Kurt e
Blaine erano nella loro solita stanza della Dalton, uno nelle braccia
dell’altro. Stavano guardando uno dei loro soliti film della
Disney. Ogni
tanto, si scambiavano occhiate dolci e arrossivano come se fosse la
prima
volta. Ogni volta che iniziava una canzone nel film, loro seguivano il
testo a
ruota, cantando. Erano stati anche bussati alla porta da Wes, che li
aveva
rimproverati. I due
si scambiarono un
occhiata e poi ridevano davanti all’amico, che usciva dalla
stanza offeso.
Kurt stava per addormentarsi, così si distese di
più scivolando contro la
schiena di Blaine. Per caso, sfiorò un fianco del ragazzo,
che sussultò
violentemente.
- Blaine,
stai bene? – chiese Kurt,
facendo notare la preoccupazione nella voce. Blaine sfoderò
uno dei suoi soliti
sorrisi, che avrebbero fatto sciogliere anche un ghiacciolo.
- Si,
sto bene. È solo che, oggi sono caduto
e mi si è fatto un livido. E in più mi sono
dovuto subire le risate di Wes e
David. – spiegò il moro, con
un’espressione rassegnata per i suoi due amici.
Mentre Kurt se la rideva divertito.
- Sei
sicuro di non voler mettere qualche
pomata? – chiese Kurt, tornando serio per qualche
minuto. Blaine lo guardò
negli occhi e gli lasciò un bacio sulle labbra.
- Sicuro.
Buonanotte. – Kurt si convinse
e si addormentò, mentre Blaine rimase a guardare il film
ancora per un po’, per
poi addormentarsi a sua volta.
****
Era sabato e
ciò significava ritorno a casa. Kurt era entusiasta di
ritornare da suo padre e
da Carole e, un po’, anche da Finn. Preparò il
borsone con le sue cose, mentre
il suo ragazzo stava ancora dormendo. Lo trovava incantevole quando
dormiva e
non aveva avuto il coraggio di svegliarlo. Dopo aver preparato tutto,
lasciò il
borsone in camera e andò nella sala comune per salutare gli
amici e fare
quattro chiacchiere prima del week-end.
Fece ingresso nella sala comune, da solo, e i Warblers erano stupiti da
non
vedere Blaine con lui.
- Kurt,
dov’è Blaine? Sta bene? Cosa gli è
successo? – chiese Jeff, il solito pessimista.
Kurt fu a un passo dal non
scoppiare a ridergli in faccia.
- Sta
bene, Jeff. Sta ancora dormendo. –
spiegò il ragazzo e Jeff tirò un sospiro di
sollievo. A questo punto si
sparpagliarono per la sala e continuarono a parlare delle solite cose.
Dopo un
po’
arrivo anche Blaine, con i suoi soliti capelli ricoperti di gel, ma
fortunatamente per Kurt, un ricciolo era sfuggito alla morsa del gel e
gli
cadeva sulla fronte. Era davvero un cucciolo, mentre cercava,
soffiando, di far
alzare il ricciolo. Kurt si alzò dal divano, dove stava
parlando con Nick e
Jeff, e andò dal suo ragazzo dagli occhi d’oro.
- Tesoro,
lascialo stare. Sei bellissimo
così. – disse Kurt, accarezzandogli una
guancia, dove gli lasciò il bacio
del buongiorno. Nonostante la polita anti-discriminazione della Dalton,
a Kurt
non piaceva darsi troppo in pubblico.
- Grazie.
– replicò Blaine, con un
sorriso smagliante. – Perché
c’è il
borsone in camera? – Kurt inarcò un
sopracciglio e scoppiò a ridere.
- Tesoro,
oggi è sabato. Si torna a casa. –
disse Kurt, tenendogli i polsi. Blaine ci pensò un
po’ su, come se non ne fosse
e convinto e poi scappò via urlando “Oh, Dio.
È sabato!”.
****
Blaine si
rinchiuse in camera a preparare il suo borsone, mettendoci dentro tutte
le cose
come gli capitavano, senza neanche sistemarle. Kurt andò ad
aiutare il suo
ragazzo e quando entrò in camera lo vide più
agitato del solito. Non l’aveva
mai visto così nervoso di tornare a casa.
- Blaine,
cos’hai? – chiese Kurt, davvero
preoccupato. Non ebbe nessuna risposta e il moro continuava a gettare
nella
borsa tutto ciò che trovava.
- Blaine!
Blaine, fermati! – lo strattonò
per un braccio e finalmente il ragazzo si voltò verso di
lui. Aveva gli occhi
arrossati e le lacrime che scendevano sulle guance.
- Blaine,
cos’è successo? – ma Blaine
si
limitò ad abbracciarlo e gli pianse sulla giacca. Kurt gli
accarezzò la schiena
cercando dimostrargli tutto l’affetto che aveva.
- Non
voglio tornare a casa, Kurt. –
disse, singhiozzando, il moro. Finalmente, si staccò da Kurt
e quando il
ragazzo voleva guardarlo negli occhi, lui abbassò lo
sguardo. Non voleva che
Kurt lo vedesse così debole.
- Perché?
– gli chiese Kurt, alzandogli
il mento per guardarlo negli occhi. Blaine cercava di fuggire con lo sguardo, ma Kurt lo
abbracciò
in modo da calmarlo. Era una semplice domanda, ma che portava tanto
dolore e
ricordi nella mente di Blaine.
- Non
voglio allontanarmi da te. – Kurt
continuò
ad abbracciarlo, anche se molto incuriosito. Blaine non si era mai
comportato
così prima e poi si trattava di stare due giorni lontani, no
chissà quanto
tempo. Ma per Blaine, due giorni erano moltissimi.
- Tesoro,
è solo per due giorni. –
cercò di
confortarlo Kurt, ma queste parole fecero irrigidire il moro ancora di
più.
Continuava a piangere come se dovessero dirsi addio per sempre.
- Se
non vuoi tornare a casa, puoi sempre
restare alla Dalton. Trent e Nick restano qui. – gli propose
Kurt, ma l’unica risposta che
ebbe fu un abbraccio e ancora più lacrime. Kurt, ormai,
aveva la giacca
inzuppata dalle lacrime. Gli accarezzò la schiena
delicatamente.
- Non
posso restare qui. Mio padre sa che
torno a casa. – rispose Blaine, staccandosi da
Kurt. Il suo ragazzo gli
accarezzò una guancia, per asciugargli le lacrime. Non
sapeva come comportarsi,
non gli era mai capitato una cosa del genere. Non con Blaine. Non lo
aveva mai
visto così debole e spaventato. Spaventato di tornare a
casa? Era strano.
- Potrei
portarti a casa con me, ma devi
prima avvisare tuo padre. – gli propose, ancora,
Kurt. Blaine ci pensò un
po’ su, ma poi riassunse un’espressione spaventata.
- No,
non posso. Ti prego, non farmi dire il perché.
– disse, supplichevole, Blaine. Kurt non sapeva
più cosa fare e decise di
farlo tornare a casa.
- Blaine,
torna a casa. Ti prometto che ti
chiamerò sempre. Non ti lascerò solo. –
lo rincuorò Kurt. Blaine era
visibilmente preoccupato e Kurt non sapeva più cosa
inventarsi per farlo stare
tranquillo.
- Non
mi lascerai solo, vero? – Blaine si
era calmato un po’, ma era ancora molto spaventato. Kurt gli
sorrise e lo
abbracciò dolcemente.
- Certo,
che non ti lascerò. – Blaine si
rilassò tra le braccia del suo amato, respirando il suo
odore così dolce.
- Su,
preparati. Ti accompagno io a casa. –
gli disse Kurt, con un dolce sorriso, che fece sciogliere il moro. Lo
aiutò a
preparare il borsone da portare a casa e insieme andarono a salutare
gli amici,
prima di partire.
****
Il viaggio
in auto fu piacevole, come al solito. Appena iniziava una canzone alla
radio,
loro la seguivano a ruota e cantavano a squarciagola.
Quando si avvicinarono alla casa di Blaine, quest’ultimo si
rannicchiò su se
stesso. Kurt se ne accorse e accostò.
- Tesoro,
è tutto ok. – gli disse,
accarezzandogli la schiena. Blaine si rilassò sotto quel
tocco, ma appena
rivide la sua casa, si rannicchiò di nuovo su se stesso.
Kurt scese dall’auto e
invitò Blaine a seguirlo. Lo accompagnò mano
nella mano, fino a casa sua. Si
fermarono sul vialetto della casa e si salutarono con un bacio, ma
Blaine era
ancora spaventato e vederlo così fece stringere il cuore a
Kurt. Ma non poteva
fare altro, che lasciarlo a casa sua.
Kurt,
però,
non sapeva che Blaine nascondeva un segreto oscuro, che non avrebbe mai
rivelato facilmente.
Spazio
dell’autrice
Salve
a
tutti. Questa è la mia nuova storia, sulla mia coppia
preferita di Glee. La
Klaine. Il tema di questa fan fiction è molto delicato e
spero di avervi
incuriosito almeno un po’.
Non so davvero cosa dire, non sono molto brava con le parole.
Vi saluto e spero di rivedervi al prossimo aggiornamento,
cioè in settimana.
Baci
Kekka Fox :)