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Autore: prussianzombiesoldier    30/05/2012    2 recensioni
" [...] Dopo quel giorno il libro giacque come una reliquia sul suo comodino, e, più il tempo passava, più nella sua mente si insinuava il tarlo della curiosità, che pian piano si faceva sempre più morbosa. Cosa c'era scritto su quella prima pagina? Non riuscì a trattenersi a lungo. Si scaraventò sul libro e lo aprì, quasi strappandolo, alla pagina famigerata. Subito lasciò cadere il libro, in preda al terrore."
Genere: Demenziale, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Levy McGarden
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mai guardare la prima pagina. Mai.

Levy amava leggere.
Leggeva ogni cosa che le passasse tra le mani, indipendentemente dalla storia raccontata. Lo faceva da sempre, anche da quando ancora non sapeva leggere.  Quand’era piccola, i membri allora giovani che popolavano la gilda, la aiutavano a raggiungere la cima degli scaffali più alti della biblioteca di Fairy Tail, le mettevano tra le mani un libro qualsiasi, e lei smetteva di fare qualsiasi cosa stesse facendo per fissare le pagine stampate. Adorava l’odore afrodisiaco che c’era nelle biblioteche.
Spesso e volentieri, prima di lanciare lo sguardo sulle piccole lettere nere, sfogliava velocemente il libro allungando la testa, o meglio, il naso verso le pagine che correvano veloci emettendo un leggero rumore simile ad un “frrrr!”. In quel rumore quasi ipnotizzante, o meglio, celestiale e magnifica melodia per lei, ci sentiva il vento passare dolcemente tra le poche  foglie secche di un albero in autunno, l’acqua dei ruscelli scorrere giù  dal fianco di una montagna. Questa passione la divorò sempre più, e, diventando più grande,  la spingeva a passare i pomeriggi interi nella biblioteca; stanca di leggere sempre le stesse cose (perché già da tempo aveva finito di leggere i mattoni presenti in quell’enorme stanza, ovvio), decise di uscire per andare a visitare alcune librerie della città.
Finalmente ne trovò una che faceva al caso suo: dall’aspetto modesto e antico, sì, ma ricca di volumi interessanti.
Così ogni mattina si avventurava nella libreria per ore, spendendo ogni centesimo che aveva in tasca pur di leggere.
Un giorno si accorse di aver tutto ciò che il negozio avesse da offrirle. Chiese quindi al proprietario se possedesse qualcosa di nuovo, di particolare. Il libraio, un uomo sulla cinquantina e dall’aspetto sempre sorridente,  subito si scurì in volto, cercando di evitare lo sguardo della ragazza dai capelli turchesi: "Sì, dovrei aver qualcosa... Qualcosa che è rimasto dal vecchio proprietario della libreria. Seguimi." Aprì una botola dietro il bancone, che rivelò una scalinata stretta e buia. Levy si intimorì alla vista, ma il desiderio di leggere bruciava in lei, e non aveva intenzione di smettere, come una fiamma che cresce trasformandosi in un divampante incendio. Lo seguì da vicino, temendo di perdersi nei corridoi tutti uguali che il vecchio percorreva.
Arrivarono ad una vecchia libreria di fattura settecentesca, rosa dai tarli e dall'umidità della cantina. Sui ripiani spiccava un libro, un unico manoscritto rilegato in pelle rossa. Il titolo inciso sulla costa era semplice: "MORTE", impresso a lettere maiuscole ed arzigogolate. Il vecchio prese il libro e, senza dire una parola, tornò sui suoi passi. Levy sentiva freddo, e non staccava gli occhi di dosso al libro che il libraio teneva sotto braccio. Riemersero nella calda luce della libreria. Il proprietario si diresse alla cassa e, con tono burbero, cosa insolita visto il carattere dell’uomo, le disse: "Fanno 50 Jewels. Ma mi raccomando, per l'amor di Dio, non guardare mai la prima pagina."

La ragazza uscì dal negozio, euforica. Non credeva ai suoi occhi, alle sue mani che stringevano il libro avvolto in una pacchiana carta da pacchi. Arrivata a casa si precipitò in camera sua, a Fairy Hills. Aprì il libro, saltando a piè pari la prima pagina. Lo lesse avidamente, ne assaporò il contenuto più e più volte, fino ad esserne sazia.

Dopo quel giorno il libro giacque come una reliquia sul suo comodino, e, più il tempo passava, più nella sua mente si insinuava il tarlo della curiosità, che pian piano si faceva sempre più morbosa. Cosa c'era scritto su quella prima pagina? Non riuscì a trattenersi a lungo. Si scaraventò sul libro e lo aprì, quasi strappandolo, alla pagina famigerata. Subito lasciò cadere il libro, in preda al terrore.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

C'era stampato, in grassetto nero, "6.99 Jewels".



















 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

 

 

 










Ok, sono consapevole del fatto che tutto ciò ha molto poco senso, ma dovevo. xD
L’idea mi è nata quando, entrando in una libreria, ho letto sul retro della copertina di un libro il prezzo di questo… Corretto con il pennarello; e pure male.
Spero che la One-Shot vi sia piaciuta! *lancia cuoricino*



  
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