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Autore: bambola_e_bibola    25/05/2012    2 recensioni
Salve a tutti. Questa non è la storia di come due ragazzi si conosco e si innamorano. Questa storia racconta dell'amore che già c'è, che è già consolidato, ma quale coppia, quale partner, non ha mai dubitato, anche solo per un momento, che l'amore non fosse più contraccambiato?
A volte i nostri dubbi posso rivelarsi fondati, ma noi ragazze siamo anche conosciute per i nostri film mentali o no?
Storia pubblicata quasi un anno dopo della sua effettiva scrittura.
Nella parte finale, è liberamente ispirata ad una scena del film ''la 10 cose che odio di te'' con le modifiche del caso.
OS completamente dedicata a due miei vecchi amici, gli amici per cui l'ho scritta. Loro sono gli unici che l'hanno letta un anno fa.
Spero che vi possa piacere. Buona lettura.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti. torno dopo quasi un anno senza pubblicare nulla. Mi sebra proprio strano, infatti, stare qui su NVU a fare l'HTML. Questa storia è un po' vecchiotta dal mio punto di vista. L'ho scritta l'anno scorso ma non l'ho mai voluta pubblicare. E' completamente dedicata a due miei vecchi amici. Mi sono rifiutata di rileggerla prima di pubblicarla o avrei sicuramente cambiato idea. Spero non ci siano grandi erroroni, abbiate pietà, sono arrugginita xD.
Detto questo aspetto vostre notizie anche per dirmi che è una schifezza, mi serve per poter ricominciare.
Grazie a tutti e Buona Lettura! ^_^

Ti Odio ma ti Amo.


Lo aspetto. Non so se quella che provo in questo momento sia paura, timore o ansia. So solo che lo aspetto nella mia stanza per l’ennesima volta come nel corso di quest’ultimo anno insieme.
Sappiamo entrambi che tra noi non potrà continuare così. Ci facciamo solo del male a vicenda. Ci gridiamo contro poi ci scusiamo e torniamo ad essere come prima. All’inizio amavo questa parte del nostro rapporto perché pensavo che gli mettesse vita poi ho cominciato a stancarmi di tutto ciò e credo anche lui. Lo amo. Mi ama, ma sappiamo entrambi che è da parecchio che non ci diciamo cosa proviamo, cosa sentiamo l’una per l’altro ed oggi questa sua richiesta di uscire insieme mi sembra tanto un addio. Mi suona come il suo modo per salutarmi e chiudere con me. Oggi potrebbe essere l’ultima volta che io, Ellen Falco, mi incontro da fidanzata con il mio primo ed attualmente unico amore Lucian Bree.

Passo davanti allo specchio di camera mia ed in un gesto automatico mi sistemo i lunghi capelli castani ravvivandoli all’indietro e do un’occhiata al mio abbigliamento di oggi, molto semplice in effetti ma lui ha espressamente chiesto di vestirmi comoda. Pantaloncini rossi, maglietta a maniche corte nera e gilè dello stesso colore con infine delle converse bianche. Trucco leggero, gli occhi scuri sono ricoperti da un leggerissimo strato di matita e mascara ed infine i capelli sono lasciati sciolti come piace a me. Amo passarci le dita attraverso e soprattutto amo quando Luc lo fa. Mi è sempre sembrato come una lunga carezza o anche come un piccolo gesto di adorazione guardando gli occhi con cui mi guarda quando lo fa, per questo motivo non mi ha mai permesso di accorciare i capelli neanche dopo tutte le mie prese di posizione, per questa ragione è sempre stato irremovibile ed io troppo innamorata per non fargliela passare liscia li ho sempre lasciati lunghi. Stiamo insieme da un anno intero e ormai i miei capelli sono lunghi fino a sotto la vita.

In ogni cosa che faccio c’è un po di lui. Dalla più piccola cretinata che sono i capelli a cose più serie come la scelta del mio lavoro. Lui era con me quando dovevo scegliere, quando sono andata ai vari colloqui e quando infine ho messo piede nel mio ufficio nuovo dopo solo sei mesi di lavoro. Lui c’era anche quando dovevo scegliere casa dopo l’università, quando ho dovuto firmare il contratto di acquisto, quando ho comprato i mobili ed infine quando mi ci sono trasferita. Lui in effetti era con me da prima che ci fidanzassimo. Il mio migliore amico dalle scuole elementari ecco cos’era e cos’è per me tutt’ora Lucian. Metterci insieme dopo 23 anni di amicizia, di simbiosi e di amore platonico è stato quasi naturale. Non abbiamo mai pensato “e se non funzionasse?” per noi era come continuare la nostra normale vita solo che chiamandoci amore e baciandoci. Posso solo dire che dopo avergli dato il primo bacio non potei più smettere. Sembra che dopo quel bacio tutto sia scoppiato in una volta, che tutto l’amore che non ero sicura di provare sia scoppiato in un secondo. Dopo aver provato per la prima volta quelle sue labbra di velluto non ho più potuto smettere perché lì ho trovato tutta la risposta hai miei dubbi, alle mie paure a tutti i "se" che c’erano nella mia testa. So che il nostro è un rapporto difficile ma strano a dirsi io amo anche questo di noi. Le nostre liti sono stupide, immature ma nostre.

So perfettamente che se questa sera lui mi lascerà io non potrò fare altro che dirgli addio e lasciarlo andare per la sua strada perché per quanto io e lui possiamo litigare lo amo troppo per obbligarlo a stare con me se questo non è quello che lui desidera.

Suona al campanello di casa e subito corro al citofono dove la sua voce calda e sensuale mi accoglie con un

-Ciao Elly. Sei pronta?

-Ciao Luc. Si prendo il cellulare e scendo.

-D’accordo …

Solo sentirlo già mi fa volare il cuore chissà dove!
Torno in camera prendo il cellulare ed alzando la testa vedo attaccato proprio sopra il mio letto un piccolo disegno che mi aveva fatto tempo fa lui. All’inizio della nostra relazione in effetti. Su di un semplice foglio a righe aveva disegnato in modo rozzo la terra e sopra aveva scritto:

The world is beautiful.
You’re my world.

Mi ricordo che appena l’avevo letto lo avevo guardato nei suoi occhi scuri, quasi nocciola, e non avevo potuto fare a meno di dirgli quanto l’amassi per la prima volta. Con un sospiro di rassegnazione mi sposto da quel ricordo che porterò con me per sempre ed esco di casa. Appena scendo le scale me lo trovo sul ciglio della porta come ha sempre fatto con uno dei suoi dolci sorrisi. Non posso farne a meno e gli corro incontro stringendogli le braccia al collo e chiudendo gli occhi unisco con impeto le mie labbra alle sue. Mi è mancato. Sono due giorni che non lo vedo perché abbiamo avuto entrambi molto lavoro arretrato e quindi sono contenta di vederlo e poi non posso fare a meno di pensare che oggi potrebbe essere l’ultimo giorno che passiamo insieme e voglio godermelo appieno.
Mi stringe stretta anche lui e ricambia il bacio. Amo le sue labbra e perdere le mani nei suoi capelli, morbidi e … pazzi.
Ci stacchiamo dopo un po’ guardandoci a vicenda ed il primo a parlare è lui

-‘Giorno Amore!

-‘Giorno anche a te Tesoro!

E scoppiamo a ridere. Ci stacchiamo e ci avviciniamo alla sua vecchia punto blu ammaccata da un lato. Quella macchina ha quasi più anni di mio fratello … e lui ha ormai vent’anni. Quell’orrenda punto è praticamente un cimelio della famiglia Bree. Io? Non la sopporto! Prima di tutto è successo più volte che ci lasciasse appiedi e secondo: io odio le punto. Ma Lucian ama questa macchina, non tanto perché gli mancassero i soldi di comprarne una nuova quanto per il fatto che appartenesse a suo padre, venuto a mancare qualche anno fa. Il signor Bree era un uomo tutto d’un pezzo. Un grand’uomo. Era alto come il figlio con dei lunghi baffoni scuri, parlare con lui era sempre divertentissimo, era simpatico, alla mano e adorava i suoi figli e me ormai fin da bambina sua figlia acquisita. Mi ricordo che ci diceva sempre che prima o poi saremmo finiti insieme e noi gli dicevamo sempre che era esagerato. Ora invece mi manca il fatto che non abbia mai potuto vedere che aveva ragione da vendere.

Giriamo con la macchina alla prima rotonda e parcheggiamo allo Starbucks più vicino. Scende e aspetta che io faccia altrettanto prima di entrare, mi dice poi di andare a prendere un tavolo che lui avrebbe ordinato per entrambi. Così vado e mi siedo al primo tavolo libero che trovo e dopo poco lui torna con in mano una tazza di cappuccino con panna e cioccolato e un frappuccino al cioccolato e mi avverte che a breve la cameriera arriverà con i biscotti al cioccolato, i miei preferiti.

Mentre siamo lì parliamo sorseggiando le nostre bevande calde e tenendoci la mano sul tavolo. Le nostre dita intrecciate su quella tovaglia rossa mi mettono tristezza. “E se questa fosse l’ultima volta?” mi chiedo “come farei a sopportarlo?”.

Dopo non più di un'oretta passata a chiaccherare del più e del meno raccontandoci cos'abbimo fatto negli ultimi due giorni usciamo ed andiamo a fare un giro al centro commerciale, è ancora presto per cenare quindi ci concediamo un giro per vari negozi. Non riesco a comprare nulla, sono troppo distratta da tutto, lo vedo diverso.

Lucian è sempre stato dolce ma stasera lo vedo distratto, e pensieroso. Avevo ragione, questa è sicuramente l'ultima nostra serata. La parte che più odio in tutto questo è che le maggior parte delle liti le ho sempre aperte io, per insicurezze, nervosismi o semplicemente gelosia, morbosa e costante, ed ora per colpa della mia immaturità ed incapacità a passare oltre lo sto perdendo.

Entriamo nel negozio di musica, dopo essere passati anche dalla libreria, e subito mi metto a gironzolare tra le varie corsie di cd e a curiosare tra le varie cover. Tutto questo fino a che Luc non viene da me e mi dice

-Ellen vieni ti devo far ascoltare una canzone … è bellissima mi ha dato da pensare sai? Vieni secondo me ti piacerà.

Lo seguo curiosa di sapere di che canzone si tratti. Mi pone davanti ad uno di quei demo che si trovano nel negozio e mi mette le grandi cuffie sulle orecchie. Prima di premere 'play' lui si mette dietro di me posando le mani sui miei fianchi e avvicinando il viso al mio orecchio. Appena le note cominciano a diffondersi nelle cuffie il mio cervello torna indietro con il tempo a quello che la melodia che sento mi evoca.
Io e lui sul divano di casa mia abbracciati a guardare tra cuscini e patatine Hight school musicol 3.

La canzone infatti è una di quelle che amo di più di tutto il film ed era da moltissimo che non l'ascoltavo.

I got a lot of things
I have to do ...
All these distractions
Our futures coming soon
We're Being pulled a hundred different directions
But whatever happens I know I've got you

Your on my mind your in my heart
It doesn't matter where we are
It'll be alright
Even if we're miles apart

All I wanna do, Is be with you be with you
There's nothing we can do Just wanna be with you
Only you
No matter where life takes us nothing can break us apart..
You know its true
I just wanna be with you

(Be with you)

You know how life can be
It changes over night
Its sunny but raining, but its alright
A friend like you..
Always makes it easy
I know that your kidding me every time.

Through every up through every down
You know I'll always be around
Through everything you can count on me ...

All I wanna do, Is be with you be with you
There's nothing we can do Just wanna be with you
Only you
No matter where life takes us nothing can break us apart..
You know its true
I just wanna be with you
I just wanna be with you...

TRADUZIONE

Ci sono molte cose che devo fare
tutte queste distrazioni,
il nostro futuro sta arrivando presto
siamo stati spinti in centinaia
di direzioni diverse
ma qualsiasi cosa accada
so che ho te

sei nella mia mente
sei nel mio cuore
non importa dove siamo
tutto andrà bene
anche se saremo distanti miglia

tutto quello che voglio fare
è stare con te, stare con te
non c'è niente che possiamo fare
voglio solo stare con te
solo con te
non importa dove ci porterà la vita
niente potrà dividerci
sai che è vero
voglio solo stare con te, stare con te

tu sai come può essere la vita
si inverte con la notte
c'è il sole ma piove, ma va bene
un amico come te...
rende tutto facile sempre
so che mi prendi in giro tutte le volte

attraverso ogni su e giù
sai che sarò sempre nei paraggi
per tutto, potrai contare su di me

tutto quello che voglio fare
è stare con te, stare con te
non c'è niente che possiamo fare
voglio solo stare con te
solo con te
non importa dove ci porterà la vita
niente potrà dividerci
sai che è vero
voglio solo stare con te
voglio solo stare con te

La canzone finisce ed io sono con le lacrime agli occhi, sono emozionata lo ammetto ma non lo faccio vedere. Vuole farmi capire che vuole rimanere con me comunque? Anche se ci sono tutte le nostre liti vuole rimanere lo stesso con me?

-Allora? Che ne pensi? A dato da pensare anche a te?

Lo dice stringendomi ancora a se da dietro con le mani intrecciate sul mio ventre.

-Si molto … era da tanto che non l’ascoltavo …

-lo so … è molto bella, a volte ci si scorda che anche se passa il tempo, se le situazioni cambiano, se si è innamorati le cose non cambiano anche se ci sono difficoltà in mezzo a tutto …

Mi parla a qualche centimetro dal collo, io invece sono con gli occhi fissi sul demo difronte a me sciolta dalle sue dolci parole. Ci stacchiamo dopo un mio mugugno affermativo e usciamo dal centro commerciale.

Di nuovo in macchina mi perdo a guardare il cielo completamente ripulito dalle nuvole. È stupendo. Così pulito, le stelle si vedono nettamente e se ci si concentra si riesce anche a vedere qualche stella cadente. Concentrata come sono non mi rendo nemmeno conto che siamo ormai arrivati a destinazione. Fino a qualche momento fa per me era sconosciuta ma ora è impossibile non capire dove ci troviamo.

Ci sono tante luci che spezzano il buio di questa serata inoltrata. I colori sono molteplici e solo guardare a distanza questo panorama mette allegria e giocosità. Siamo al luna park. Lui sa che lo amo ma che non ci vengo quasi mai. Si lo ammetto sono una ventiseenne che ama andare alle giostre dei luna park e che ama ingozzarsi di zucchero filato e il mio amore non è da meno. Mano nella mano entriamo, prendiamo i biglietti e subito andiamo a mangiare qualcosa. Sono ormai le dieci  così prendiamo un trancio di pizza e una birra rossa. Finito di mangiare prendiamo tutte le schifezze che ci posso essere in questo posto. Zucchero filato, cioccolato, coca-cola e degli immancabili pop corn. Cominciamo a fare giri sulle giostre e per poco non ci sentiamo male sull’ottovolante. Ridiamo e ci divertiamo, mi sto godendo questa serata come non facevo da tanto tempo. Forse è la paura folle di perderlo che mi sta facendo liberare ed essere la Elly vera di cui Lucian si è innamorato. Prima di andarcene decidiamo si andare sulla nostra attrazione preferita. La ruota panoramica!

Ci facciamo aprire il cancelletto dall’addetto alla ruota ed entriamo nel nostro scompartimento. Più saliamo più l’emozione e l’adrenalina di essere così in alto sale con noi. E’ un’esperienza stupenda, all’inizio ti senti perso e un po in ansia ma quando arrivi in cima ti senti quasi padrone della stessa altezza che inizialmente ti faceva così paura. Mi sporgo dal finestrino e vedo in lontanaza delle luci lampeggianti nel verde che circonda il parco ed anche, e sopratutto, dietro ad esso. Sono piccole, leggerissime e gialline. Dopo aver guardato attentamente mi rendo conto che in realtà sono delle lucciole. Strano che si riescano a vedere ma questa notte è così scura e pulita che si riesce a vedere benissimo anche ad una certa distanza.

Persa nei miei pensieri non mi sono resa conto che Lucian è ormai ad una spanna da me. Senza aspettare un mio segno mi stringe a se e nasconde il viso tra i miei capelli. Lo sento annusarli ed accarezzarli come tanto ama. Io mi perdo nell’accarezzargli i capelli, il viso leggermente ricoperto da uno strato di barba, le mani, forti, da uomo, che al solo guardarle mi fanno sentire piccola e fragile in confronto a lui.

Non parliamo ci accarezziamo solo. Stiamo già comunicando così. Lo amo da impazzire e l’unico modo per dimostrarglielo è fare quello che sto facendo ovvero adorarlo e amarlo come lui sta facendo in questo momento con me. I nostri nasi si sfiorano ed ormai a pochi centimetri di distanza ci dobbiamo dividere perchè siamo ormai arrivati a terra.

Torniamo alla macchina quasi infastiditi dal fatto che il nostro momento è stato rovinato e mi riporta a casa mia. Sto per salire ma mi fermo

-Luc vuoi salire un po?

-Em … domani dovrei lavorare …

-Daiii non molto solo un caffè nulla di più! C’è ne andiamo sul terrazzo a berci mmm una cioccolata?- lo guardo speranzosa

-Okey mi hai convinto! Ma veramente non posso fare tardi domani ho una riunione presto.

-Okey non ti preoccupare!

Mentre lui parcheggia io comincio a salire le scale. Apro i vari portoni e comincio a preparare la cioccolata. Okey è agosto ma chi ci vieta di berla lo stesso. La amiamo entrambi e non è un po’ di caldo che ci vieterà di bere la nostra Ciobar!

-E’ permesso?

Dice davanti alla porta della cucina ed io mi prendo un secondo per osservalo. Alto, longilineo, corporatura normale, occhi nocciola che sembrano sempre sorridere, labbra carnose e capelli scuri. Il mio Lucian. L’unico capace di farmi ridere e piangere nello stesso momento.

-Si si è permesso … - dico sorridendogli.

-Ellen?

-Si Luc?

-Posso usare un attimo il bagno?

-Certo? Hai anche da chiedere? Vai pure.

-Em e … Ellen?

-Si ?

-Finchè sono di là tu leggeresti per favore questa?- e mi porge una lettera.

-O … em … okey

-Bene … vado allora … a dopo.

-o…okey.

È forse arrivato il momento che temo di più? Alla fine avevo ragione, mi vuole lasciare? O la va o la spacca. Apro con mani tremanti la lettera piegata in due parti e appena leggo la prima parola già il mio mondo crolla e delle lacrime salate cominciano a fuoriuscire dai miei occhi.

Odio il modo in cui mi parli
Odio il modo in cui a volte mi guardi
Odio quando mi gridi contro
Odio non sapere che cosa vuoi da me
Odio quando esageri
Odio quando cominci a sbraitare che non sono ordinato
Odio quando ti lamenti che a volte sono poco romantico
Odio quando dici di essere grassa
Odio quando non ti fai toccare da me per la stessa ragione
Odio quando credi di non saper fare le cose
Odio quando ti butti giù
Odio quando dici che mia madre ti odia
Odio quando ti impunti sulle cose
Odio quando non capisci quanto bella, brava e fantastica tu sia
Odio quando non capisci che molte delle cose che dico sono per il tuo bene
Odio quando mi dici che quando canto sotto la doccia stono perchè tu sei prorpio come me
Odio il fatto che mi capisci subito ma che a volte non mi capisci abbastanza
Odio il fatto di non riuscire sempre a capirti
Ti odio

Sto piangendo come una stupida, mi odia mel’ha detto espressamente. Con l’ultima forza rimasta apro l’altra parte della lettera e leggo

PS: ma ti Amo
Sempre, comunque, sopra ogni cosa, e mai nulla potrà allontanarmi da te perchè
Ti Odio ma Ti Amo allo sfinimento

Lo vedo rientrare in cucina.

-Posso o rischio la morte?

Entra quasi in punta di piedi e con un sorriso colpevole sulle labbra. Io ancora con le lacrime agli occhi gli corro incontro e quasi gli salto in braccio. Premo le mie labbra sulle sue e le mie lacrime si mischiano al sapore delle nostre labbra. Mi stacco quasi senza respire come lui ed ancora stretti gli dico emozionata

-Ti odio e ti Amo anche io e voglio continuare ad odiarti per tutta la vita.

E riprendiamo da dove abbiamo lasciato. Non so dove saremmo tra qualche anno. Potremo essere uno in un posto e l’altro nell’essatto opposto o potremmo essere sposati ed innamorati come adesso, non lo so ma ho intenzione di scoprirlo.



The end
   
 
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