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Autore: NoIdentity    22/05/2012    5 recensioni
E se Trunks Brief dodicenne facesse capolino nella vostra classe come un normalissimo studente di Pescara?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Trunks
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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  Cominciò tutto il lunedì, lo ricordo perfettamente.
  Il lunedì è un giorno tremendo per noi della 2 A. Due ore di matematica, due di italiano. E infine una di storia.
  Al contrario di come si pensa, italiano è piacevole. Forse lo è solo per me. Adoro l'italiano. Ma credo sia un pensiero collettivo, visto che la prof Morelli non interroga, non fa compiti in classe e spesso utilizziamo la maggior parte delle sue ore a spettegolare, visto che la Morelli è la coordinatrice di praticamente tutta la scuola.
  Avevamo passato due ore d'inferno con la prof Spagnoli, di matematica. Non ci avevo capito nulla, della statistica. Eppure sembrava facile. Sono sempre stata una cima a scuola (italiano prima di tutto, matematica per ultima).
  Entra la Morelli alla terza ora con uno stupido sorrisetto sulle labbra, traboccando ciccia flaccida da tutte le parti.
  - Ragazzi - annuncia - c'è una sorpresa.
  Mi faccio attenta. Si esce prima di due ore? C'è supplenza di storia?
  - C'è un nuovo alunno!
  - Oooh - fanno Giuditta e Carla. Che stupide civette. Cosa si aspettano da un nuovo studente? Se è capitato nella nostra classe, la peggiore della scuola, significa che è uno stupido secchione.
  Succede sempre così. Quell'intelligentona della Carmoni, la vicepreside, pensa che infiltrando super secchioni nella nostra classe "un po' vivace" riuscirà a far mantenere la calma ai miei compagni casinari. Non sa di ottenere l'effetto contrario: i nuovi super secchioni vengono influenzati da noi, e diventano casinari pure quelli.
  Che sia chiara una cosa: sarò una cima in tutte le materie, ma non sono una secchia. Il secchione della classe è sicuramente Edoardo, che fa i compiti una settimana prima della consegna. O Giulia, che si mette a fare le RICERCHE di EDUCAZIONE FISICA. Non capisco che rotelle ha che non vanno.
  Ma sto divagando. Un nuovo alunno. Vedo chiaramente Giuditta e Carla aggiustarsi i capelli e il trucco nel caso fosse un bel ragazzo. Io no. Sono rimasta mezza addormentata, sdraiata sul banco, con la penna in bocca.
  - Ragazzi e ragazze, lui è il vostro nuovo compagno, Trunks Brief - grida la Morelli e fa entrare il ragazzo.
  Non aveva l'aria da secchia. Era poco più alto di me, capelli lisci lilla, occhi azzurrissimi e vispi. Indossava una canottiera verde, jeans grigi e scarpe da ginnastica verdi. Ho visto benissimo le espressioni sognanti di Giuditta e Carla. Mancava poco che si formassero dei cuoricini sopra quei quattro agitati occhietti marroni.
  Io continuavo a mordicchiare la penna, ripensando al Cell Game.
  Erano passati un bel po' di anni dal torneo mondiale d'arti marziali contro il mostro Cell. Anche se lo ricordo a malapena, so per certo di aver visto un ragazzo e un bambino sconosciuti combattere contro Cell. Prima il ragazzo (credo sui venticinque anni, trenta forse, non so) con una tuta arancione e capelli neri all'insù ha sfidato Cell per ore. Ad un certo punto i capelli sono diventati biondissimi e gli occhi da neri sono diventati azzurri. Il ragazzo ha aumentato notevolmente la sua potenza, ma non ha funzionato. Dopo un po' si è arreso, perchè lui e Cell erano chiaramente allo stesso livello. Poi sul campo è salito un bambino sugli otto anni, il figlio del ragazzo con la tuta arancione. Questo si è "sbiondito" quasi subito, ed era decisamente più forte del padre. Poi ci fu una ripetizione di nuvoloni di polvere, e alla fine la TV ha smesso di trasmettere. Il giorno dopo mia mamma è entrata in camera mia dicendo che Cell era stato sconfitto, e che a ucciderlo era stato Mr Satan. Ho sentito parlare di questo Mr Satan, si dice sia il più forte lottatore di wrestling del mondo. Ci credo che ha vinto lui! Anche se secondo me non la racconta giusta: Mr Satan mi sembra un pallone gonfiato.
  Comunque stavo ripensando al Cell Game perchè tra gli amici del ragazzo con la tuta arancione e suo figlio c'era anche un ragazzo sui diciassette anni uguale identico a quel Trunks Brief che quel giorno troneggiava nella mia classe, in piedi accanto alla Morelli... ma no, non poteva essere lo stesso tipo. Non si può mica tornare all'indietro nel tempo, no?!
  - Bene, Trunks, dicci qualcosa su di te e poi puoi andare a sederti - dice la Morelli agitando le braccia grasse e mollicce.
  - Beh - iniziò Trunks - io sono Trunks Brief e ho tredici anni. Abito molto lontano da qui, e sono figlio unico. Anche il mio migliore amico Goten è parecchio lontano, quindi spero di farmi nuovi amici. Io... ehm... non so cos'altro dire.
  - Allora puoi sederti, Trunks. Vediamo... dov'è un posto libero?
  Ero sicura che si sarebbe seduto vicino a me. E' un classico. E poi sono l'unica con un posto libero accanto. E' perchè Natalia, la mia vecchia compagna di banco nonchè acerrima nemica, aveva cambiato scuola qualche mese prima.
  Ho cercato di nascondermi dietro l'astuccio Eastpak, ma la Morelli mi ha visto.
  - C'è un posto libero vicino a Magda. Puoi sederti lì, Trunks.
  - Okay.
  Trunks si è accomodato vicino a me. Prima di sedersi mi ha lanciato un ampio sorriso. Gliene ho accennato un altro. Aveva lo zaino della Eastpak nero. Si è seduto; ha disposto l'astuccio della Eastpak nero e il diario Comix davanti a lui e mi ha guardata di nuovo, di sfuggita. Quando però ha notato che io lo stavo scrutando, si è voltato completamente.
  - E tu saresti Trunks Brief? - ho fatto, acida.
  - Sì. Tu saresti Magda non so il cognome? - ha risposto con un velo di timidezza.
  - Esattamente. Da dov'è che vieni?
  - Da lontano.
  - Ho capito, ma da DOVE?
  Lì però la Morelli ci ha interrotti e ha iniziato a correggere i compiti per casa. Sin da quel momento ero certa che Trunks Brief non me la raccontava giusta.
  Io non vado d'accordo con nessuna delle mie compagne di classe. Sono tutte un mucchio di civette spettegolanti (per non dire di peggio).
  - Ciaaao Trunks - ha detto Carla tutta-zucchero-e-miele appena usciti da scuola - io sono Carla.
  Trunks ha rivolto a Carla un sorriso timido, nascondendosi tra la frangia dei capelli lilla.
  - Che ne dici di uscire oggi pomeriggio? Sai, per fare la ricerca di storia insieme, niente di più... - propone Carla. Capirebbe anche un sordo che Carla ESIGE qualcosa di più.
  - Mi spiace, non posso - l'ha smontata subito Trunks. Le è passato accanto senza rivolgerle la parola, e Carla ci è rimasta malissimo. Forse Trunks non era così stupido e secchione se rifiutava un appuntamento coi controfiocchi.
  Allora ho iniziato a seguirlo. All'inizio lui si è incamminato normalmente, poi ha iniziato a correre a mano a mano che si allontanava dalla scuola. Facevo una fatica pazzesca a stargli dietro, e sono una delle più veloci dodicenni di Pescara e provincia. Infine, ha rallentato di nuovo. Ne fui contenta. E si rintanò in un vicolo.
  Forse ha detto di vivere lontano per non dire di vivere in un vicolo ho pensato. Mi sono affacciata nel vicolo.
  E lui ha spiccato il volo.

  
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