RECENSITE, RECENSITE u.u

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Kurt se n'è andato, non so nemmeno dove, un solo biglietto sul tavolo della Dalton , lo leggo.

"Per Blaine (:

Ciao mio usignolo preferito, volevo dirti che mi sono divertito molto queste settimane con voi, con te.

Nonostante tutte le risate, tutte le canzoni cantate, tutti i nostri duetti (che per la cronaca, speravo fossero molti di più) ho capito che questa giacca blu con la D rossa non fa per me, non è alla moda, mi fa sembrare più brutto di quello che sono (e lo sono).

No, la realtà è che non sto bene , dentro, mi sento morire ogni giorno che passa, mi sembra quasi di star con Pavarotti, quel canarino che mi ha insegnato tutto riguardo alla vita, semplicemente facendomi compagnia, e lasciandomi per sempre, dandomi l'occasione di cantare Black Bird , mi ha fatto capire che il mio posto non è qui, anche se il mio cuore dice ben altro, mi sussurra casa ogni luogo dove ci sei tu.

Ne abbiamo affrontate così tante in così poche settimane Blaine, mi aiutato a scuola, mi hai consolato dopo quel bacio rubato, il primo bacio, quello che dovevo dare al ragazzo che amavo, non ad uno stupido bullo che ha solamente paura di essere se stesso.

Ci sei sempre stato per me, e ci sono stato sempre anch'io per te, non per vantarmi, lo sai, però credo di averti aiutato così tanto da perdere ogni volta un pezzo della corazza che mi ero costruito, lasciando cadere i pezzi sul pavimento e dimenticandomi di raccoglierli, forse perché non li volevo più, volevo essere come te, volevo essere con te, sempre.

Ti ricordi Blaine, ti ricordi di Jeremiah? Il ragazzo per cui abbiamo litigato.

Ti ho accompagnato in quel negozio, da quel ragazzo.. senza dirti che per me era un'idea stupida, perché sapevo che ti saresti reso ridicolo, ma dimmi, ti sei mai visto allo specchio?

Come puoi rovinare il sogno di un ragazzo con un sorriso come il tuo?

Scusa.

Eri così felice, lo volevi così tanto, come potevo distruggerti , così me ne sono andato, non sopportavo il fatto di vedere un Blaine senza il suo sorriso, con le lacrime agli occhi, senza quelle scintille dorate che mi fanno vedere i brividi, senza quell'energia nelle gambe che ti spingeva ad abbracciarmi ogni volta volevi, non ho retto, sono un debole, Blaine. Mi hai visto come nessuno m'aveva visto mai, piangere, non piango mai davanti a qualcuno, mi sembra così stupido esternare così apertamente i propri stati d'animo, tanto a nessuno interessa, ma a te sì.

Dovrei essere lì con te ora, a sussurrarti che amico fantastico sei, ad abbracciarti per accogliere quelle lacrime che han bisogno di una casa, un posto in cui finalmente riprendersi, invece sono qui, in una camera con le pareti ricoperte dalla carta da parati dell'ultima moda, ad ascoltare le canzoni che abbiamo fatto, le nostre canzoni, a pensare a quanto mi manchi.

Scusa Blaine se ti ho abbandonato, non te lo meriti, sono una persona orribile, il mio cuore è a pezzi.

E' a pezzi perché tu vuoi Jeremiah, perché se avrai lui non ci sarà posto per me, il mio cuore è rotto, ma dimmi Blaine, un cuore rotto può comunque ricominciare a battere?

Il mio cuore rotto, senza te può ricominciare a battere?

Non cercarmi, (sempre che tu voglia farlo), sei fantastico, ti voglio bene, forse più del dovuto.


Kurt. "

Blaine si sentì morire, non poteva essersene andato, lui era il suo migliore amico.


' No. Kurt non può essersene andato. No. Lui è qui con me, ora vado nella nostra stanza e lo troverò seduto su quel letto ricoperto da una strana coperta di Alexander qualcosa, McQueen forse, ma che mi importa, io voglio Kurt, il mio migliore amico.'


Fu così che si avviò nella loro stanza, con in mano la lettera di Kurt, le lacrime che non vedevano l'ora di uscire, la voglia di morire ed il cuore spezzato. Eccolo. Ora è lì, davanti a quella porta color mogano che Kurt definiva "Troppo antica, ma insomma, il mogano è uh, oh, qmgn" ed altri strani versi per esternare il suo disgusto, e Blaine gli sorrideva, pur non capendo nulla di ciò che il suo migliore amico stava dicendo, ma in fondo, lo adorava proprio per questo.

La mano tremante di Blaine sopra la maniglia dorata fece una lieve pressione e si sentì svenire.

"Non c'è.. K-kurt" disse mentre le lacrime gli rigavano il viso

"dove sei Kurt? avanti, siamo troppo grandi per giocare a nascondino, Kurt, Kurt esci immediatamente o mi arrabbio sul serio!"

Ma Kurt non usciva, perché lui non c'era, non era lì, con Blaine.

"Merda Merda Merda Merda! "

Il viso di Blaine era incastonato fra le sue ginocchia, le lacrime che bagnavano il caldo tessuto della divisa della Dalton, che iniziava ad odiare, se la tolse subito, indossando quel pigiama preferito da Kurt, quello che avevano preso insieme.

"Ehi amico, che succede? Non ti ho mai visto così depresso nemmeno quando sei stato scaricato al ballo di fine anno ahahah" disse un usignolo, Blaine alzò il viso, gli occhi non erano più di quel castano dorato ma erano cerchiati di rosso, un rosso stanco, triste, come lui.

"Oh.. ma stai piangendo" replicò l'altro.

"Oh come sei perspicace ragazzo" replicò Blaine, tirando fuori il suo solito sarcasmo.

"Calmati ragazzina, che è successo?"

E fu in quel momento che Blaine si ricordò di tutto, cos'era successo? Ah, KURT L'AVEVA LASCIATO, PER SEMPRE, ED ERA COLPA SUA, SOLO SUA, gli porse la lettera, e l'amico iniziò a leggerla, mostrando poi un sorriso a trentadue denti.

"Che c'è di tanto divertente? Ti sembra divertente che Kurt mi abbia lasciato? Che ora sono solo, senza l'unica persona che riusciva a farmi star bene?"

"Andiamo Blaine, non è la fine del mondo, gli amici vanno e vengono, ne troverai di migliori"

"Di migliori? Amico andiamo, c'è davvero qualcuno migliore di Kurt? Qualcuno con occhi di ghiaccio come i suoi, che han preso il colore del cielo a furia di guardarlo, che riescono a pentetrarti l'anima, mettendoti a nudo, completamente a nudo? Non c'è nessuno come lui, nessuno."

E il cuore di Blaine accellerò all'istante, quasi volesse scoppiare o scappare via da lì e andare da Kurt, ma dove, dov'era Kurt? Dov'era l'altra metà del cuore di Blaine?

"Oh amico cazzo, non puoi! Non di lui Blaine, non di lui!" "Non posso cosa?" Chiese perplesso, anche se in realtà sapeva di cosa stavano parlando, lo sapeva esattamente, solo che per lui era una totale e emerita cazzata.

"Non puoi innamorarti di lui Blaine, non di lui, non dopo che se n'è andato!"

"Non sono innamorato di lui. E' il mio migliore amico, ora vattene."

Era solo. Lì, nella sua stanza, a pensare.

'Innamorato di Kurt? Io? Cazzate. Rivoglio solo il mio migliore amico, non importa come, lo devo trovare, non so dove, non posso sopportare una vita senza lui, non posso'


Ed eccolo ancora lì, a piangere sul suo letto pensando a Kurt, a quanto già gli mancasse, a quanto gli mancassero le sue sgridate o prese in giro riguardo alla sua altezza.

Ed eccolo lì, a notare ogni minimo particolare, ogni minima assenza, non c'era più il profumo di Diòr che inondava la camera, la solita molletta bianca coi brillantini sulle tende per farle star ferme, altrimenti il sole sarebbe entrato.

Eccolo lì, a pensare ad ogni assenza che potesse ricollegare a Kurt, ed eccolo lì, a morire di nuovo.


Ma questo, non è forse amore? Morire, rinascere, rivederlo e morire, notare ogni minimo particolare, ricollegarlo a lui, volerlo lì con se, sempre, ogni istante.
Non è questo amore? Forse, ma no, non per Blaine.