Guardò giù, verso il baratro che lo chiamava, e desiderò ardentemente che il salto che stava per compiere non avesse come epilogo l'inevitabile separazione delle loro strade, delle loro vite. L'informazione che tempo prima aveva registrato e catalogato da qualche parte nel suo cervello venne estratta e presentata davanti ai suoi occhi. Per la seconda volta nella vita, dovette lottare contro l'impulso di stringere John Watson al suo petto