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Autore: raptasum    28/05/2012    7 recensioni
Ok, allora: questa One mi è stata ispirata dal Doposhow di A Tutto Reality Azione!, vale a dire "Dimenticare Gwen".
Avete presente la scena del ponte di Duncan e Gwen? Ecco, mi è piaciuta molto, e quindi ho deciso di descrivere in una maniera un po' What If?, ciò che è successo quella FANTASTICA sera...
Se siete DxC non aprite la FF, non voglio rispondere alle vostre recensioni scortesi, ho già avuto esperienze.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Duncan, Gwen | Coppie: Duncan/Gwen
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - Azione!
- Questa storia fa parte della serie 'Naturalmente Gwuncan'
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Stasera, nonostante le sfiancanti sfide di Chris, non ho sonno.
Non so perché, forse sono i sensi di colpa verso Trent, oppure perché comincio a provare qualcosa di ben diverso dall’amicizia per Duncan.
Posso mentire su questo a tutti quanti, ma non a me stessa. Basta, vado a fare una passeggiata fino alla pagoda in mezzo al fiume, ho bisogno di stare sola nel buio.
 
Mi incammino verso l’isoletta, questa sera si vedono benissimo le stelle: io amo le stelle, belle e irraggiungibili, ho sempre sognato di vedere da vicino uno di quei puntini nel cielo.
Arrivo fino al ponticello che collega la riva alla pagoda, e mi appoggio al parapetto: scruto il cielo, l’unica cosa veramente infinita di questo mondo.
- Ehi – una voce mi giunge alle spalle, mi giro e vedo Duncan. – Anche tu non riesci a dormire?
- No, purtroppo. Mi fermavo a guardare le stelle, così belle…
Il punk si sporge dalla ringhiera di legno – Sono d’accordo con te, a me le stelle ricordano gli occhi della ragazza che amo.
- Intendi Courtney? Scusa, ma a me non sembra proprio che i suoi bulbi oculari risplendano di luce! – faccio il segno del vomito, tutta questa romanticheria del più cattivo (ma anche più fico) del reality mi pare strana - Ma va’, a me quella non piace più! E poi i suoi occhi sono opachi, io amo una ragazza molto, ma molto diversa da lei…
- Uau, ed ecco il qui presente Duncan che fa poesie d’amore! Cos’è, una punk? Una metallara?
- No, nemmeno per idea! È una gotica, che ama i film dell’orrore, ha una collana portafortuna a forma di frullatore, è nottambula e ama le stelle. Ah, e i suoi occhi neri risplendono magicamente, illuminando la sua pelle bianca.
Ma, ma quella…
-… sono io – termino il mio pensiero a voce alta, per sbaglio, non me ne accorgo neanche.
- Eggià, Courtney io proprio non la sopporto, sempre con le sue regole e i suoi avvocati, magari si fidanza con uno di quelli e la facciamo finita! A me piacerebbe… ecco, stare con te.
Non rispondo, sono ammutolita: incredibile, e io che pensavo che lui vivesse solo per Courtney!
- Ma… ma non possiamo, non hai pensato alla tua fidanzata? E a Trent?
- Me ne frego – mi dice, avvicinandosi a me – ti ho già detto che la odio! E poi non l’hai mollato? Io amo te.
- Beh… non so che dire… ma non possiamo fidanzarci, tradiremmo Court… oh, al diavolo la Perfettina!
- Ecco cosa volevo sentirti dire, Gwen – mi spinge a terra, cadiamo sul legno del ponte, i nostri visi ad un centimetro di distanza.
- Che fai, scemo?! – sussurro in una risata.
- Niente, in realtà volevo baciarti un pochino...
Duncan rimane sospeso su di me, sento il suo respiro caldo sul mio viso, chiudo gli occhi e sorrido, preparandomi al momento fatale…
- Rahr! – un ringhio mi spaventa, apro le palpebre e c’è il punk con una telecamera rotta in mano, seduto.
- Che hai fatto?
- C’era questa tra le assi del ponte… ci stavano spiando, ci scommetto! Ma non credo che riusciranno a recuperare il filmato – scaglia l’ammasso di metallo nell’acqua, con forza. Poi mi tira su e mi cinge i fianchi con un braccio, dolcemente. (non lo vedrò mai più intanto che fa il tenero)
- E allora? È tardissimo, domani Chris ci ucciderà letteralmente con una delle sue sfide!
- Ma tanto non ho sonno, e dopo adesso anche tu sarai presa da una scarica di adrenalina – mi bacia.
Dolce, tenero, passionale… non ci sono parole per descrivere le sue labbra sulle mie, mentre si muovono in un tango d’amore (ehi, l’ho sentito in un film! Io non direi mai roba del genere, sono gotica, per la miseria!) senza fine.
Il buio. La brezza. Il suo braccio intorno alla mia vita. L’esperienza più bella della mia esistenza: e ho finalmente capito che Trent non mi interessa più, ormai.

  
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