Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: mockingjay182    29/05/2012    2 recensioni
Cosa succede quando due anime fin troppo diverse si scontrano? Cosa succede quando due vite, con un passato molto differente ma complicato allo stesso modo, si legano inevitabilmente?
Cosa succede quando il destino decide di giocare con le nostre vite quasi come se noi fossimo degli stupidi e innocenti burattini?
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Non era per niente semplice.
Sara mi aveva detto di stare tranquilla e che qualsiasi cosa avrei indossato, sarebbe stata perfetta. Il problema era però che gli unici vestiti che avevo, oltre al solito abbigliamento scolastico, erano il vestito del funerale di mio padre e quello del matrimonio di una delle mie cugine di cui non riesco nemmeno a ricordare il nome.

La mia stanza era ricoperta da una massa di jeans e magliette che tentavano di sembrare abbinati nel modo giusto e più carino possibile ma che in realtà trasmettevano solo ciò che erano realmente: vecchi e rovinati. Da quel che mi ricordo, da quando sono al liceo non mi sono mai vestita come le altre, ma a me non interessa, non mi è mai interessato, davvero.
Forse alla bambina che ero prima, importava. Ma i fatti accaduti l’uno dopo l’altro nella mia vita mi hanno portato a crescere più velocemente degli altri e a capire subito cosa contava veramente.
E i vestiti non sono mai rientrati nelle mie priorità.
La scuola sì invece, la scuola è al primo posto nella classifica delle cose importanti della mia vita.

 In preda alla confusione più totale, causata da quei dannati vestiti, mi accorgo che, come sempre, sto annegando nei miei pensieri e perdendo quindi il controllo della condizione attuale.

Per aiutarmi faccio un riassunto mentale della mia situazione.
Ho 16 anni e stasera sarà il mio primo sabato sera.
La mia prima uscita con amici, se si escludono le pizzate di classe ovviamente. A quelle partecipo sempre volentieri.
Ma ecco, il fatto non è che a me non piace uscire.
Il fatto è che non voglio perdere di vista i miei obbiettivi.
Però anche le più grandi donne della storia si svagavano qualche volta. Anche io potrei farlo, senza commettere nessun tipo di errore ovviamente. Primo tra tutti: innamorarmi.

Decido di mettere il paio di jeans più nuovo che ho e mi faccio prestare da mia madre una maglia un po’ più carina di quelle che metto solitamente.
Sciolgo i capelli.
Beh, ora sì che sono strana. Mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco. Capelli sciolti e vestita come tutti gli altri posso quasi sembrare una ragazza ordinaria. Sì, sembrare.

Lo ammetto sono un po’ agitata, non che mi interessi molto fare bella impressione solo che non pensavo di farcela.

Insomma sono passati quasi tre anni. E io in quel periodo … Sì, lo posso dire.
In quel periodo credevo che mi stesse crollando il mondo addosso. Ero sicura che non sarei mai riuscita a sorridere più. Che avrei passato ogni momento della mia intera esistenza a piangere la persona che non c’era più. Quella persona che se n’era andata, abbandonandomi.
L’unica persona che avevo amato e che mi capiva veramente.
Ecco, quella persona era sparita.
Ero sola, mi sentivo più sola che mai e mia madre non riusciva a capirmi.
Ricordo ancora le settimane subito dopo la sua morte. Subito dopo la morte di mio padre.
Mia madre lo amava, lo amava troppo. Ecco cosa l’ha rovinata: l‘amore.
Mi affiorano alla mente le immagini di casa mia durante quelle settimane.
Nemmeno i barboni avrebbero vissuto facilmente in un ambiente del genere.
Lei mi aveva completamente abbandonata, ancora di più di quanto avesse fatto mio padre con la sua morte.
Al posto che stare vicina a sua figlia in un momento di estremo dolore per entrambe, lei aveva semplicemente dimenticato di averla questa figlia, lasciandomi da parte.
Piangeva, tutto il giorno.
Passava le giornate sotto quelle lenzuola bianche a piangere e a urlare.

Apro gli occhi e delle lacrime mi stanno rigando il volto.
Non posso permettermi di pensare a queste cose. Ormai, è passato un po’ di tempo e le cose sono leggermente migliorate.
Devo ricordarmelo questo e tenerlo fisso nella mia mente!
Inoltre, mia madre cerca disperatamente, ogni maledetto giorno, di farsi perdonare da me. E io glielo concedo.
Cosa dovrei fare?
Ecco perché in questo momento è seduta al volante in macchina, di fianco a me e mi sta accompagnando. Vuole fare “la madre presente”.
Quando vede le lacrime sul mio viso, incrocia il mio sguardo e capisce perché sto piangendo.
Non mi domanda né mi dice niente. Lo sa che è meglio così.

Mi lascia soltanto dove mi devo trovare con le mie amiche e se ne va, dandomi un bacio sulla guancia.
Non ne sono sicura ma credo che le madri normali in queste situazioni chiedano alla figlia a che ora tornerà a casa, a lei invece non interessa.
Il problema è proprio questo. Che lei fa finta che le interessi, lei fa finta di tenere a me e al suo nuovo lavoro e alla sua vita. Ma la realtà è che fa solo finta.
Penso che mia madre abbia dei seri problemi di depressione ma non voglio caricarla e fare pressione su questa sua debolezza.
Alla fin fine è sempre mia mamma e nonostante il nostro rapporto traballante è comunque una brava persona e credo che in fondo le voglio anche bene.

Nel momento in cui mi lascio alle spalle la macchina, decido di lasciarmi alle spalle anche tutto il resto.
Stasera voglio divertirmi.

 

-NOTE-: Prima storia, primo capitolo. Insomma sono nuova in tutto.
Mi è saltata fuori questa idea una sera e ho provato a metterla giù. Ho già pronto il capitolo 2 ma se la storia non piace, non penso che lo pubblicherò!
Spero soltanto che, per chiunque mi segue, vi divertiate insieme a me!
Ciao!

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: mockingjay182