Taoris.
Uscì dalla custodia la fantomatica macchina fotografica e cambiò l’obbiettivo; tolse il tappo ed inquadrò la grande quercia che vi era davanti a lui. Quante foto le aveva fatto, non lo sapeva, dato che qualche giorno prima era rimasto affascinato da quest’ultima.
Avrebbe potuto dedicarle un intero book fotografico, se solo avesse voluto.
Un ragazzo dai capelli corvini si stava nascondendo dietro la quercia che poco prima gli aveva fornito la Zerynthia; indossava dei pantaloni di pelle, degli anfibi neri ed una maglietta dello stesso colore. Non aveva fatto in tempo a vedergli la faccia.