A te, che sei riuscito a farmi tacere quando nessuno lo aveva mai fatto,
a te, che sorridi ogni volta che mi vedi da lontano,
a te, che sei il primo in assoluto a farmi provare queste cose,
a te, che mi fai mancare ogni secondo il calore del tuo abbraccio.

Sorridi a tutti e saluti.

Te ne stai andando, la tua migliore amica aveva torto, lui non ti ha detto niente...

Sei sollevata, in un certo senso...non sei molto brava con le relazioni...poi lui piace alla tua migliore amica...sarebbe meglio che lui non ti chiedesse nulla.

Saluti un'ultima volta e apri la porta per andartene.

In quel momento senti qualcuno dietro di te che chiude la porta.

Tutto diventa buio in quell'umido pianerottolo del palazzo.

Sei nel panico, odi il buio, eppure ti sembra di vedere i suoi occhi chiari brillare in quel posto senza luce.

Tasti il muro e trovi l'interruttore.

Lui sorride e si appoggia al muro con le braccia lungo il corpo.

Ti prego, non ora, non adesso...ti prego, ti prego...dici dentro di te.

Piace alla tua migliore amica, non puoi farlo...non puoi!

E poi fai l'errore più grande che avresti mai potuto fare: alzi la testa.

Alzi la testa e incontri i suoi occhi di quel verde così bello e chiaro, che fanno un gran contrasto con i suoi capelli biondi ma che tu adori così tanto.

Hai incontrato i suoi occhi, e sai che non puoi più fare niente. In quel momento, non c'è più la tua migliore amica, non ci sono più quelli che lo prendono in giro. Ci siete solo tu e lui. Tu, lui e nessun altro.

Lui inizia a farti un discorso un po' impappinato, tu abbassi gli occhi e sorridi, sorridi in un modo stupido, che non è proprio da te, ma che lui ti dirà, settimane dopo, ha trovato dolcissimo.

Sorridi ed arrossisci, lo senti. Senti il calore partire dalle tempie ed arrivarti alle gote e alle orecchie, che cerchi di nascondere con delle ciocche lunghe, ricordandoti troppo tardi che ti sei legata i tuoi capelli scuri in una treccia.

Perciò appoggi la mano dietro il tuo collo e ti guardi i piedi cercando di riprendere la ragione che ti hanno fatto perdere i suoi occhi così sinceri.

Salite in ascensore e tu spingi il pulsante del piano terra con mano tremante.

Continui ad arrossire, quando senti il silenzio.

Oh, tocca a te. Ti ha appena chiesto di vedervi da soli. Bé, non è proprio una dichiarazione, ma a te basta...ti basta, perché lui è tutto ciò a cui riesci pensare in questo momento, non alla tua migliore amica, che ora lo odia perché lui le ha confessato un mese prima che gli piaci, non all'altra tua amica, che lo ha sempre considerato uno sfigato, non a tua sorella, che lo ha visto in foto e ha detto che è completamente diverso da come pensava che fosse, no. Riesci a pensare solo a lui, ai suoi occhi verde chiaro, ai suoi capelli biondi e al suo profumo, che ti inebria e ti accoglie tutte le volte che è vicino a te.

Lui aspetta una tua risposta, e tu rimani senza parole.

Non sei mai rimasta senza parole: MAI, ma lui ce l'ha fatta. Nessuno c'era mai riuscito e il fatto che lui invece ce l'abbia fatta ti fa di nuovo sorridere come un scema.

Oh, giusto, la risposta.

L'ascensore si apre.

Uscite, tu sorridi e lo guardi perdendo nuovamente la testa. Sorridi e dici: “Ok...” e lo abbracci.

Lui ti stringe forte, e in quel calore, nel calore del suo abbraccio senti il tuo cuore iniziare a battere fortissimo. O è il suo? Non lo sai, ma il fatto di non riconoscere ti fa sorridere, e fa sorridere anche lui...oppure è perché gli hai dato quell'ok, che detto così non sembra niente, ma che per lui ha contato tantissimo, come per te.

Perciò sorride contro il tuo collo, e tu hai un brivido che parte dal punto in cui ti sta sfiorando e passa per l'intera colonna vertebrale.

Sai che devi andare via, tuo padre aspetta fuori e ti deve riportare a casa, perciò ti stai staccando a malincuore da lui, quando giri il viso e lo baci sulla guancia e lui ti stringe per la vita, prima di lasciarti andare e dire che salirà per le scale.

Tu annuisci e sorridi uscendo dalla porta a vetri, allontanandoti da lui.

Vai da tuo padre e sorridi a lui e a tua sorella.

Sali in macchina e ti allacci la cintura di sicurezza. Ora vorresti averlo baciato veramente, vorresti averlo stretto tra le braccia, vorresti aver passato le tue mani tra i suoi capelli, ma non l'hai fatto.

Te ne penti un po', e ti butteresti volentieri fuori dall'auto in corsa, se non fosse che in quel momento il tuo telefono vibra.

Leggi il messaggio e sorridi, gli rispondi sei felice e che lo ami anche tu.

Non pensi che il giorno dopo due tue amiche saranno contro di te, non pensi che la tua migliore amica, in realtà non lo odi veramente, ma in realtà sia ancora innamorata del tuo ragazzo.

Non pensi ai commenti sarcastici e perfidi che l'altra farà, pensi solo a lui, alle sue braccia intorno a te, al suo sorriso sul tuo collo e al vostro amore, a quello che è nato solo qualche minuto prima.

Contate solo tu e lui: tu, lui e nessun altro. Voi due siete l'importante.




Alloooora...ehm...non so come mi sia venuta...diciamo che è strettamente autobiografica e che...ehm...sì...è venuta in un momento di mancanza del mio ragazzo...mi manca molto oggi, quindi ho avuto bisogno di riportare alla mente un momento bello che abbiamo passato...ho pensato che questo sia stato il momento bello per eccellenza :)
Perciò, un saluto e...boh...spero sia stata quanto meno decente...anche se molto corta,
Giuly