Something that makes me happy

Jonghyun se ne stava disteso sul suo letto, controllando gli aggiornamenti di stato su Twitter. Quel social network stava cominciando ad ossessionarlo, se non per la sua utilità sicuramente per la possibilità che gli dava di condividere le sue uscite di spirito con il mondo. Non riusciva a capire il perché, ma quei musoni dei suoi compagni non trovassero divertenti le sue gag, quando invece lui le reputava esilaranti. Fortunatamente le sue “followers” avevano un senso dell'umorismo più sviluppato del loro, e Jonghyun non poteva che reputarsi soddisfatto vedendo tutte le menzioni che riceveva.
Stava scorrendo la sua bacheca quando la porta della sua camera si aprì, concedendo l'accesso alla stanza a Kibum, che fece letteralmente intrusione. Aveva le mani occupate da almeno dieci buste di diverse dimensioni provenienti da negozi di ogni tipo – Jonghyun poteva riconoscere qualche marca o brand famoso a colpo d'occhio – e un sorriso soddisfatto dipinto sulle labbra.

Il suo ragazzo era così bello, che si chiedeva come avrebbe fatto a resistere se non fosse stato irrimediabilmente suo.

Kibum abbandonò tutti i sacchetti a terra meno che uno, una bustina di plastica con sopra dei decori floreali bianchi. Continuava a sorridere allegramente in direzione di Jonghyun, che lo guardava senza capire da cosa derivasse tutto quell'entusiasmo. Aveva assistito a tante sessioni post shopping del suo piccolo Bumie per illudersi che fosse dovuto solo all'acquisto di qualche bella maglietta o un paio di pantaloni particolarmente graziosi.

«Ho comprato degli anelli» disse Kibum, senza cancellar via dalle labbra quel piccolo ghigno.

Jonghyun sollevò le sopracciglia con fare sarcastico, avvicinandosi un po' al suo ragazzo e toccandogli la vita con una mano «Strano! Come mai hai deciso di comprare accessori? Non lo fai mai!» domandò stampando un bacio casto sulla guancia del biondo.

«Così, sai com'è, mi andava. Tanto per fare qualcosa di diverso, capisci?» scherzò di rimando Kibum, prima di scuotere la testa e sollevare il pugno chiuso di qualche centimetro, come a voler catturare l'attenzione di Jonghyun (che era distratto, al momento, dal depositare una serie di piccoli baci lungo il collo del biondo). «Non sei proprio curioso di vederli?»

«Come mai sei così entusiasta?» chiese Jonghyun, aggrottando la fronte. Mica era una novità che Bumie comprasse accessori! Ne aveva un cassetto pieno! Quindi che differenza facevano degli anelli in più? «Che cosa hai preso di speciale?»

Kibum sorrise di nuovo, e Jonghyun dovette davvero trattenersi dal baciare quelle labbra rosa e morbide. Il suo sorriso era qualcosa che gli faceva venire le farfalle nello stomaco, e aveva il sospetto che questo non sarebbe mai cambiato. Dopo tutto, accadeva ancora nonostante fossero passati diversi anni da quando si erano messi ufficialmente assieme...

«Una volpe e un dinosauro!» fece soddisfatto Bumie, aprendo la mano e mostrando i due piccoli gioielli. Erano grossi e vistosi, e sulle mani di una ragazza o un ragazzo qualunque sarebbero risultati assolutamente pacchiani. Ma lui era Kim Kibum, no? Poteva andare in giro con un sacchetto della spazzatura in testa e finire primo in classifica come fashionista ugualmente.

«Carini.»

«Carini?» fece Bumie scocciato, «Ma come carini? Non hai capito? Ma sei stupido?»

«Cosa avrei dovuto capire, scusa?» domandò Jonghyun, confuso dall'improvviso cambio di umore del ragazzo. Erano solo anelli! Cosa avrebbe dovuto dire?

«... Siamo noi, io e te! Guarda: tu sei il dinosauro, ed io sono la volpe.» Kibum prese un anello in ogni mano e li mosse davanti a Jonghyun, quasi come per compararli. Ora Jonghyun si sentiva leggermente imbarazzato – un dinosauro e una volpe? Questo era un cliché! Era una di quelle cose che le fan ossessionate che lo menzionavano su Twitter dicevano riguardo loro due, era pazzesco che pure Kibum fosse caduto in certi stereotipi!

«Bumie, stai scherzando, vero?»

«Perché? È una cosa originale!» si giustificò, facendo spallucce e indossando l'anello con il dinosauro alla mano sinistra e quello con la volpe alla mano destra. «Io li trovo belli, assieme.»

«Non pensi che le fan lo noteranno?» domandò Jonghyun, appoggiando la testa contro la sua spalla e osservando le mani di Kibum. Effettivamente, indossati da lui sembravano molto più graziosi di quanto non lo fossero presi singolarmente. C'era una magia attorno al corpo di quel ragazzo, ormai Jonghyun ne era certo.

«E anche se fosse? Insomma, magari in fondo ci spereranno, ma poi penseranno "no, è impossibile" e si auto convinceranno che sia una scelta casuale!» si giustificò Kibum, e Jonghyun non poté fare altro che dargli ragione. Forse le fan erano attente a certi dettagli, questo era vero, ma alla fine erano così accecate dalla felicità di certi gesti da auto convincersi che non potevano essere reali, e questo era una fortuna, soprattutto perché ultimamente lui e Kibum stavano diventando un po' troppo palesi agli occhi di tutti.

Soprattutto per colpa (merito) di Kibum. Qualche giorno prima lo aveva baciato davanti a tutti, sul palco, ed ora questo... Cosa gli stava succedendo? Quei pensieri fecero sorridere Jonghyun come un idiota. Ancora, le farfalle avevano preso a svolazzare ovunque nel suo corpo, facendolo sentire alla stregua di una adolescente davanti alla prima cotta.

«Da quando in qua sei così carino? Prima di baci, poi compri degli anelli che ricordano noi due! Che ti è successo?» sussurrò, voltandogli il viso con due dita e baciandolo a stampo. Le loro labbra rimasero a contatto per una manciata di secondi, prima di separarsi con uno schiocco rumoroso che imporporò le guance di Kibum.

«Ehi, non li ho presi solo per questo! Anche perché mi piacevano. E ti ho baciato perché mi andava, non per farti un favore. Non pensarlo.» borbottò il biondo, abbassando lo sguardo e piegando la busta in due parti.

«Ma certo, solo perché ti andava~» Jonghyun non poté trattenersi dal ghignare, e Kibum pensò di colpirlo in testa per farlo smettere, ma si trattenne. Quando venne abbracciato dalle braccia forti dell'altro, poi, sentì tutta l'irritazione abbandonarlo, e un sospiro appagato uscì dalle sue labbra mentre si aggiustava meglio contro il petto del più grande, appoggiandovici la testa. «Sai, penso che mi piaccia.» disse Jonghyun qualche minuto dopo, accarezzando con le dita la schiena di Kibum.

«Che cosa?» Kibum alzò il viso per guardare negli occhi l'altro, che continuò a disegnare piccoli cerchi immaginari sulla sua pelle.

«La storia degli anelli. È un po' come se ti fossi ammanettato a me~» ghignò, fissando l'altro con fare malizioso.

«Ma che dici?! Non è affatto così!» Kibum scosse la testa, pizzicandolo leggermente, e quando Jonghyun lo spinse sul materasso sovrastandolo, Kibum non poté trattenere una risata serena.

«Oh, ma dai? Secondo me sì, invece~ Vieni qui!»

Kibum rise forte, avvolgendo le braccia attorno al collo di Jonghyun

«Yaah! Yoboe!»

I piccoli gesti, erano qualcosa che sapevano rendere davvero felici.

Questa è una oneshot davvero misera e sciocca! Non so perché l'ho scritta, avevo bisogno di buttare giù qualcosa di poco impegnativo, forse >__<

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