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Autore: clalla97    31/05/2012    6 recensioni
*SPOILER PER IL CANTO DELLA RIVOLTA*
Sono gli ultimi Hunger Games. I Giochi di Capitol City hanno inizio ora.
Gli occhi sono puntati sull'Arena per l'ultima volta.
Per la prima volta non sono i Distretti ad aver paura per i propri figli.
Per la prima volta un pedigree di Capitol City non serve a rimanere in vita.
[Storia temporaneamente sospesa, in attesa che l'ispirazione torni dal suo viaggio in Messico]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Prologo

 

La Coin era morta. Irrimediabilmente
Non era stato un trucco per aumentare la teatralità del momento, non era stato uno scherzo di pessimo gusto. La Coin era caduta dalla balconata, il suo sangue era vero. Katniss non sbagliava mai un colpo.
La pace era appena stata raggiunta e già si stava spargendo altro sangue. Non innocente, ma pur sempre sangue. Sangue umano, sangue uscito dalla carne. E la carne soffriva. La Coin e Snow non sarebbero stati gli ultimi a pagare per quella guerra, però. Rimaneva una sola cosa da fare.
E ora che la Paylor era salita alla presidenza non c'era nessun motivo per rimandare.
Ora che l'agitazione per l'omicidio della vecchia presidente era scemato, lasciando il posto ad una febbrile eccitazione per alcuni, una disperata angoscia per altri.
Ora che che l'annuncio era stato dato, acclamato, maledetto.
Era giunto il momento di dare inizio agli ultimi Hunger games. Gli Hunger Games di Capitol City.

 

Katniss aveva ascoltato l'annuncio alla televisione, la faccia affondata sul cuscino. Non riusciva a guardare quei pochi volti noti rimasti senza che si scatenassero dentro di lei ricordi troppo forti per poterli tenere sotto controllo. Il suo viso non aveva cambiato espressione a quelle parole, per lei non c'era stata nessuna sorpresa, né niente sarebbe più riuscito a sorprenderla, probabilmente. Non si era concessa la minima debolezza nemmeno nella solitudine del salotto vuoto, nemmeno quando Prim aveva fatto irruzione nei suoi pensieri, trafiggendoli come se portasse in mano un'accetta. Come se la dolce, piccola Prim fosse mai stata capace di usare un'accetta.
In fondo quelle ultime scintille di vita che si sarebbero spente in quegli ultimi giochi erano tutte per lei. Era per lei che Katniss aveva dato il suo sì.
Avrebbe voluto dire che se ne era pentita. Ma sarebbe stata solo una bugia. Voleva che quei ragazzi morissero come erano morti Rue, Finnick, Mag... e Prim... In nome di cosa, poi? Della libertà?
Forse sì. Ma i ragazzi degli ultimi Hunger Games sarebbero morti solo in nome della vendetta.
Ed era giusto così.
La porta si aprì e un Peeta dal cipiglio deciso entrò nella stanza.
Già dal suono dei passi della sua camminata Katniss capì che non era lì per una semplice visita di cortesia o per un appuntamento romantico. Era venuto a dirle qualcosa di importante e non avrebbe accettato un no come risposta.
La ragazza alzò il viso e sorrise ugualmente, ottenendone in risposta un sorriso che sembrava dire “Tanto so che sai che ho qualcosa da dirti, quindi evita di fare la finta tonta.”
“Ciao.” si limitò invece a dire lei, alzandosi a sedere.
“Ciao.”
Katniss sospirò.
“Cosa sei venuto a dirmi?”
“Non hai letto la posta.” non era una domanda.
La ragazza scosse la testa. E il ragazzo accennò un sorriso. Non era un sorriso dolce.
“Bene, allora mi sa che mi godrò la tua reazione.”
Di qualunque cosa si trattasse non ci sarebbe stata nessuna reazione. Ma era bello che lui ci credesse.
“Beh, di che si tratta?”
“Siamo convocati a Capitol City.”
La ragazza aggrottò le sopracciglia.
“Perché? Mi sono persa qualcosa o io sono confinata qui?”
“Ti sei persa la posta.” ripeté il ragazzo stringendosi nelle spalle.
“Allora devo andare a leggere oppure mi dici tu cosa troverò scritto in quel pezzo di carta?”
“Ti ho detto. Convocazione a Capitol City.”
“E perché?” chiese lei spazientita.”
“Perché sarai tu a dare i nomi nella Mietitura, perché saremo noi i mentori di alcuni tributi e perché poi faremo parte degli Strateghi.”
La ragazza si impietrì sul divano. Non aveva mai guardato i giochi, prima della rivolta. Ci aveva partecipato due volte. Aveva autorizzato l'ultima edizione. Ma non aveva nessuna intenzione di vederla. Di vedere altri occhi che perdevano la scintilla vitale, di vedere altro pallore spandersi sui volti e sui corpi martoriati da armi e animali.
“Non lo farò” si limitò a dire, la voce che tremava impercettibilmente.
Il volto di Peeta si indurì.
“Perché?”
“Perché non riesco più a vedere persone che si uccidono a vicenda. Non riesco più a guardare la morte.”
“Katniss. Tu hai fatto sì che quei giochi si svolgessero. Ora tu verrai e guarderai quello che comportano le tue azioni. E non venirmi a dire che sei pentita perché non è così. Vieni e guarda quei ragazzi che si uccidono per colpa tua. Guarda quell'Arena in cui avremmo potuto benissimo esserci di nuovo noi.”
La ragazza voltò la testa di scatto fissando gli occhi in quelli di Peeta, che non lasciavano trasparire pietà né tantomeno comprensione. Erano solo pieni di rabbia e rimprovero. E tutto ciò che c'era in quegli occhi era per lei.
“Perché mi fai questo, Peeta?”
“Non sono io che lo faccio. È Capitol City.”
“Odio Capitol City.”
“Dimmi qualcosa che non so.”
“Odio gli Hunger Games” Peeta sapeva anche questo, ma lei aveva bisogno di dirlo.
“Potevi dire no. Sarebbe bastato.”
“L'ho fatto per Prim.”
“Prim non te l'avrebbe mai chiesto.”
Katniss non trovò la forza per dire nulla.
Era vero.
Tutto maledettamente vero.
Prim non avrebbe mai voluto vendetta.
E Katniss invece, da persona meschina, l'aveva voluta per tutte e due.
Le sue mani, dopotutto, continuavano a grondare di sangue.
In fondo, che lo volesse o meno era un'Assassina.


Commenti pazzi di una pazza:

Beh, che dire... io ero totalmente contraria a questi Hunger Games e mi sono parecchio arrabbiata con Katniss quando ha detto sì. Però poi l'idea era troppo buona per lasciarla lì, così ci ho impiantato su una fanfic.
Ora, oggettivamente ho un problema. Siccome sono abituata a cercare sempre dei volti su cui fare riferimento, per le mie fic ho trovato tutti le foto che mi servono. Il punto è che mi sono affezionata troppo a tutti quanti e ora non riesco a trovare la forza di ucciderli. Zeus, dammi tu il cinismo necessario.
Che ne dite, nel prossimo capitolo, dopo che vi avrò dato i link per le foto mi direte chi volete che ci rimanga secco per primo *sospiro esasperato*
Tipico da parte mia: andare a ficcarmi in situazioni da cui so che non uscirò.
Sappiatelo da subito: ho i tempi di aggiornamento di un incrocio fra lumaca e bradipo in una strada con limite di velocità di 1m alla settimana ù-ù
Quindi aggiornerò quando il capitolo è pronto.
Perdonate i vari errori di battitura e/o grammatica.
Clalla ^-^

 

  
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