Libri > Hunger Games
Ricorda la storia  |      
Autore: Ceneri    26/05/2012    2 recensioni
Non ho fatto altro che immaginare cosa vorrebbe dire Katniss a Gale, ma che appunto, per varie ragioni, non può raccontargliele.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Gale Hawthorne, Katniss Everdeen, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi hanno detto che quando Panem non esisteva ancora, quando si chiamava ancora Nord America, uno dei più grandi problemi delle coppie era la distanza. Le persone potevano viaggiare e non c’era bisogno di nessun permesso. Ora è tutto diverso.
Nessuno viaggia da un distretto all’altro. Non è possibile. Non senza essere convocati. Non avevo mai pensato a quello che è capace di fare la distanza fino ad ora.

Gli Hunger Games sono ben più difficili di una semplice distanza, non sai se tornerai a casa, probabilmente no, perché ci sarà sempre un tributo più forte, più furbo, più veloce di te. Molto probabilmente non rivedrai la tua famiglia, i tuoi amici… Tutti cercano di sopravvivere, ma solo uno ci riesce. È il vincitore. Io sono una vincitrice. Quel vincitore rimane segnato a vita. Marchiato a fuoco. Le vite che ha visto frantumarsi, le vite che ha dovuto frantumare, la propria vita in pericolo, una volta dietro l’altra, non si ha nessuna certezza. Non si ha la certezza di tornare a casa, non si ha la certezza che quel rifugio così allettante e apparentemente sicuro non sia una trappola escogitata dai “Vigilantes”. E la notte è la parte più dura quando si torna a casa, il viso di chi hai ucciso non se ne va. Ti rincorre negli incubi. Le urla di chi chiedeva aiuto. L’odore del sangue ha ritrovato casa nel naso del vincitore, nel mio naso. Il ronzio degli aghi inseguitori, il ruggito dei mutanti non se ne va mai. Le grida di Cato mentre lo uccidevano. La piccola Rue. Tutti. Tutti mi rincorrono durante la notte. C’è chi mi chiede aiuto e c’è chi mi rincorre per uccidermi. E poi c’è Peeta con i professionali. La paura che lui mi volesse uccidere. Invece mi voleva solo proteggere.
Cosa penserà lui di me? Lui non aveva capito che stavo fingendo di essere innamorata per le video camere. Lui pensava che fosse tutto vero. E gli ho spezzato il cuore.

E tu Gale? Cosa pensi di me? Mi odi? Io, di me, non so cosa pensare. Anzi sì, mi odio. Mi odio per aver ferito Peeta, per aver ucciso delle anime innocenti, per aver ferito te. Ho ferito anche te, che eri disposto a starmi accanto, a sorridermi, ad abbracciarmi, ad ascoltarmi, che sai tutto di me, forse anche più di quanto sappia io, te che mi conosci meglio di chiunque altro. Ho ferito anche te, che mi hai sostenuta quando più ne avevo bisogno. Ho ferito la persona con cui ho condiviso anche il dolore della morte dei nostri padri, con cui ho condiviso il peso di una famiglia sulle spalle. Vorrei scusarmi, ma non ce la faccio. L’orgoglio mi corrode. Questo stupido orgoglio mi aiuterà a perderti, ad allontanarti. E non voglio, ma so che invece che una scusa uscirà “L’ho fatto per sopravvivere”. Voglio dirti quanto mi importi, vorrei dirti cosa ho provato quando ti ho visto accasciato nel bel mezzo della piazza, mentre un pacificatore ti puniva per aver cacciato non mi ricordo quale animale. Ma le parole non uscirebbero. Uscirebbero solo inutili lacrime. Non sono mai stata brava con le parole, lo sai. Vorrei dirti che provo qualcosa per te. Però, il governo me lo impedisce. Perché moriremo tutti. Moriresti anche tu. Non voglio che tu muoia per colpa mia. Troppi sono morti per colpa mia e non voglio che tu sia tra la lista delle mie colpe. No, non è vero. Voglio averti accanto, voglio vederti felice, voglio vederti ridere, voglio vederti sorridere. Voglio che torni tutto come prima. Ma è troppo tardi.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: Ceneri