Titolo: Phantom Of November (And The Memories Come Back).
Fandom: Bleach
Personaggio/Coppia: Orihime Inoue
Prompt: # Cup Cake
Rating: pg
Conteggio Parole: 362
Riassunto: [...]Così il suo cuore innalzava una preghiera, ad un fantasma che la continuava a seguire ogni notte, facendosi strada tra i cuscini e le coperte, chiedendo almeno di poter sognare quella felicità che le era stata tolta troppo presto e tutta assieme. Così il suo cuore innalzava una preghiera, ad un fantasma che la continuava a seguire ogni notte, facendosi strada tra i cuscini e le coperte, chiedendo almeno di poter sognare quella felicità che le era stata tolta troppo presto e tutta assieme[...]
Note: FlashFic, what if?, AU


Una cosa diciamo non molto allegra. Che partecipa alla nuova iniziativa di fanworld. Sto scrivendo un altro prompt ma mi è preso il sonno e quindi non riuscivo a finir discrivere. COn le flash fic me la cavo meglio. Anche se ho sonno riesco a mettere in riga tutte le idee e se poi ci si mette anche questo video potete capire perchè mi vengono fuori ste cose tristi---> http://www.youtube.com/watch?v=u_wstEd6dts&feature=channel_video_title
Ha partecipato ad un contest dell'anno scorso di Fanworld

spero possa piacervi sia il video (che non è mio) che la storia^^ buona lettura a tutti^^

Ad Orihime non piaceva stare al freddo. Il freddo la faceva in un certo senso sentire sola, perché non c’era più nessuno a scaldarla in un tiepido abbraccio. Soprattutto ora, nelle fredde notti di Novembre. Il freddo era come una sorta di maledizione che, con insistenza continuava a riportarle alla mente una persona che ormai non poteva più starle vicino. Era come se un fantasma continuasse a seguirla, imperterrito, raffreddando le sue membra ed il suo cuore. Ed ogni volta che il primo di Novembre la raggiungeva, il suo cuore si faceva tremendamente triste, coperto da quel freddo velo dei ricordi che non le dava pace. Così, avvolta in una coperta, appoggiata alla parete, non faceva altro che pensare al quella persona – la più importante – che ormai non poteva più scaldarla per davvero ma che almeno, nei ricordi, le portava un po’ di tepore.
Così il suo cuore innalzava una preghiera, ad un fantasma che la continuava a seguire ogni notte, facendosi strada tra i cuscini e le coperte, chiedendo almeno di poter sognare quella felicità che le era stata tolta troppo presto e tutta assieme. E mentre nei suoi sogni lo rincorreva e riusciva a raggiungerlo, nella sua tremenda e triste realtà dei primi di Novembre non aveva nemmeno un corpo cui correre contro.
Lasciandole un vuoto che l’avrebbe trasformata a sua volta in freddo fantasma che non aspirava più a nulla se non a diventare almeno un po’ reale in quelle fredde notti dei primi di Novembre.