Un giorno formeremo una band insieme.

- Non dovresti saltare le lezioni - affermò qualcuno alle sue spalle.
Dopo un momento di silenzio, il diretto interessato rispose acidamente: - Le stai saltando anche tu. -
Il ragazzo che lo aveva scoperto gli si avvicinò e si sedette al suo fianco, non rispondendo a quell’affermazione. L’altro non sembrava interessato, infatti continuava a guardare il vuoto davanti a lui.
- Come ti chiami? - chiese l’intruso, guardando lo stesso punto fissato dal ragazzo.
- Lee Taemin. - rispose lui, infastidito dal disturbo.
Seppure quello non sembrava avere cattive intenzioni, Taemin era in ansia. Nessuno gli si era mai avvicinato senza avere un motivo per cui picchiarlo o per prenderlo in giro.
- Io mi chiamo Lee Jinki, abbiamo lo stesso cognome! - affermò con tono gentile, guardandolo entusiasta.
- Il cognome “Lee” è molto diffuso. -
In effetti le risposte di Taemin erano mirate a scoraggiare le persone dal parlargli. Forse era anche per questo che era visto sempre con occhi cattivi, ma non era colpa sua se gli avevano sempre fatto del male.
Onew sospirò silenziosamente. Lui voleva solo parlargli. Gli faceva, infatti, molto male vederlo sempre così triste e così solo. Non che provasse pena, ma sapeva cosa stava provando e voleva soltanto farlo sentire utile e vivo.
Rimasero in silenzio fino al suono della campanella, dove Onew gli sorrise e lo salutò dolcemente.

Taemin cadde in depressione. Aveva appena rifiutato la compagnia di una persona che sembrava così solidale. Perché diamine doveva essere così chiuso?
Pensò che dopo quel giorno, quel ragazzo sarebbe scomparso, proprio come avevano fatto tutti gli altri.


E invece non fu così.
Il giorno dopo, alla stessa ora, Taemin sentì qualcuno sedersi vicino a lui, distraendolo dalla sua strana meditazione. Salutò con tono gentile, tono che solo Onew avrebbe potuto usare con lui, il quale incominciò a guardare il vuoto insieme a lui.
Sul volto di Taemin comparse un sorriso leggero, voltandosi per guardare quel bellissimo sorriso che aveva l’altro.
- Non dovresti saltare le lezioni. - Disse Taemin, imitando la reazione dell’altro il giorno prima.
Onew ridacchiò, ondeggiando leggermente il corpo, condividendo poi il silenzio di quell’ora con lui.



Questo avvenimento di trasformò in abitudine.
Un ora, ogni giorno, i due ragazzi godevano di quel momento insieme, aggiungendo man mano un po’ di confidenza, cosa che permise a Taemin di conversare senza alcun timore.
Ogni giorno. Stessa ora. Per Taemin era diventato l’unico motivo per andare a scuola.
Aveva ritrovato in Onew l’amico che non aveva mai avuto. E ciò lo rendeva la persona più felice del mondo.


Un giorno Onew salì sul terrazzo di corsa. Talmente veloce correva che l’ossigeno mancava, facendolo ansimare. Quando arrivò da Taemin lo prese per mano e lo tirò in piedi.
- Vieni con me, c’è una cosa che voglio mostrarti! - Onew era eccitato e il suo sorriso coinvolse anche il ragazzino, che lo seguì con un sorriso sulle labbra.
Percorsero diversi corridoi prima di entrare in un’aula, che sembrava quella di musica. Onew accese le luci e aprì le tapparelle, posando poi le chiavi sul tavolino. Taemin intanto richiuse la porta, guardando Onew accendere lo stereo e i microfoni.
- So che sai ballare. Balla sulla mia canzone, se ti piace. - Onew fece partire la musica e incominciò a cantare.
Taemin ne rimase esterrefatto. La voce dell’amico era come angelica e Taemin, che ne era rimasto incantato, decise di ballare su quelle note, anche se troppo lente per il suo stile.
Incominciò a muovere il bacino, scivolando con le anche e facendole seguire dalle braccia e dalle gambe. La canzone, la voce, i movimenti, creavano un legame fortissimo tra i due, e una volta finita si guardarono entusiasti.
Avevano trovato che fare in quelle ore, qualcosa che li avrebbe uniti ancora di più.

- Ma sei sicuro che possiamo venirci ogni giorno? - Chiese Taemin, mentre Onew richiudeva la stanza a chiave.
- Sicuro! Sono riuscito a convincere il preside che serve per il nostro sviluppo educativo. Ora non saremo più dei “marinatori di lezioni”! - Rise Onew, guardandolo con il suoi sorriso migliore.
- Sono felice! - Sentenziò Taemin, guardando per la prima volta una persona con i suoi occhioni felici.
- Un giorno formeremo una band, e tu mi insegnerai a ballare e io a te a cantare! -

Note dell'autrice.

Made by:  ElizabethAudi .

Pesavo al fact: "Quando Onew e Taemin si allenavano insieme non sapevano che sarebbero finiti negli SHINee insieme" e m'è uscita di getto nell'ora di filosofia.
L'ho scritta in un oretta, ma ora sto troppo una schifezza per correggerla. Se trovate imprecisioni, fatemelo sapere.
Sinceramente ne sono soddisfatta, semplicemente perché io immagino sempre la vita degli SHINee prima del loro debutto.
Fatemi sapere allora,
Ellie.