*Autore: margherota
*Titolo: Parole
*Fandom: Kuroko no Basket
*Personaggi: Mitobe Rinnosuke, Koganei Shinji
*Generi: Fluff
*Avvertimenti: Shonen ai, What if...?, Double Drabble
*Rating: Giallo
*Note: Altro pair che ho conosciuto attraverso le fan art X°D Li trovo di una fluffosità estrema, davvero, specie considerando che Mitobe è la "mamma" del Seirin mentre Koganei praticamente la mascotte X°D sono bellini (L)
Vi auguro una buona lettura *-*



Mitobe non aveva bisogno di alcuna parola per esprimere quale fosse il proprio pensiero. Riusciva a dire tutto senza la necessità del suono, in maniera molto naturale.
Con l'andare del tempo anche i suoi compagni di squadra avevano imparato a distinguere e interpretare le sue diverse espressioni e ogni suo singolo gesto: occhi fissi, angoli della bocca sollevati, gesti di vicinanza o lontananza, sguardo apprensivo, sopracciglia alzate – tutte piccole cose che avevano il loro peso, sia prese da sole che contemporaneamente.
Infatti Koganei non aveva dubbi di alcuna sorta sul fatto che, nella maniera più casuale possibile, Rinnosuke avesse fatto scivolare le dita tra le sue e in quel momento stringesse la sua mano senza voler intendere di lasciargliela andare. O sul suo sorriso sfuggente. O su quella spalla che stava sfiorando la propria, mentre camminava con la lemma di chi desidera con tutto sé stesso prolungare il tempo all'infinito.
Perché, d'altronde, era lo stesso identico desiderio che anche lui sentiva dentro di sé e che neanche con le sue, di parole – quelle chiassose ed esagitate e tremendamente esaltate – sarebbero bastati dei secoli per spiegarlo in tutti i dettagli.
Quasi quel solo gesto ne valesse mille e mille altre ancora, unicamente da solo.