♡ ♡ i hate this lovesong
Stavo letteralmente intraprendendo la maratona per arrivare a quel dannato appuntamento in tempo. Sono sempre stata una tipa ritardataria, disordinata, disorganizzata, pigra e golosa, che ci potevo fare? Tutti abbiamo dei difetti.
Quando giunsi al grande portone di metallo, ispezionai in dettaglio i nomi posti in modo regolare sul citofono.
Ma avevo dimenticato d’indossare le lenti, ed essendo astigmatica non ci vedevo un tubo.
Fermai un ragazzo a caso, e li chiesi di trovarmi il nome “Bae Jung” su quel aggeggio indecifrabile. Lo ringraziai ed entrai nel grande edificio grigio nel quale aveva luogo quel mio attesissimo appuntamento.
“1, 2, 3, 4, 5, 6 piano! Eccomi.” Pensai, varcando la soglia dell’ascensore.
Un uomo di mezza-età fissava insistente l’orologio, picchiettando nervosamente il piede destro a terra. Ero in ritardo.
Sorrisi e li rivolsi la parola; “Signor Jung?”
L’uomo mi squadrò dalla testa ai piedi prima di sbuffare. “E’ in ritardo, signorina Joo.”
Ma dai? “Lo so, sunbae, mi scusi.”
L’uomo annuì poco convinto e mi fece da guida nell’appartamento che ero venuta a visitare.
“E’ molto spazzioso e illuminato, mi piace.” Commentai, mentre il sig. Jung mi porgeva un mazzo di fogli.
“Li firmi, uno ad uno e sarà suo.”
Non so perchè, ma notai un pizzico d’impazienza e d’ansia nella sua voce; perchè voleva vendere quell’appartamento a tutti costi? Chissà.
Esecutai quel che mi chiese e li restituì i fogli.
“Perfetto, può trasferirsi da domani, arrivederci signorina.”
Non ebbi tempo di spiccare parola che quell’agente immobiliare scappò a gambe levate.
* * *
2 settimane dopo.
Come ogni santo giorno, i vicini facevano festa.
Musica a massimo volume, suolo che trema, e puzza d’alcol nel corridoio principale.
Erano passati solo 14 miseri giorni da quando mi ero trasferita e già ero stufa di quell’abitazione che in poco tempo si era trasformata in un putiferio.
I vicini non erano mai in casa di giorno, ma la notte invece sì, sempre.
Erano così festaioli da far schifo.
Feci un respiro profondo, e decisi di parlarli, dovevo studiare duro per mantenere i voti brillanti che avevo, ma le loro “feste” mi ostacolavano.
Se non affrontavo il problema mi sarei beccata un misero 75 e sarei caduta nella mia depressione del gelato (alla quale mi ero ripromessa di mai ricominciare).
Percorsi i pochi metri che separavano il mio misero appartamento dalla loro enorme e lussuosissima dimora a tre piani, (in un grattacielo poi, mi chiedo come facciano).
Bussai. 1 colpo. 2 colpi. 3 colpi: niente.
Visto che la porta era aperta, ne aprofittai. Con lo sguardo cercai il proprietario, e caddi sul ragazzo che sarebbe stato la mia rovina.
~Note.
Buongiorno care compagne VIPs!
Come state?
Dunque, prima di tutto volevo dire che sono una VIP
da poco (circa 3 mesi) e che mi piacciono un sacco i
Big Bang.. specialmente G-Gragon. c:
Voi? Hehe.
OK. Tornando alla storia;
Che ne pensate? Il capitolo è molto neutro e non si
scopre niente di eccitante ma nel prossimo... ;)
- SE LASCIATE UNA RECENSIONE SAREBBE
GRADITA :'). MOLTO.
grazie d'aver letto, al prossimo capitolo! xx