Era la sera del 10 Agosto, la sera in cui ci sarebbero state le stelle cadenti.
Una sera completamente normale.

A casa Asakura si era radunata una banda di ragazzi invitati per festeggiare la serata e per assistere allo spettacolo notturno.

Yho il padrone di casa, Hanna, Manta, Horo Horo, Pilika, Ren, e Riu, tutti seduti intorno a un

tavolo imbandita di succulente pietanze preparate lungo il giorno dal povero Manta e da Hanna.
Parlavano, scherzavano e si pizzicavano l’un con l’altro.

Erano passati due anni dallo Shaman Fight, il quale era stato vinto dal giovane erede Asakura, Yho.
Lo scontro con il fratello era stato molto duro e faticoso, ma all’ultimo aveva vinto, aveva potuto ucciderlo, liberarsi così di quella tortura assillante ma non lo aveva fatto perché lui non era il tipo, lui non uccideva al contrario di Hao.

Lo aveva solo minacciato, se sarebbe tornato o se si sarebbe fatto rivedere non lo avrebbe risparmiato di nuovo, in fatti il tempo passò e non si videro più.

Uscirono tutti in giardino e si sdraiarono sull’erba soffice sotto il cielo stellato.
Il manto celeste era di un blu molto scuro, molto intenso, non c’era la presenza di nuvole solo milioni e milioni di stelle argentee.

Y(yho): hei, una stella cadente!!!
M(manta): dove?
Y: là!!!!

Con il dito indice indicò un punto nella volta celeste ma l’altro non vide altro che blu, dato che fu come un lampo.

H(horo horo): anche io ne ho vista una!
R(ren): mi domando se anche te sei venuto da Marte?
H: ah ah, spiritoso, tu invece da dove sei venuto, da una famiglia di pungi topo?
R: io ti ammazzo!!!

Il ragazzo dagli occhi gialli si alzò e afferrò il collo dell’altro ragazzo con l’intenzione di strangolarlo.

H: ahhh, lasciamiiiiii!!!!
R: grrrrrrr!!!

Hanna si alzò istericamente, si avvicinò ai due e con un ventaglio di carta li colpì sulla testa mettendoli subito KO.

Ha(hanna): finitela altrimenti vi ammazzi IO!!!

Ri(riu): ma che cosa è quello?
Y:cosa?

Lo spilungone dalla pettinatura stramba indicò una strana luce nella volta, in quel tratto di cielo il colore era più chiaro, al centro una colonna di luce scendeva rapidamente sulla terra, si scagliò contro una montagna provocando un boato che riecheggiò tra le pareti delle colline.

Piano piano la luce sparì e rimase solo nel punto dell’atterraggio, ma anche lì sparì dopo breve tempo.
Non era una stella, un alieno forse o un nuovo nemico da affrontare?

M: avete visto?
Y: si Manta.
Ri: che cosa era?
H: aiuto, ci sono gli alieni!!!!

Horo oro cominciò a disperarsi e ha correre formando un cerchio.

R: qui l’unico alieno sei tu!
H: che cosaaa!!!

Hanna li fermò prima che iniziassero a litigare mettendoli di nuovo KO.

P(pilika): Horo Horo, ho paura!

La ragazza corse verso il fratello stringendosi al suo braccio destro come se avesse avuto la colla.
Rimasero tutti ha pensare per pochi minuti, ancora un po’ stralunatati per l’evento.

Y: sarà meglio andare a vedere domani, però!
Ri: co-come andare a vedere, cioè vuoi dire di persona?
Y: non trovo altra soluzione!
M: e se fosse stato uno spirito o magari opera di Hao?
Y: non credo che Hao sia così stupido!
Ha: e se sarebbe uno spirito dovrebbe essere potentissimo e di certo avrei avvertito la sua presenza molto prima.
H: allora ci sono veramente gli alieni!!!!
R: ma che idiota! Allora se non è nessuno dei due che cosa è?
Y: non ne ho idea, lo scopriremo appunto domani!!!
P: si va a nanna ora!
H: no, io ho paura!!!

Disse il ragazzo ciucciandosi il pollice come un bambino di 2 anni.

P: Horo Horo, mi vergogno io al posto tuo, di averti come fratello!!!


Hao: interessante…


Il sole si alzò splendente in cielo e la mattina giunse.
L’aria era fresca e profumata, si alzò dal letto faticosamente e si stropicciò gli occhi con una mano.

Andò verso la finestra e l’aprì, respirando l’aria mattutina, gli uccellini erano già presenti sui rami degli alberi e cinguettavano serenamente.
Fino a quando un rumore pazzesco non li fece scappare.

Ha: YHOOOOOOOOOOOO!!!!SVEGLIATIIII!!!!
Y: Hanna a quanto pare è già sveglia!

Si cambiò velocemente indossando i soliti jeans e la solita camicia sbottonata sul petto e non potevano mancare le cuffiette per la musica.
Scese le scale e andò in cucina dove trovò Hanna seduta al tavolo a sorseggiare una tazza di thè
fumante e il povero Manta in cucina a preparare la colazione.

Y: buon giorno ragazzi!
M: ciaO Yho!

Anche lo shiamano si sedette al tavolo e Manta gli servì la colazione.

Y: tu non mangi?
M: no, grazie. Ho già mangiato!!
Y:d’accordo!!!!

Finito di mangiare andarono tutti e due: Yho e Hanna, in bagno e si lavarono i denti.
Hanna si pettinò i capelli nocciola e indossò la bandana rossa.

Y: Hanna questa storia non mi convince!
Ha: lo so, neanche a me!

Uscirono tutti e tre in giardino e aspettarono gli altri.
Dopo pochi minuti in lontananza si videro alcune sagome, tutte di diverse misure venere verso la casa.

Ri: hei ragazzi!!!!
Y: ciao!!!
H: allora, siamo proti per andare?
M: Horo Horo vedo che ti sei ripreso.
H: siii!!!

Disse il giovane mettendosi una mano dietro la testa dove comparve una cocciolina azzurra.
Guardò la sorella che gli lanciò uno sguardo paralizzante, come se il demonio si fosse impossessato di lei.
Distolse subito lo sguardo e cominciò a sudare….

Il gruppo cominciò a incamminarsi verso il luogo dove la sera prima era avvenuto lo strano fenomeno.
Camminarono per due orette, ma man mano che proseguivano la strada diventava sempre più impercorribile e pericolosa.
Ad un certo punto la strada finì e fece spazio solo al bosco.