Anime & Manga > Dragon Ball
Ricorda la storia  |      
Autore: supersara    29/05/2012    2 recensioni
Ecco la mia versione di quella che è stata la fine del popolo dei saiyan e del pianeta Vegeta raccontata in un unico triste capitolo! Spero che sia di vostro gradimento!
"In un’altra occasione sarebbe stato anche contento, ma il suo pensiero andava irrimediabilmente alla sua compagna e ai figli. Cosa sarebbe stato di loro se lui fosse morto? Taanipu era forte, forse di tutte le donne saiyan era la più potente, ma era pur sempre una donna, come poteva proteggere due marmocchi e se stessa da un mostro come Freezer?"
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bardack, Goku, Nuovo personaggio, Re Vegeta, Vegeta
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 Quella notte il cielo sembrava più scuro del solito, il pianeta Vegeta non era mai stato un luogo chiaro e accogliente, eppure adesso sembrava essere dieci volte più minaccioso del solito. Stavano arrivando, lui stava arrivando!
Bardack strinse i denti in un ringhio, ogni muscolo del suo corpo era teso al massimo, il suo spirito era esaltato come non mai, si preannunciava una grande guerra, e molto probabilmente avrebbe perso la vita.
In un’altra occasione sarebbe stato anche contento, ma il suo pensiero andava irrimediabilmente alla sua compagna e ai figli. Cosa sarebbe stato di loro se lui fosse morto? Taanipu era forte, forse di tutte le donne sayan era la più potente, ma era pur sempre una donna, come poteva proteggere due marmocchi e se stessa da un mostro come Freezer? I pugni del sayan si serrarono di istinto. Decise che avrebbe fatto tutto il possibile pur di sconfiggere quel balordo.
 
Rosicheena sorrise al figlio, quel bambino era tutto il suo orgoglio, nei suoi occhi vedeva perfettamente quelli del suo sposo.
-Mi raccomando figliolo, rendetemi orgogliosa di voi, e soprattutto non dimenticate mai che siete il Principe dei Sayan, un giorno ne sarete il Re, perciò fatevi onore!-
Il piccolo Vegeta non mutò la sua espressione di eterna sfida, si limitò ad annuire.  Quella partenza così improvvisa lo aveva un po’ turbato, sapeva che Freezer aveva intenzione di affidargli una missione di conquista di pianeti lontani, ma si aspettava di partire dopo qualche giorno ancora, invece sua madre quella notte lo aveva svegliato per farlo andar via all’improvviso.
Raddish aveva appena un paio d’anni più di lui, era piccolo per essere scelto per una tale missione, eppure la decisione della regina era incontestabile, sarebbe partito al seguito di Vegeta che pur avendo solo cinque anni era il Principe, e doveva condurli alla vittoria. L’ultimo membro della squadra era Nappa, un omone grande e grosso con un elevato livello di combattimento.
-Ora andate figlio mio, al vostro ritorno mi ritroverete qui -
-Non preoccupatevi madre, so tutto quello che c’è da sapere.-
La regina abbassò lo sguardo, riprese fiato, poi congedò i due sayan che avrebbero accompagnato Vegeta.
Anche il Principe fece per andarsene, ma la voce della madre lo richiamò.
-Abbracciatemi figliolo.- disse con un filo di voce la donna.
Vegeta rimase sorpreso da quella richiesta, anche se non lo diede a vedere. È vero, era la sua prima missione fuori dal pianeta, ma tutta quell’apprensione gli sembrava esagerata. Andò verso la madre e si lasciò stringere fra le sue braccia. I lunghi capelli della regina profumavano di vaniglia, le braccia calde e il seno prosperoso accoglievano con amore il corpicino del bambino. Il Principe sorrise, sua madre era bella, la più bella donna che avesse mai visto, ed anche se quella era una delle rare volte in cui gli concedeva un abbraccio, lui l’amava come solo un figlio maschio ama sua madre.
Rosicheena si staccò a malincuore da quell’abbraccio, guardò un’ultima volta suo figlio, poi con un triste sorriso disse: -Andate-
Senza farselo ripetere Vegeta raggiunse la navicella dove lo attendevano Raddish e Napa. I motori si accesero facendo fluttuare a mezz’aria l’astronave. Il Principe si affacciò al finestrino, sua madre lo guardava con lo stesso sorriso col quale lo aveva lasciato. Ad un tratto una lacrima solcò il suo bel viso. Vegeta sgranò gli occhi sorpreso. Quella fu la prima volta che vide piangere sua madre. La navicella partì.
La regina si asciugò gli occhi, probabilmente non avrebbe mai più rivisto suo figlio, ma almeno lo aveva messo al sicuro. Si recò nella sala del trono, suo marito era seduto al suo posto, lo sguardo orgoglioso e sicuro celava un moto di rabbia irrefrenabile.
-Il principe è partito signore- disse lei.
Lui annuì senza scomporsi.
-Con lui sono partiti anche vostro nipote e Nappa-
Il Re non rispose.
Rosicheena abbassò la testa, poi si fece coraggio e disse: -Siete pienamente convinto delle intenzioni di Freezer?-
Stavolta il Re la guardò negli occhi dicendo: -Fra poco saranno qui…-
 
Intanto Bardack aveva raggiunto Taanipu nella grande distesa, il punto predestinato a diventare il campo di battaglia. La donna guardava il cielo con rabbia, lei non era di quelle sciocche che si lasciavano prendere dalla paura, anche in quel momento il suo istinto di sayan era più forte del suo istinto di madre, infatti era li in attesa di combattere anziché stare con il figlio nato da appena tre giorni.
-Raddish è partito con il Principe- le disse.
-Tsk, non era necessaria una simile precauzione, abbiamo vinto innumerevoli battaglie, perché questa dovrebbe essere diversa?-
Bardack non rispose, era più che convinto che quella della compagna fosse un’illusione, ma non osò contraddirla. Taanipu, sorella del Re Vegeta e guerriera sayan di altissimo livello non concepiva la sconfitta, né tantomeno la resa, era inutile cercare di convincerla ad andarsene dal campo di battaglia, non avrebbe sentito ragioni.
Guardò il compagno con determinazione, nei suoi occhi non c’era il minimo accenno di paura, sorrise e disse: -li sconfiggeremo insieme!-
Bardack fece del suo meglio per ricambiare il sorriso, poi la strinse fra le braccia con una tenerezza di cui non sapeva neanche di essere capace.
 
Qualche ora dopo un rombo squarciò il cielo, in lontananza si vedeva lenta e minacciosa l’astronave di Freezer.
Rosicheena udì il rumore e intuì cosa stava accadendo.
-Signore!- fece rivolgendosi al suo sposo per sapere in che modo bisognava a gire.
-Il nostro posto è qui, nella sala del trono. Siamo il Re e la Regina, non ce ne andremo.- disse Vegeta.
La regina allora andò a sedersi sul trono accanto al marito. Senza il permesso né la richiesta prese la mano del compagno e la strinse teneramente.
 
Gli scagnozzi di Freezer seminavano il panico sul pianeta, i sayan combattevano come bestie assetate di sangue mosse dalla gioia del confronto, ma c’era ben poco da gioire: le perdite erano consistenti, molti nemici erano potenti e difficili da battere.
Bardack non riusciva a dare il meglio di se, durante il combattimento era frenato dalla presenza di Taanipu, voleva proteggere anzitutto lei. La compagna se né accorse, perciò lo riprese: -preoccupati della tua vita!-
L’uomo non rispose, continuò ad uccidere e ferire gli avversari uno dopo l’altro, finché non si trovò davanti il temibile Zarbon.
-Maledetti traditori! La pagherete per questo!- Gridò Bardack.
-Ah…noi saremo dei traditori?- disse flemmaticamente Zarbon, poi continuò: -E come si può tradire un branco di animali selvaggi come voi?-
Bardack passò all’assalto, ma Zarbon con una sola manata lo scaraventò lontano contro delle rocce. Il sayan era stanco, la battaglia andava avanti già da qualche ora, mentre Zarbon era fresco, e inoltre era sempre stato molto più forte di lui.
Tese la mano verso il sayan, una luce blu si materializzò nel suo palmo e disse piano: -muori!-
Bardack chiuse gli occhi convinto che per lui quella fosse la fine.
Quando li riaprì si rese conto che Taanipu gli aveva fatto da scudo col suo corpo, e con il petto perforato ora era in piedi fra lui e Zarbon.
-Che gesto inutile- disse Zarbon mentre prendeva d nuovo la mira sul suo obbiettivo. Non scagliò il colpo perché un ordine di Freezer lo richiamò immediatamente al servizio, lo scagnozzo capì che probabilmente il Grande Freezer aveva dei progetti importanti, quindi non se lo fece ripetere due volte e si volatilizzò.
Bardack raggiunse immediatamente la compagna e l’afferrò per le spalle.
-Taanipu!- gridò.
-Blè- fece lei rigurgitando del sangue mentre cadeva a terra.
Tutto intorno c’era un panorama di devastazione: gli uomini di Freezer abbandonavano il pianeta di corsa lasciandosi i loro feriti e i loro morti alle spalle. Corpi senza vita di entrambe le parti ricoprivano interamente il terreno, un vero massacro anche per gli occhi di un guerriero sayan.
-Resisti!- fece Bardack con una nota di disperazione rabbiosa.
Taanipu gli strinse forte la mano e con un ultimo eroico e sovrumano sforzo gli disse con un soffio di voce due semplici parole: -Salva Kakaroth- e spirò in un bagno di sangue.
Bardack la chiamò ancora per tre o quattro volte pur sapendo che ormai era morta.
Arresosi all’evidenza lanciò un grido terribile e abbandonò il corpo dell’amata per raggiungere il nido dove si trovavano i neonati. In poco tempo fu davanti al suo secondogenito, Kakaroth un bambino con un livello di combattimento paurosamente basso rispetto ai genitori e al fratello. Bardack l’aveva sempre considerato poco, era nato da tre giorni e ancora non lo aveva mai preso in braccio, non lo avrebbe fatto nemmeno in quel momento. Il neonato aprì gli occhi, erano di un nero profondo, vispi e curiosi.
Chissà se quel moccioso avrebbe mai potuto fare qualcosa, probabilmente ora lo stava mandando a morire da qualche parte, era davvero molto debole. Mentre i pensieri di Bardack erano poco fiduciosi Kakaroth sorrise facendo sobbalzare il sayan, aveva il sorriso di sua madre. Vinto dall’emozione il padre posò una mano sulla guancia del figlio e disse: -non ti arrendere mai!- queste furono le prime ed ultime parole che disse a suo figlio. Il piccolo venne spedito su un pianeta lontano chiamato “Terra”.
-E ora a noi!- disse infine il sayan correndo verso l’uscita.
 
Zarbon aveva raggiunto Dodoria nella sala del trono. Il suo compagno aveva già ridotto quasi in fin di vita il Re.
Rosicheena sosteneva il suo sposo steso a terra piangendo.
-Ah finalmente Zarbon!- fece Dodoria.
Re Vegeta si alzò da terra per l’ennesima volta e fece appello a tutta la potenza che gli era rimasta.
-Umm? Ma non ti arrendi mai?- fece Dodoria.
-Tsk! È con il Re dei sayan che stai parlando ammasso di lardo! Finche nel mio corpo ci sarà anche un solo alito di fiato io combatterò!-
-Amore mio…- fece la Regina rimasta a terra.
Zarbon sferrò un colpo contro il Re che cadde nuovamente.
-Attento amico, non ucciderlo, Freezer vuole giustiziarlo davanti a tutto il suo popolo insieme alla sgualdrina, così prima di sterminarli definitivamente metteremo al loro posto per sempre questi sporchi scimmioni!- spiegò Dodoria.
Zarbon annuì soddisfatto dell’idea del suo capo. Poi si avvicinò alla regina e la afferrò con forza.
-Eppure prima di giustiziarli sarebbe bene che ci divertissimo almeno un po’.-
Rosicheena gridò.
-Guardami bene “Altezza”, nessuna donna mi ha mai rifiutato!- detto ciò la gettò a terra e le strappò la parte superiore dell’abito.
La Regina guardò disperata il suo sposo, lo sguardo di rassegnazione del Re nascondeva ancora una grandissima dignità. Da quegli occhi la regina capì cosa stava per accadere, quindi sorrise e fece un gesto affermativo, come per acconsentire a qualcosa, quindi si liberò un braccio e lo tese verso il marito, anche il Re fece lo stesso.
-Zarbon spostati!- fece Dodoria.
Il guerriero intuì il pericolo e si allontanò dalla donna.
In un istante un lampo di luce abbagliante andò a coprire interamente i corpi dei sovrani, quando la luce svanì sia il Re che la Regina erano morti con il sorriso stampato sulle labbra.
-Grande Freezer- fece Dodoria mettendosi in contatto con la navicella: -il vostro piano è sfumato, questi due si sono ammazzati a vicenda.-
-Poco male, rientrate. Voglio distruggere il pianeta.- rispose Freezer.
I due si allontanarono immediatamente lasciando i corpi al loro posto.
Re Vegeta non era ancora morto, con uno sforzo immane guardò il corpo della sua amata e pensò: “Freezer, un giorno mio figlio diventerà il super sayan che temi tanto…” infine anche il possente Re dei sayan cadde.
 
Bardack e i pochi sopravvissuti si trovavano dinnanzi all’astronave nemica, Freezer con grande sorpresa di tutti fece la sua comparsa. Il sayan ferito sia nel corpo che nel cuore decise di prendere la parola: -Perché ci stai attaccando Freezer!?! I sayan hanno fatto tutto quello che volevi!- disse ripensando alle lunghe battaglie e missioni condotte in nome di quel traditore, ai compagni caduti per la conquista del potere che spettava a Freezer. Il mostro non rispondeva, guardava con sufficienza il sayan che lo stava sfidando. Spazientito Bardack gridò: -Allora!?!-
-Um! Non sai proprio stare al tuo posto eh?-  fece Zarbon ridendo.
-Voi sayan siete stati solamente usati per tutto questo tempo!- lo derise Dodoria.
Bardack sgranò gli occhi incredulo.
Finalmente Freezer si decise a parlare: -I sayan sono diventati molto fastidiosi, quindi ho deciso di farli sparire tutti, insieme al pianeta Vegeta!- detto questo alzò il dito indice che si illuminò di una luce minacciosa.
Anche Bardack si preparò a colpire pur sapendo ciò a cui andava incontro.
-Vedi, c’è una leggenda che ci tramandiamo da generazioni nella mia famiglia: un super sayan apparirà, e avrà una potenza impressionante, davvero scomoda. Non ho intenzione di permettere che questo accada!-
-NON TE LO PERMETTERO’!!!- gridò Bardack scagliando il colpo.
-Questa è la fine tua e della tua miserabile razza!- continuò Freezer ridendo, poi scagliò un colpo terribile.
La luce di Freezer inghiottì prima il colpo di Bardack, poi i sayan ribelli, poi Bardack stesso ed infine l’intero pianeta Vegeta.
Il sayan sentì bruciare tutto il corpo, il suo ultimo pensiero fu la sua Taanipu, che non aveva potuto vendicare, prima di perdere i sensi pregò con tutto se stesso che suo figlio diventasse più forte di Freezer. Infine gridò sperando che la sua voce raggiungesse tutte le orecchie presenti: -UN SUPER SAYAN ARRIVERA’!!!-
Freezer udì le ultime parole di Bardack e rabbrividì. Poi sorrise pensando che tutti i sayan erano morti.
 
Qualche giorno dopo con grande sorpresa di tutti il Principe dei sayan si presentò al cospetto del Grande Freezer chiedendo del suo pianeta. Gli venne detto che il pianeta Vegeta con tutti i suoi abitanti era esploso a causa di una collisione con un meteorite. Il ragazzino lanciò uno sguardo terribile e diffidente a Freezer.
Re Cold sussurrò all’orecchio del figlio: -Cosa intendi fare? Questi sono gli ultimi sayan.-
Freezer fissò lo sguardo inquisitore su Vegeta, poi sorrise malignamente e disse: -tu mi servirai lealmente come tuo padre prima di te…vero Principe?-
Vegeta sorrise ancora più terribilmente di Freezer, aveva perso tutto, ma non appena si fosse presentata l’occasione avrebbe riavuto ciò che gli spettava, quindi strinse la mano di Freezer.
 
 
 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: supersara