Me ne sto qui, con le coperte tirate su fin sopra alla faccia, ad aspettare. Ad aspettare cosa? Sto aspettando che sboccino i fiori, ecco cosa. Intanto fuori sta arrivando la tempesta. I tuoni rimbombano sopra di me, come lo stomaco di un orco affamato di bambini, o come i passi di un gigante.
Gigante come le nuvole, nere e minacciose che si stagliano sopra l'azzurro cristallino del cielo. Fanno quasi paura. Pioverà, ma a chi importa?
Le gocce d'acqua battono forte sui vetri della finestra.
Chiudo gli occhi e mi immagino un ragazzo innamorato che tira dei sassolini contro la finestra della sua amata in piena notte, per svegliarla e convincerla ad uscire sola con lui.
Ma lei non scenderà. Non perchè non lo ama, anzi. Ma rimarrà in casa.
Non perchè i suoi genitori siano contrari alla loro relazione, figuriamoci. Lui è un ragazzo di buona famiglia, è dolce e gentile.
Ma lei non uscirà di casa quella notte, perchè
piove.
E mi sa che continuerà per un bel pezzo.
I tombini sono intasati, e l'acqua ha cominciato a formare tante pozzanghere ai lati dei marciapiedi. Forse un passante verrà schizzato da una macchina in corsa, che va troppo in fretta per fermarsi e chiedere scusa. Il passante imprecherà in tutte le lingue del mondo, si strizzerà i vestiti bagnati e riprenderà a camminare, borbottando.
Chi lo sa.
Plic plic plic plic. Oh, aspetta. Le gocce di pioggia si fanno più rade. Forse smette, o forse è solo un'illusione.
Ci prepareremo per uscire, tutti in ghingheri, con il vestito buono della domenica e le scarpe lustre, credendo ciecamente alle previsioni del meteo. Ci hanno fatto credere che verrà il sole.
Ma Madre Natura è una burlona, e non appena siamo abbastanza lontani da casa per tornare indietro, inizia a diluviare.
Nonna si bagnerà il suo vestito di lino leggero, prenderà una broncopolmonite. Mamma rovinerà le scarpe con i tacchi nuove, mai usate, ma non si arrabbierà perchè tanto le ha pagate poco.
E i bambini si leveranno i giubbotti costosi e le scarpette di marca per andare a spruzzarsi di fango sotto la pioggia incessante, mentre gli adulti tenteranno stupidamente di tenere a freno il loro istinto di seguirli e andranno a cercare un rifugio sotto una tettoia pericolante.
Plic.
Ma forse stavolta no. Stavolta ha smesso davvero.
Il sole splende, fuori. L'erba è tutta bagnata, sembra che l'abbiano ricoperta di tante perle luccicanti.