Ed ella si muoveva sinuosa in curve polverose, pallide, la carnagione leggera irradiata della tenue luce lunare. E lui non poteva che fissarla, esserne rapito, ammaliato, avido amante qual'era sempre stato. Lei lo chiamava, bestia tentatrice celata da candide grinfie. Lui rispondeva, stolto uomo impaurito nella notte. Insieme danzavano; lei lo prendeva per mano, gli mostrava mille mondi. Mille mondi sì, mille colorati, decorati, sorridenti mondi, mondi che un semplice pezzo di carne come lui non avrebbe mai potuto immaginare. E allora incatenati si sdraiavano sull'erba tenera della quiete, e facevano l'amore. E allora la notte riacquistava significato, sfocata nell'immagine del piacere.
E lei era così leggiadra.
E lui era così forte.
E lei era così disgraziata.
E lui era così debole.
James Alan Hetfield inspirò una nuova dose di cocaina da sotto l'immenso cielo vuoto di Los Angeles, ben conscio di ciò che questo suo gesto si portava dietro. Assuefazione, falso appagamento, rovina; tutto quello di cui un uomo come lui non aveva bisogno, di cui nessun uomo aveva bisogno.
(E non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.)
Proprio come la preghiera che i tuoi genitori amavano sentirti ripetere, James. Avanti, dilla ancora una volta, tra poco è ora di andare a letto, è giusto ringraziare il Signore per ciò che ti offre.
Anche se ciò che ti offre è la tua condanna a morte.
Anche se ciò che ti offre è un buio tunnel diretto nel sottosuolo. Ogni notte, e così sempre sarà.
Dritto all'Inferno e ritorno.
A/N
Questa è una specie di interpretazione personale di Hell and Back, non ambientata in un momento particolare, solo in un momento buio. L'ho scritta di getto, spero non faccia così schifo.
Grazie a chiunque legga e recensisca! Ci si vede!
P.S. 13 Maggio. Spettacolo.