Una paginetta scritta più che passare il tempo che altro. Ma la cosa mi ha preso un po’ la mano e…alla maniera delle
ciliegie, una parola tira l’altra e…il risultato è questo.
BUONA LETTURA ^__^
Solo
guardarti.
E’ mai possibile continuare a
innamorarsi di qualcuno di cui si è già innamorati?
Stare alla scrivania affianco alla
sua ed ascoltare le sue dita tamburellare sulla tastiera: anche quello è un
suono dolce...
Sono le ore 19:01 di una fredda
domenica ed io l’ho accompagnato al giornale. Sì, perché lui
è un giornalista. E son
seduta qui aspettando che finisca il suo articolo e per trascorrere un po’ di
tempo scribacchio qualcosina su un computer non mio.
Mi volto silenziosa e schiva a fissarlo: lui non se ne accorge come sempre quando è concentrato.
E quando è concentrato è ancora più
bello. Ha dei movimenti “segnale” che ti fanno vedere a miglia e miglia che è molto molto intento a quello che
fa: la mano sinistra che massaggia il collo piegato verso destra o il mento che
poggia sulla mano destra aperta con lo sguardo perso verso il basso a cercare
ispirazione.
Ecco di nuovo la sua testa che repentina scatta dalla
tastiera allo schermo, dallo schermo alla tastiera…ancora ancora e ancora.
Ora si ferma.
Si sfiora le labbra, grattatina al
naso e si sistema gli occhiali scesi troppo in basso per vederci ancora
qualcosa di nitido.
Batte gli occhi due volte: l’ispirazione è arrivata.
Ricomincia quell’insistente
ticchettio sui tasti e tic tic
tic, spazio, tic tic…
Muovo la testa verso sinistra in continuazione, ma lui è
troppo preso e questo è un bene: posso osservarlo per quanto voglio.
Non lo sa quanto io sia orgogliosa
e fiera di lui: il vederlo muoversi con agilità tra articoli, telefonate,
risate tra colleghi d’ufficio…vederlo già uomo. Siamo solo
ragazzi, 18 anni a testa, ma è sempre capace di darmi quella sicurezza che non
possiedo ancora.
E’ una specie di bilancia tra me e lui: io con la mia dose
di pazzia e inguaribile romanticismo e lui con la razionalità e quel pizzico di
troppa serietà.
Squilla il telefono. Risponde.
Possibile che anche sentirgli dire: “Pronto?”, mi si stacca
un battito?
Ha una voce profonda e tremendamente dolce: ogni cosa che mi
dice è detta con affetto. Anche quando mi prende in giro.
Ha appena finito di chiedermi se mi scoccio
ed è successo di nuovo.
Quel battito ha fatto un salto.
Ed io lo so il perché: lui non è uno di quei tipi estroversi
che fanno salti di gioia o corrono come pazzi per
tutta la casa (gliel’ho visto fare solo alla finale Italia-Francia),
e anche se adesso la sua estroversione è molto aumentata rispetto a 6…ooops 7 mesi fa (dice ance un po’ per merito mio ^_^), ogni
parola che mi rivolge è ancora più carica d’affetto perché so com’è fatto.
Un timido, posato ragazzo…che ha imparato ad amarmi un po’
per volta.
E quando si preoccupa per me, mi
chiede come sto, sono così felice “da toccare il cielo con un dito”. Mi si
scatena un calore proprio quaggiù, all’altezza del petto…E’ come mangiare un
Mon Cheri avete presente e quando l’avete ingoiato è
come una bomba a scoppio ritardato e voi lo sentite
proprio esplodere dentro e diffondere il suo calore.
Ecco, su per giù, è quello ciò che
provo OGNI VOLTA, il tutto unito ad una leggera contrazione del petto stesso.
E’ normale o sarà meglio prenotare una visita dal cardiologo? :P
E questo mi succedesse non solo quando
lo guardo o mi parla…e quando mi telefona?
Si può stare ad aspettare INCONSCIAMENTE una sua telefonata
per tutto il pomeriggio e addirittura tentare di riconoscere lo squillo? E’
PAZZIA PURA!! Lo so, lo so…ma
a voi è mai successo?
Adesso lo riguardo ancora: era
qualche minuto che non lo facevo…mi ero concentrata anche io.
Com’è bello senza barba: ha un faccia
liscia e pulita…e i capelli?
Il suo chiodo fisso. Guai a chi glieli tocca. Nerissimi,
lisci come mi sono sempre piaciuti in un ragazzo…odio quei riccioli stretti stretti che si alzano
stile “dito nella corrente”.
I suoi sono così lisci…adoro accarezzarglieli, ma mi
raccomando SOLO
Attenzione al ciuffo e i capelli alzati davanti! ^_^ ahahahahaah
Mentre scrivo sta parlando con una signora appena arrivata:
ha una voce…calmante ma davvero davvero.
Quando vuole l’accento locale si elimina e la sua
parlantina è piacevole anche se a tratti un po’ lenta…ma a me piace così.
E la risata? Ahahahaha
anche lì ha dei movimenti prestabiliti. Ehi, sta ridendo proprio adesso.
Batte le mani una volta, si porta la testa tra le mani e se
davvero si sta “scompisciando”, scatta con tutto il corpo all’indietro.
Starete pensando che sono una
fissata, insomma conosco più i suoi movimenti che i suoi. Ma
scommetto che non sono l’unica a farlo.
Scommetto che qualcuno che leggerà sarà innamorata come lo
sono io…si sentirà come me e saprà di cosa parlo.
Di quel batticuore perpetuo, di quel irrefrenabile
desiderio di stare con lui, di quei calcoli astro-fisici che fate per
ritagliare ore da spendere con lui…
E di quel amaro che sentite in
bocca e quella tristezza infinita che vi stringe i polmoni quando litigate con
lui.
Una parola, una battuta sbagliata…e sembri perdere tutto
l’idillio del momento.
Ma poi ti fermi, lo guardi e lui ti
riguarda incerto sul da farsi: girare la testa o sostenere lo sguardo?
E poi eccolo che arriva: le labbra si
allargano e un sorriso da favola nasce all’improvviso. Non esagero quando dico che il cuore si resetta,
ingrana la quarta e parte a tutta forza. E quando
smette di guardarti e tu torni alla tua pagina di diario (che ho spacciato per
appunti di filosofia) come sto facendo adesso, ti senti leggermente stordita,
ma uno stordimento così piacevole da volerne ancora.
Come una cioccolata calda in inverno mentre fuori
tuona…avete presente?
Non rileggerò quello che ho scritto, non ne ho il tempo, ma la cosa non mi dispiace.
Ho gettato in un’unica colata tutti
i sentimenti e i pensieri provati da 46 minuti a questa parte.
E la sapete una cosa. Un giorno,
non credo molto lontano glielo farò leggere e inizierò così:
“Ti ricordi quel pomeriggio mentre
tu scrivevi il tuo articolo…?