Uniti da una catena



L'attenzione di tutti ricade sempre sul Puzzle Millenario; a suo modo, è protagonista di questa bizzarra storia quanto Yami e Yuugi.
La piccola piramide rovesciata, il cuore di tutte le vicende nonché, forse, l'Oggetto Millenario più potente.
A molti fa gola per la sua natura d'oro massiccio. Ad altri, per i suoi, come dire, capricciosi poteri (perché, sì, il Puzzle ha anche una volontà tutta sua. E no, farlo arrabbiare non è decisamente una buona idea...).
Ma il suo più grande miracolo, come tutti ben sappiamo, è contenere in sé lo spirito del Faraone Senza Nome. Il Puzzle lo racchiude quasi gelosamente, a tal punto che il labirinto al suo interno e la Stanza dell'Anima del Re sono quasi diventati un tutt'uno... rendendo così il Puzzle lo specchio del cuore di Mou hitori no Yuugi.
E fin qui siamo tutti d'accordo. Ma perché, per una volta, non soffermiamo il nostro sguardo - con più attenzione del solito, beninteso - anche sulla catena del Puzzle...?
Tutti rimangono ammaliati dalle mille magie della piramide dorata, non badando praticamente mai alla sua robusta catena.
Eppure, anche quel vistoso - ma non poi così tanto - aggeggio ha avuto un ruolo fondamentale in tutta questa storia.
E adesso, osserviamo.
La scena cambia; se finora i nostri occhi erano fissi sul Puzzle appoggiato sulla scrivania di Yuugi, ora vediamo il ragazzo prenderlo e infilarselo con gesto esperto, nonostante, con la fretta che ha la mattina prima di andare a scuola, ci sia sempre il rischio di infilarsi uno spigolo nell'occhio o di spiaccicarselo in faccia. Ma niente, il Puzzle è sano e salvo, posato come sempre all'altezza della pancia.
La catena è piuttosto lunga. Se così non fosse, il Puzzle arriverebbe sul petto, opprimendolo con il suo peso. Invece, così, Yuugi è perfettamente libero di muoversi. (Certo è che pesa lo stesso, ma ormai è diventato un esperto nella gestione di chili e chili d'oro...)
Una delle cose che Yuugi più ama di quella catena è che oscilla ad ogni minimo movimento, quasi ricordandogli in continuazione del prezioso tesoro che vi è appeso.
Quando cammina, per dire, il Puzzle sbatacchia leggero, a ritmo cadenzato, contro di lui, come il battito di un secondo cuore. E ciò non è poi così lontano dal vero. A volte, quando passeggia, non pensa a niente. Semplicemente, ascolta quel battito e sorride, pensando che il cuore di Mou hitori no boku batte ancora, eccome. A modo suo. E quello è l'eco che tutti possono sentire.
Quella catena, in realtà, è specialissima. E Yuugi sa anche che, se pure un giorno dovessero separarsi, la conserverà sempre con cura.
Materialmente sono solo saldi anelli di ferro, una garanzia di sicurezza; simbolicamente... è il collegamento, il ponte fra lui e l'Altro.
Le altre coppie hanno il cosiddetto "filo rosso del destino".
Yami e Yuugi, invece, preferiscono la loro catena argentata.
"Siamo uniti da una catena." Si sono detti, un giorno; ed è l'assoluta verità, in tutti i sensi.
Una catena che non opprime, ma una catena indistruttibile. Una catena che amano, e che hanno costruito insieme, anello dopo anello.
Ecco cos'è la catena del Puzzle.
Ma... oh, che succede? Abbiamo seguito Yuugi per tutta la mattinata; ora è tornato da scuola, e si è seduto stancamente sul letto. Prende il Puzzle fra le due mani e lo osserva con intensità. L'occhio centrale, come sempre, ricambia il suo sguardo, in maniera a metà fra l'indecifrabile e la sfida. A volte, Yuugi pensa che sia un po' il riflesso dello sguardo sbarazzino che gli rivolgerebbe l'Altro, se uscisse fuori. Stavolta, decide di accettare la sfida. Con uno slancio di temerarietà, si avvicina il Puzzle al volto, e vi posa piano le labbra sopra, in un delicato bacio.
- ... Aibou? - La voce esitante di Mou hitori no boku, riecheggia nella sua mente come al solito. Si è limitato a parlare, senza apparire, e Yuugi sa perché: non vuole fargli vedere le guance arrossate. Ma tanto, sente benissimo dentro di sé quel dolce, squisito imbarazzo che ha colto l'Altro nel "sentire" il suo gesto.
- Sarai pure il Re dei Giochi - replica Yuugi, con (perfida) soddisfazione - Ma stavolta ho vinto io, neh?

- Aibou, dici che dovrei considerarlo il mio primo bacio?
- ... Aspetta che ti raggiungo nella Stanza dell'Anima, POI ne riparliamo.


Fine!


* L'immagine l'ho trovata su Pixiv (qui) e dato che era perfettamente appropriata, l'ho subito aggiunta. *^*

Yoh!
Ogni tanto mi viene voglia di scrivere Robe Puzzle A Random. U.U No, be', in realtà non era poi così a caso: è una shottina che avevo in mente da... uhm... gennaio?, pensata praticamente negli stessi giorni di Il viola è il colore fra notte e giorno - infatti, se notate, come tipologia ci si avvicina - ma stamattina mi è venuta l'ispirazione imperiosa e l'ho scritta. *Estatica* Adesso riprendo con gli aggiornamenti delle long, probabilmente si ricomincia con Biblioteca Regale Magica! (Ho detto "probabilmente". Questo significa che potrei benissimo aggiornare tutt'altro. Forse Fa' ciò che vuoi, a cui comunque sia provvederò fra poco. O Baragasaku. Dipende da come mi va.)
In più, fra poco per me ci sarà una bella ricorrenza - ricordate quando ho detto che la mia cinquantesima fanfic si avvicina? Ebbene, per arrivarci manca solo la 49°. *Pare che mi fossi cannata i conti, la Biblioteca era la 46°*, quindi organizzerò - e posterò - qualcosa per celebrare! *Oh, non vedo l'ora! *___** Ooookay, a parte questo... ah, sì: le ultime frasi della fic prendetele come quello che hanno commentato subito dopo U.U Personalmente vedo la storia della catena così come l'ho scritta qui, ma SENZA l'accezione romantica (la Puzzle non è canon, sapete X°). La catena è davvero come un ponte fra loro due. *^* Comunque sia, sono soddisfatta del tocco "lovvosoh" che sono riuscita a dargli in questa shottina!
Bene, ho detto tutto. Ringazio tanto chiunque abbia letto! ^O^ Ci vediamo, ciocchini!
Bye!