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Autore: Oblivion_Girl94    23/05/2012    1 recensioni
Il treno correva velocissimo attraverso cunicoli scavati nella terra: figure incappucciate,sedute in due file una di fronte all'altra, attendevano senza speranza che il treno arrivasse a destinazione e mettesse un fine alla loro vita e a tutto ciò che si erano costruiti fin'ora...
Salve a tutti questo è un esperimento che voglio provare: sto riscrivendo letteralmente la storia del gioco convertendolo a libro,però con l'intenzione di cambiare notevolmente alcuni avvenimenti.
Se vi intriga,seguitela con me: cercherò di stare fedele al gioco pur non copiando ogni cosa.
Genere: Drammatico, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Il treno correva velocissimo attraverso cunicoli scavati nella terra: figure incappucciate,sedute in due file una di fronte all'altra, attendevano senza speranza che il treno arrivasse a destinazione e mettesse un fine alla loro vita e a tutto ciò che si erano costruiti fin'ora.
Con uno scatto,si aprì una porta che rivelò la figura di un soldato, completamente corazzato e armato,che,guardando minacciosamente i prigionieri,controllava che nessuno facesse nulla di sospetto,puntando occasionalmente il fucile per fare capire agli altri che l'unica soluzione per uscire vivi da quel treno era obbedire: obbedire e morire poi o disubbidire e morire subito,non che cambiasse granchè.
All'improvviso un prigioniero si alzò e colpì il soldato che stava passando,mettendolo KO, ma subito ne arrivarono altri, di cui però ne evitò la scarica di proiettili compiendo un balzo agile che rivelò il suo aspetto nascosto precedentemente dalla tunica: il prigioniero era una donna bellissima,con capelli rosa chiari,occhi azzurrissimi ed un fisico snello,che subito afferrò la sua gunblade per respingere l'assalto delle truppe.
Con movimenti agili e precisi di chi è avvezzo all'arte del combattimento,mise fuori uso i soldati che le bloccavano il passo senza fare troppa fatica: insieme a lei,si era ribellato e le dava man forte un uomo dalla carnagione scura e capelli afro neri,tra cui essi vi si nascondeva un piccolo chocobo.
Improvvisamente il treno raggiunse ciò che sembravano i resti di una città dove si stava svolgendo uno scontro a fuoco tra i soldati e i ribelli: alla vista del treno,i soldati iniziarono a sparare e a mandare navette da battaglia contro di esso,le quali furono respinte dalla donna che,strappato di mano all'uomo il bazooka,prendendo la mira,sparò un colpo preciso e centrò multipli avversari.
I soldati,vedendo che la cosa iniziava a mettersi male e volendo evitare troppe perdite,aprirono un portale dove da esso scaturirono belve feroci e mostri che iniziarono a decimare i ribelli; nel frattempo,volendo riprendere il controllo del treno,essi inviarono una macchina che,agganciandovisi e stringendolo,lo costrinse all'arresto.
Senza paura,la donna uscì fuori dal treno,seguita malvolentieri dall'uomo,per tentare di respingere e distruggere la macchina, così da poter fuggire via dalle truppe nemiche:sfoderata la gunblade,iniziò ripetutamente a colpire il nemico meccanico,seguita dall'uomo che nel frattempo aveva sfoderato due pistole pesanti e in qualche modo riuscirono a respingerla e a farla cadere dal dentro,verso il vuoto.
"Non dovresti proteggere i civili?" si sentì rivolgere sarcasticamente dall'uomo,mentre riponeva la sua gunblade, " Sei del Sanctum no? come ti viene in mente di fermare l'epurazione allora?" inquisì ulteriormente l'uomo.
"Ero un soldato,non lo sono più" rispose fredda e tagliente la donna che,senza neanche aspettare che l'uomo la seguisse,saltò giù dal treno ormai fermo e proseguì per la sua strada.
I due,facendosi strada nel margine estremo (così era chiamata la città sotterranea),si inbatterono in molti soldati PSICOM che tentarono di fermarli ma che vennero abilmente sconfitti uno dopo l'altro,pur avendo dalla loro la possibilità di evocare mostri alleati.
Lo spettacolo attorno a loro faceva capire che quella zona era contesa in guerra: una città sotterranea,che inizialmente doveva essere bellissima,ora era ridotta a palazzi avviluppati dalle fiamme,torrette che sparavano e si schiantavano a destra e manca,cadaveri di ribelli,civili innocenti scappati dall'epurazione e soldati PSICOM,riempivano le strade e i ponti.
"Capisco voler fuggire dall'epurazione,neanche io vorrei essere epurato,ma affrontare gli PSICOM? un corpo militare organizzato e ben armato con centinaia di truppe?" disse l'uomo spaventato dalla fama che riscuotevano quei soldati,dal loro numero e dal modo in cui schiacciavano letteralmente i loro avversari, "Ne vale la pena per evitare di finire su Pulse,là è il vero inferno ed io non voglio andarci e,se per questo dovrò affrontare un intero esercito,così sia",rispose schiettamente la donna,infastidita dal terrore dell'uomo, "Beh,Pulse sarà anche un inferno probabilmente ma guardati attorno,non è che questo sia esattamente il paradiso!" scherzò sarcasticamente l'uomo," Poi cosa mi dici dei mostri? quelle belve ci faranno a pezzi",aggiunse terrorizzato,"Rinforzi addomesticati,nulla di più,e ora piantala di piagnucolare e farmi perdere tempo in conversazioni futili",tagliò corto la donna,tirando fuori la gunblade e pregustando già il sangue dei nemici.
Poco più avanti,caddero in un'imboscata di PSICOM che,con dei jetpack,piombarono dall'alto su di loro,accompagnati da belve che ricordavano vagamente dei cani,ed iniziarono ad attaccarli: la donna agilmente evitò con un balzo l'attacco di una belva,per poi affiondarle la lama nella schiena e tirarla verso il lato,squarciandola letteralmente a metà,per poi tirare subito fuori la spada insaguinata e colpire alle zampe anche l'altra,uccidendola.
Respinti i soldati,i due iniziarono a correre finchè non esplose il ponte davanti a loro rendendo impossibile proseguire la strada principale,ma fortunatamente una strada alternativa era poco più in là e la imboccarono per fuggire il più presto possibile da quel luogo infernale.
"Ehi aspetta un momento..sono esausto non ce la faccio più,mi devo fermare solo un secondo",supplicò l'uomo,sedendosi a terra, "Ok" tagliò corto la donna,"No aspetta non puoi lasciarmi qui! mi ammazzeranno sicuro se mi trovano da solo" "Non è un mio problema" disse schietta la donna e fece per andarsene quando l'uomo la afferrò ad una spalla per fermarla e lei,in risposta,gli girò un braccio e gli diede un pugno in pieno viso,facendolo stramazzare a terra "Non provare più a toccarmi",aggiunse con rabbia e freddezza,riprendendo velocemente il passo; l'uomo allora,seppur sconsolato e stanco,la raggiunse senza più dire una parola.
Raggiunto il ponte principale,trovarono una brutta sorpresa: un ufficiale PSICOM,completamente corazzato,insieme a due soldati,li stavano aspettando.
"Deportati eh? mettete giù le armi immediatamente e non vi sarà fatto alcun male,non vogliamo che le cose prendano una brutta piega,no?" disse sarcasticamente l'ufficiale,tirando fuori la lunga spada, "Brutta piega? ti aspettavi davvero che noi ti facilitassimo il compito facendoci uccidere senza fatica?" rispose sarcasticamente la donna,tirando fuori la sua spada," TEMPO SCADUTO" urlò l'ufficiale scattando contro i due: fare fuori i due soldati non fu un problema,ma l'ufficiale era tutta un'altra cosa,infatti,coperto interamente da una corazza spessissima,fu possibile sconfiggerlo solo grazie ad un attacco concentrato e alternato dei due.
Sconfitti gli avversari,i due riniziarono a camminare ora con più calma: molte domande eccheggiavano nella testa dell'uomo e decide di porle alla donna,rendendosi conto però che non si erano nemmeno presentati.
"In ogni caso,io sono Sazh e sono un pilota,piacere di conoscerti",tentò nel tentativo di fare amicizia, "Lightning" tagliò corto la donna.
"Allora soldato,qual è il tuo obbiettivo? informazioni militari riservate? non avevi chiuso con questa roba?credi che vada in giro a rac-" "Il Fal'Cie di Pulse,quello è il mio obbiettivo,ancora contento di avermi seguito?" disse la donna lasciando Sazh dietro di se,ancora paralizzato dal solo sentir nominare il Fal'Cie,di Pulse poi, "non che avessi altra scelta" pensò tristemente lui riprendendo a seguirla.
  
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