Help!
Londra, in una qualche sala di registrazione a qualche ora:
- Per mille nasi di Ringo che spavento! – Disse Paul sospirando cercando uno specchio per calmarsi.
- Hey non tirare in ballo il mio naso, non è lui la causa di questo terremoto. – Si difese il batterista.
- Beh Ringo il tuo naso è una proboscide….quando russi è più o meno la stessa cosa. – Commentò George cercando di sdrammatizzare mentre abbracciava forte la sua chitarra.
- Ragazzi cerchiamo di ignorare queste scosse di terremoto e continuiamo a pensare…. - Disse John.
- John non ne posso più, come faccio a comporre una nuova canzone se siamo continuamente interrotti da tutto questo caos? - Domandò irritato McCartney.
- Uff….che qualcuno ci aiuti. – Sussurrò George passandosi una mano in faccia.
- Ora calmiamoci e aiutiamoci a vicenda forza. –
- Aiuto….Aiuto….Aiutatemiiii. – Gridò Paul.
- Paul ma cosa ti prende? – Chiese John sbuffando.
- I miei capelli sono troppo disordinati, ho bisogno di un pettine!!! – Piagnucolò il dolce bassista.
- Aiuto? – Sussurrò John.
- Si John! Aiutami a trovare un maledettissimo pettine. –
- Siamo in una sala di registrazione Paul non in un centro di bellezza. – Disse Ringo.
- Stai zitto tu pachiderma! –
Paul si avvicinò per dare una spinta al batterista continuando a piagnucolare mentre John e George intervennero per separarli.
- Ragazzi adesso piantatela, c’è già il terremoto ad annoiarci e in più vi ci mettete voi due?? – Disse George allontanando Ringo mentre John allontanava Paul rimettendolo seduto.
- Calmati Paul ora te li metto apposto io i tuoi capelli. – Disse John fissando Paul negli occhi rimettendogli apposto i ciuffi ribelli con le dita.
Paul andò a guardarsi allo specchio.
- Oh grazie John, tu si che mi capisci. –
- Ohhhh grazie John, tesoro mio tu si che mi capisci! – Gli fece il verso Ringo imitando la sua voce.
Paul incrociò le braccia mentre il batterista gli fece la linguaccia.
- Sembrate proprio due bambini! – Commentò George ridacchiando.
Un’altra leggera scossa di terremoto si fece sentire e tutti e quattro cominciarono a sentire un forte senso di nausea.
- Aiuto, ho bisogno di un dottore….ho mangiato troppi biscotti al cioccolato. – Si lamentò George mettendosi la mano davanti alla bocca simulando un conato di vomito.
- Aiuto! Ho bisogno di qualcuno….Aiuto! – Cominciò a canticchiare Lennon.
- John ti pare il momento? – Chiese Paul.
- Potrebbe essere un’idea. – Disse il chitarrista dal naso dritto.
- Ma chi ascolterebbe una canzone così? – Domandò Ringo.
-Tutti!! – Disse John.
- Sarebbe forte farci anche il video. – Aggiunse George.
- Aspettate un attimo ma se non l’abbiamo nemmeno iniziata, Geo tu pensi già al video? – Disse McCartney.
- Ok forse....- George stava per rispondere quando sentirono di nuovo una scossa.
Harrison corse in bagno, Ringo si infilò la testa sotto al cuscino del divano e paul si cacciò la mani in testa pre proteggere i suoi capelli.
l'unico che parve mantere una certa lucidità fu John che si limitava a guardare il lampadario appoeso al soffitto che oscillava lentamente.
- John penso che canzone più azzeccata di quella che stavi canticchiando prima....non può esserci! - Disse Paul non appena finì la scossa.
- Già, d'altronde cosa ci può venire in mente in questo momento? -
- Si infatti, o questo oppure una canzone sul naso di Ringo ma non credo che i nostri fan gradirebbero. -
Ringo risbucò dai cuscini e ribattè:
- Nemmeno una canzone sui tuoi stupidi capelli!! -
- Guarda che ce li hai uguali ai miei solo che sono più bello io. - Disse McCartney in tono d'ovvietà.
- Non finirete mai di litigare voi due eh? - Domandò Lennon incrociando le braccia.
Si scambiarono un'occhiata di intesa e cominciarono a ridere di gusto mentre si avvicinarono e si scambiarono un caloroso abbraccio
mentre George uscì frastornato da bagno della sala di registrazione.
- Come?? vi abbracciate senza di me? - Domandò Harrison avvicinandosi.
Gli altri tre ragazzi invitarono nell'abbraccio anche il dolce chitarrista dalla voce nasale.
- Vi voglio bene. - Disse Ringo.
- Anche noi te ne vogliamo Ringo. - Disserono all'unisono John, George e Paul.