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Autore: Claudia8991    27/05/2012    1 recensioni
-Mamma, papà io e Sophie partiamo per Londra tra un paio di settimane. Staremo via per tutta l'estate Harry, Liam, Niall, Louis e Zayn ci hanno prestato il loro appartamento- Disse mia sorella.
-Daccordo Jenny, ma attenta a tua sorella. Ha solo sedici anni-. replicò mia madre.
-Si mamma. Ho ventitre anni, so badare a me stessa e a mia sorella-.
Ecco il giorno della partenza. Salutammo i nostri genitori e salimmo sull'aereo. Ci stavamo dirigendo verso un'estate senza pensieri e piena di divertimenti. Verso la libertà.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Vagavo per Picadilly Cyrcus in cerca di un buon panificio. Ero a Londra da due settimane con mia sorella Jenny. Alcuni suoi amici ci avevano fittato un appartamento niente male. Era una giornata come le altre, o almeno era ciò che pensavo! Sentii tante ragazzine urlare e chiedere autografi a cinque ragazzi. Mi avvicinai. Erano bellissimi. Due di loro mi colpirono più di tutti. Il riccio e il biondo. Gli fissai a lungo finchè uno di loro mi notò. -Vuoi un autografo?- Disse il biondo sorridendo. -Ehm, no. Sinceramente non ho idea di chi possiate essere.- Dissi fredda. Si allontanò evidentemente colpito dalla mia risposta e iniziò a bisbigliare ai ragazzi qualcosa. Speravo non stessero parlando di me, ma mi sbagliavo perchè si girarono a fissarmi. Irritata tornai per la mia strada. Entrai in un vicolo poco illuminato, una scorciatoia per tornare prima a casa. Sentii dei passi dietro di me, ma non ci feci troppo caso. Probabilmente era qualcuno che faceva la stessa strada. Iniziai ad agitarmi così accellerai. Anche i passi dietro di me cominciarono ad andare più veloce. Qualcuno mi afferrò da un braccio. -Ciao bella, vieni con me a farti un giretto?- -Lasciami!- urlai. I miei occhi erano pieni di lacrime. Avevo paura. I battiti del cuore iniziarono ad accellerare, sudavo, tremavo. Ero sicura di essere sfacciata. Gli tirai un calcio e iniziai a correre più veloce che potevo. Le lacrime mi annebbiavano la vista, non vedevo quasi più nulla. -Ehi tu, prenditela con quelli della tua taglia-. Dissero dei ragazzi. Erano quelli di prima, erano venuti in mio soccorso. Il mio cuore fece un tuffo per la gioia. -Dai, non ho voglia di giocare- disse l'uomo -levatevi di torno-. Il tipo con la voglia sul collo partì con un pugno. -Ehi- disse il moro sussurrando al mio orecchio -queste sono le chiavi della nostra auto parcheggiata dietro l’angolo, sali su e aspettaci-. Annuii. Ripresi a correre. Era il peggior incubo della mia vita. Dopo pochi minuti entrarono in auto. Uno di loro, il tipo che aveva iniziato la rissa, era ferito. Aveva una profonda ferita sul braccio, probabilmente provocata da un coltellino tascabile. -Mi dispiace che per me abbiate affrontato quel tipo. Scusa per la ferita. E grazie per avermi.. salvata.- dissi con un filo di voce. -Tranquilla, è stato un piacere- disse il ragazzo con la ferita- Piacere, io sono Liam, lui è Niall. Harry, Zayn e Louis- Sorrisero tutti. -Io sono Sophie- Ricambiai il sorriso. -Ti accompagnamo a casa se vuoi- disse il riccio al volante. Credo si chiamasse Harry. -Grazie, abito in Victoria Station-. Partirono in quarta. Sussultai. Durante il tragitto ci fù un silenzio imbarazzante, così restai tutto il tempo a guardare fuori dalla finestra. -Ecco, abito qui, grazie mille!- -Qui? Ma questa è la nostra casa, l'abbiamo fittata e una ragazza di nome Jenny. E' una nostra amica di infanzia-. Sgranai gli occhi. -J... Jenny? E' mia sorella!- Ci fù una risata generale. Li guardai seccata. -Come è piccolo il mondo- disse Niall. Aveva gli occhi più belli che avevo visto in tutta la mia vita. La sua risata risuonava nella mia mente. -Piccolissimo! Volete entrare?- dissi sorridendo. -Perché no?- Disse Zayn guardando gli altri. -Ciao Jenny!- dissi facendo l’occhiolino ai ragazzi- -Ciao Soph! Stasera ci sono.. A quanto pare gli ospiti gli hai già incontrati!-. disse soffocando una risata. -Si- Dissi con un sorriso a trentadue denti. -Vi ricordate di lei? Anzi, Niall, ti ricordi della tua fidanzatina?- rise. Io e lui ci gurdammo sorpresi. -Cosa dici Jenny! Credo che me ne ricorderei se avessi avuto un ragazzo!- dissi acida. -Infatti avevi due anni, e lui 4!- disse seria. Mi girai verso di lui che mi guardava spaesato. Io e lui da bambini? Possibile? La serata procedette tranquilla. I ragazzi erano simpaticissimi. In particolare Louis che non smetteva di fare battute sceme alle quali Niall reagiva con la sua contagiosissima risata. Harry era il miglior soggetto per gli scherzi di Louis, Liam aveva una strana fobia per i cucchiai ed era paragonabile ad un papà e Zayn si alzava dicendo di dover andare in bagno per guardarsi allo specchio. Mi piacevano. Si, e anche tanto. Non erano per nulla montati nonostante la loro fama. Erano dei semplici ragazzi che facevano tutto ciò che si combinava alla loro età. Anzi, facevano cose che si facevano da bambini. O per lo meno è quel che ho capito dai racconti di Zayn. Non credo che un ragazzo ‘’normale’’ di 18 anni rovina VOLONTARIAMENTE un paio di scarpe nuove. -Beh gente, noi torniamo a casa- disse Niall dopo aver finito il bis del suo dolce. -No, restate per la notte. La casa è grade.- Sorrisi. Niall si girò con uno sguardo sospetto. –Accettiamo volentieri-. Non riuscivo a dormire. Guardavo fisso il soffitto. Pensavo costantemente al viso angelico di Niall. Ai suoi occhi blu come il cielo. Quando gli vidi per la prima volta quella mattina la mia mente venne innondata di pensieri. Il mio cuore si riscaldò. Sapevo di averlo già visto, incontrato, abbracciato. Ma non sapevo dove. -Disturbo?- disse Niall sottovoce. -No, ma che ci fai sveglio?- dissi sollevando la testa. -Non riesco a dormire.. Posso sdraiarmi affianco a te?- disse guardando per terra. -..certo.- rimisi la testa sul cuscino. Ci fù un silenzio di un paio di minuti, ma mi sembrò che durasse una enternità. Niall si decise a parlare. -A cosa pensi?-. -A tutto.- dissi vaga -Tu?- Ci pensò per qualche seconto, poi rispose secco –A te-. -A me?- dissi sorpresa. -Si a te. Non credere sia pazzo. Sento nel profondo del mio cuore una qualcosa che ci lega. Ora che sono vicino a te mi sento bene, provo una pace immensa. – si alzò e mi prese le mani, mi guardava dritto negli occhi. –Sento di volerti bene, ma in modo speciale.- Sussultai. Sospirai ed abbassai la testa. Lui mi prese il volto tra le mani. -Lo so, non ci conosciamo. Non sappiamo da dove veniamo, cosa abbiamo fatto fino ad ora. Non sappiamo nulla l’uno dell’altra. Ma ti desidero.- Chiusi gli occhi per capire se sognavo o meno. Lui colse l’attimo e mi baciò, prima dolcemente e poi con foga. Io non mi feci indietro, seguivo lui. Era sopra di me. Sentivo i battiti del suo cuore accelerare, le sue mani accarezzare il mio corpo. Non so come ma ci trovammo in nudi in quelle coperte che ormai avevano il suo odore e nella fredda notte ci riscaldavamo solo con il calore dei nostri corpi. Lui si stacco dolcemente da me e mi guardò. -Che poi- dissi –hai tanto il viso da angelo, ma non lo sei affatto-. Rise con me.
  
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