È finita l’età dell’oro,
passato è il tempo per la conquista!
Più non camminano gli uomini
su terre senza nome.
Più non veleggiano le navi
in mari senza rotte.
È finita l’età dell’oro,passato è il tempo per la gloria!
Più non marciano i plotoni
nelle terre selvagge.
Più non tuonano i cannoni
sui mari senza legge.
È finita l’età dell’oro,passato è il tempo per gli eroi!
Più nessuno vuole celebrare
chi massacra per un idea.
Più nessuno vuole ricordare
chi muore su una bandiera.
È finita l’età dell’oro,passato è il tempo per gli Imperi!
Più nessuno si piega
delle terre lontane.
Più nessuno si inchina
a un re d’oltremare.
È finita l’età dell’oro,ora è il tempo per il riposo.
Riponete le armi,
attraccate le navi.
Non rimpiangete ciò che è passato
la conquista, la gloria, gli eroi.
Non piangete per gli imperi,
per quando eravamo grandi.
È finita l’età dell’oro,ora è tempo di brindare!
Rosso il vino e non il sangue.
Fumare di sigari e non di pistole.
Beviamo assieme amici!
È finita l’età dell’oro,ora inizia quella del vino!
N.d.a.
Salve gente, sono Green Jester, sono qui per illustrarvi le note dell’autrice (leggasi pazza).
Questo è il suo primo approdo sul fandom Hetaliano e si vergogna a iniziare con questa cosa che dovrebbe essere una poesia, è solo uno sclero dovuto alla malinconia.
La pazza ha disseminato qua e là riferimenti a qualunque periodo storico immaginabile dalle conquiste coloniali all’epoca della pirateria, ci sono anche dei riferimenti ad alcune canzoni, provate a capire quali.
La pazza immagina che sia Francia a parlare, dopo una bevuta in compagnia del BFT e Inghilterra, che immagina abbiano una certa nostalgia per il passato, non solo per il potere che possedevano e l’importanza che rivestivano, ma anche per le avventure che potevano vivere e perché potevano risolvere le questioni in maniera più diretta, con due sberloni e non cerano tutti questi meeting a cui presenziare.
L’età dell’oro e l’età del vino hanno una doppia valenza; la prima indica il periodo di grandezza passato, splendente come l’oro, la grandezza della nazione che rappresentano, ma anche l’età dell’oro nel senso della loro giovinezza come “persone”, l’età dell’incoscienza e della spericolatezza, un po’ l’età dell’adolescenza, con tutte le maschie rivalità che ne derivano; la seconda indica un periodo di decadenza, in cui gli antichi splendori sono solo un ricordo, le grandi conquiste sono rimaste solo nelle pagine di storia, ma anche della maturità, un età di riposo, in cui i vecchi nemici diventano compagni di bevute e le vecchie battaglie racconti di ubriachi, un età di nostalgia, non di rimpianti.
In verità questa cosa può essere riferita a praticamente qualunque personaggio di Hetalia e si presta a molte interpretazioni, scegliete quella che preferite.
Dopo questo papiro più lungo della storia vi saluto, se avete domande lassù c’è il pulsante recensione.
Saluti Green Jester