Chiudo gli occhi e respiro a fondo. Abbandonata sul mio letto, ripercorro i magnifici corridoi del Titanic.

Il cameriere mi fa un cenno con la testa e apre la porta.

Entrando nel salone, scopro che sono tutti li ad aspettarmi: il Capitano, i suonatori, Tommy, Fabrizio, il signor Andrews.

Senza timore continuo a camminare.

Ecco Jack apparire sulle scale, perfetto come lo ricordavo. È venuto a prendermi.

Mi guardo le mani, e scopro di essere la Rose di un tempo.

Jack si gira e mi sorride. Io lo stringo commossa.

Ci scambiamo un ultimo, lungo bacio atteso da decenni. Tutti mi applaudono e si congratulano con me, perché sto per unirmi a loro.

Sensazioni che non provavo più da una vita e grandi ricordi mi circondano. Ogni dolore è scomparso, non c’è sofferenza ne rimpianto.

Abbraccio forte Jack, incredula di poterlo nuovamente toccare e amare.

Desidero trascorrere la mia eternità con lui, e percorrere infinite volte i saloni in cui abbiamo vissuto assieme.

E mentre noi saliamo verso l’alto e tutto si tinge di bianco, da qualche parte il mio cuore rallenta lentamente, fino a fermarsi.