Accadde quasi per caso. Nessuna delle due si era aspettata di trovarsi a ballare con l'altra, ma trovandosi improvvisamente vicine e prive di accompagnatori, decisero di farsi vicendevolmente compagnia sulla pista da ballo. Passati erano i tempi in cui le due potevano considerarsi nemiche, le due esperienze vissute da entrambe negli ultimi quattro anni le avevano avvicinate a tal punto da potersi considerare sul limite delle migliori amiche. Dopotutto, entrambe avevano sempre trovato il modo di lasciar cadere tutte le barriere, di fronte all'altra.

Portandosi al centro della sala, le due si fecero vicine, le loro guance leggermente tinte di rossore nel realizzare che avevano scelto proprio il momento dei lenti. Tuttavia nessuna delle due parve accennare ad andarsene per aspettare una musica un po' più vivace, che non le costringesse a stare abbracciate, e presto le loro mani trovarono appoggio sul corpo dell'altra, mentre le prime note della vecchia, familiare canzone cominciavano a risuonare per la sala.

Tale as old as time
True as it can be
Barely even friends
Then somebody bends
Unexpectedly
Just a little change
Small to say the least
Both a little scared
Neither one prepared
Beauty and the Beast

Sulle labbra di entrambe si dipinse un sorriso, nel realizzare quanto appropriate quelle parole fossero per loro, e presto la biondina si trovò a ridere delicatamente.

“Una canzone piuttosto azzeccata, non credi?”

La brunetta le sorrise a sua volta, annuendo leggermente con il capo mentre permetteva all'amica di condurla nella danza.

“Mi trovi decisamente concorde. Tuttavia...nel nostro caso, chi sarebbe la Bella e chi la Bestia?”

Il sorriso le si fece leggermente malizioso, aspettandosi di cominciare un amichevole battibecco come spesso accadeva tra loro, negli ultimi tempi. Quinn, tuttavia, la sorprese con un sorriso velato di tristezza, ma soprattutto di rimpianto.

“Penso si possa affermare con sicurezza che la Bestia sia io...Il modo in cui mi sono comportata con te per anni, dopotutto, si avvicina di molto al comportamento di un mostro.”

Rachel scosse la testa con decisione, determinata a negare le parole dell'ex-cheerleader.

“Prima di tutto, ciò che è stato nel passato è passato. Sai bene che mi sono lasciata tutto alle spalle e che ti ho perdonata molto tempo fa. Inoltre, non puoi assumerti tu tutte le colpe. Non eri l'unica, Quinn...Metà degli studenti di questa scuola, chi prima chi dopo, hanno partecipato al mio tormento. La differenza...è che tu eri più originale di loro!”

Nonostante la sua espressione si fosse fatta ancora più triste nel sentire la brunetta parlare delle torture ricevute negli anni, Quinn non potè fare a meno di lasciarsi sfuggire una risata, rendendo un successo il tentativo di Rachel di alleggerire la tensione. Soddisfatta per la missione riuscita, Rachel annuì con un sorriso spavaldo, che tuttavia si addolcì quando i suoi occhi si fissarono in quelli nocciola della bellissima ragazza che la teneva tra le braccia.

“E poi, Quinn...Ne hai passate tante...Forse all'inizio, quando ancora non ti conoscevo, ho provato della rabbia, del risentimento, nei tuoi confronti. Ma quando finalmente ho iniziato a parlarti, a conoscerti...Ho scoperto tracce di una ragazza meravigliosa, nascosta dietro a una famiglia fredda e distante, dietro al desiderio e la necessità di essere popolare per rifarsi del suo passato, dietro le insicurezze derivanti dal desiderio di essere amata...E più passava il tempo, più quella ragazza veniva fuori...E guardati ora..”

Gli occhi di Quinn a quel punto erano velati di lacrime e la biondina stava cercando di fare del suo meglio per non lasciarle cadere.

Tale as old as time
Tune as old as song
Bittersweet and strange
Finding you can change
Learning you were wrong

Stringendo leggermente di più le braccia attorno a Rachel, Quinn la avvicinò ulteriormente a sé, chinando il capo e nascondendo il volto sulla sua spalla.

“Sei stata tu a far venire fuori quella ragazza...Lo devo soltanto a te. Non ti sei mai arresa...Non hai mai smesso di offrirmi la tua amicizia, il tuo appoggio...Non mi hai mai abbandonata. Sei l'unica...”

Incapace a sua volta di trattenere ulteriormente le lacrime che le velavano gli occhi, Rachel li chiuse, lasciando che le gocce salate le scorressero lungo le guance.

“Perchè sapevo che prima o poi saresti uscita dal guscio in cui ti eri richiusa...Sapevo che se te lo fossi permessa, avresti ottenuto ciò che volevi.”

“E dici che ci sono davvero riuscita? E' vero, ho ottenuto di andarmene da questa città...Ho ottenuto di poter vedere il mondo là fuori, di andare a Yale...Ma ciò a cui davvero aspiravo...ciò che ho sempre più desiderato...Dici che lo otterrò?”

Posandole una mano sulla guancia, Rachel costrinse Quinn ad alzare il volto, asciugando la traccia delle lacrime con una lieve carezza, e la guardò negli occhi, un dolce sorriso fisso sulle labbra.

“Sono piuttosto sicura che tu l'abbia già trovato, Quinn. Sta solo a te, decidere se accettarlo o meno..”

E chiudendo gli occhi annullò la distanza tra loro, posando delicatamente le labbra su quelle di Quinn.