a fatica,la paura
s’impossessò così prepotentemente del mio corpo da non avere il coraggio di
voltarmi e scoprire il volto dello stalker.
Corsi più veloce che potevo alla ricerca di un
rifugio, ma le mie gambe erano pesanti e tremanti,l’aggressore ne approfittò,in
un baleno mi raggiunse e mi afferrò per un braccio.
Istintivamente,quasi fossi un abile maestro di
Karate,mi voltai e gli tirai un calcio a caso,colpendolo al fianco destro,lo
sentii accasciarsi a terra pronunciando qualcosa di indecifrabile..
Quasi mi sentivo in colpa per quello che avevo
fatto,ma subito mi resi conto che era una follia e ripresi a correre.
Raggiunsi un vecchio capanno su una scogliera,vi
entrai e con delle scope serrai la porta,convinto che il mostro si sarebbe
stancato della caccia e se ne sarebbe tornato di nuovo alla sua caverna.
Ma ancora una volta mi sbagliai..
Dei pugni decisi colpivano la robusta porta di
legno..che per quanto robusta potesse essere,di lì a poco si sarebbe
sfondata,così con il cuore in gola afferrai un bastone in attesa del mostro.
Tutto accadde velocemente… la porta con un tonfo si
spalancò,l’uomo entrò di corsa nel capanno e le mani che impugnavano il bastone
si mossero prima che mi rendessi conto che il mostro delle caverne fosse …il
mio Jong.
Spaventato poggiai la testa sulle mie gambe,con la
manica della felpa tamponai il sangue sulla tempia e mi assicurai che fosse
ancora vivo.
Il mio corpo tremava per lo shock,le lacrime
scendevano copiosamente lungo il viso e intanto stringevo il corpo inerme di
Jong tra le braccia,pregando che si svegliasse.
Furono minuti interminabili ma finalmente riprese
conoscenza.
Mi abbracciò come se non
lo facesse da secoli e non potei fare altro che ricambiarlo emozionato,ma
subito mi scostai e gli diedi uno schiaffo.
“Non potevi dirmelo
prima che eri tu?..così non avrei tentato di ucciderti”
Rise con voce sorda,quasi
silenziosa
“E come avrei potuto se
non ho voce e continuavi a scappare da me?”
Abbassai lo sguardo per
l’imbarazzo
“Perché non hai voce? ..
No! Perché sei qui?”
Gli dissi arrabbiato
“Sono qui per te idiota!
E non ho voce perché ho litigato un giorno intero con quell’altro idiota del
tuo manager che non voleva dirmi dov’eri”
Rimasi in silenzio ..
non sapevo cosa volesse,speravo in cuor mio che non fosse venuto per dirmi che
voleva lasciarmi e che voleva creare un futuro insieme a quella donna.
“Dimmi una cosa ma su
quest’isola non esiste un’edicola?”
Mh? Cosa c’entra ora
l’edicola?
“Jong .. se sei venuto
per prendermi in giro puoi anche tornartene a casa” gli dissi alzandomi e
ritornando in spiaggia..
Improvvisamente sentii
le sue braccia intorno al mio petto,la testa poggiata sulla mia spalla..il
cuore si fermò
“Sei uno stupido Kim
Kibum..davvero uno stupido”
Invano cercai di
liberarmi dalla sua forte presa..poi mi voltò in modo che potessi guardarlo
negli occhi … quegli occhi erano sempre bellissimi,ma alla luce lunare erano
…incantevoli.
“Se avessi letto i
giornali,avresti capito che era tutta una montatura”
Spalancai gli occhi…
sapeva il motivo della mia fuga?!
“Io non ho mai avuto una
relazione con quella donna e non posso pensare che tu abbia creduto a certe
dicerie … mi hai deluso”
“Ma ma,tu ..tu eri sempre assente,avevi la testa fra
le nuvole e non eri quasi mai a casa,cosa avrei potuto mai pensare?”
Le lacrime ripresero a rigarmi il volto ..e rimasi
stupito ed inerme quando Jong le raccolse con le sue labbra
“Avresti dovuto pensare di chiedermi di persona cosa
mi stesse passando per la testa,invece di comportarti come un ragazzino e
scappare
Kibum,tu sei l’unico che amo,l’unico che voglio al mio fianco quando
mi sveglio e l’unico che cucini per me …anche perché sai cucinare davvero bene
ahahah”
“Tu ..tu mi ami?”
“Più della mia vita”
… prese il mio volto tra le mani e mi baciò come non
aveva mai fatto prima d’ora,con sentimento e dolcezza allo stesso tempo.
Poi incominciai a ridere a crepapelle
“Perché ridi?”
“Nulla.. solo
non credevo che un mostro delle caverne potesse essere così affascinante”.