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Autore: Crazy95    03/06/2012    2 recensioni
Does this darkness have a name? This cruelty, this hatred how did it find us? Did it steal into our lives or did we seek it out and embrace it? What happened to us? When did we lose our way? Consumed by the shadows swallowed whole by the darkness. Does this darkness have a name? Is it your name?
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Blair Waldorf/Dan Humphrey
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quinta stagione
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Does this darkness have a name? This cruelty, this hatred how did it find us? Did it steal into our lives or did we seek it out and embrace it? What happened to us? When did we lose our way? Consumed by the shadows swallowed whole by the darkness. Does this darkness have a name? Is it your name?”
 
Era pronto. Si, era pronto per ricominciare una nuova vita. Dan aveva deciso di lasciar prendere il sopravvento alla parte più oscura di se, stufo di essere calpestato dalle persone a lui care. Il libro non poteva più attendere, per troppi motivi aveva rimandato. Ora però le cose erano diverse e un nuovo irresistibile desiderio di vendetta si faceva ferocemente strada dentro lui.
 
Buon giorno Upper East Side, l’estate è appena finita e nonostante sia stato difficile seguire i nostri protagonisti durante questi ultimi tre mesi, ho news bollenti per voi. Avvistato “Il ragazzo solitario” a Brooklyn con nuove “fiamme”, si mormora che la storia
d’amore con la nostra Queen B. sia finita e non nel miglior dei modi. Le cose peggioreranno quando B. verrà a sapere del suo nuovo libro? Ops, forse ho sparlato troppo…  XOXO Gossip Girl.

Dan guardò il cellulare con disprezzo negli occhi, lanciandolo sul tavolo. Come si permetteva quella sgualdrina di ficcanasare nella sua vita?
-          Dan, tesoro vieni a letto  -  si lamentò una voce femminile
-          Arrivo – pronunciò freddo
“Ripensandoci però è proprio quello che voglio. Tutto il mondo deve sapere di come sono diventato
e del mio libro” pensò. Poi con un ghigno sul viso andò in camera dove lo attendeva una fanciulla che gli avrebbe fatto dimenticare ogni cosa.

Nel frattempo, Chuck Bass controllava attentamente il suo telefono e quando finì di leggere fece un lungo sospiro.
-          Blair, hai letto Gossip Girl? –
-          No perché? –
-          Dovresti. –
La ragazza osservò attentamente la faccia del suo attuale ragazzo che non prometteva niente di buono e dopo aver fatto ciò che lui le chiedeva, capì anche il perché.
-          Non posso crederci. Come ha potuto…? Non è da lui. –
-          Certo perché non è più il dolce
-          Dan che conoscevi. Ora è pieno di vendetta e vuole riversarla sul nostro mondo. Sembra quasi… -
-          Te – concluse – sembra essere diventato te prima che cambiassi –
-          Già –
-          Devo vederlo –
-          E cosa risolveresti? –
-          Voglio delle spiegazioni, ti prego portami da lui –
-          Non posso. Ho una riunione però Matthew ti accompagnerà volentieri, io prendo un taxi – disse baciandola e uscendo dalla limousine.

Un lieve  bussare alla porta destò il ragazzo solitario che scocciato si alzò per andare ad aprire e quando lo fece si pentì amaramente. Blair Waldorf era di fronte a lui, più bella che mai.
-          Guarda, guarda chi abbiamo qui. La mia ex ragazza in persona. A cosa devo l’onore? –
-          Voglio parlarti –
-          Mmm… e questo mi dovrebbe interessare? Perché sai com’è io non ho niente da dirti e in questo momento sarei anche piuttosto impegnato –
-          Sono sicura che la puttanella che ci sta origliando da dietro la porta potrà tornare un’altra volta. Quindi perché non le chiedi se gentilmente ci lascia soli?-
Dan la guardò con odio ma come aveva chiesto ordinò all’altra con un cenno della testa di andarsene.
-          Allora? Contenta? Forza parla! Non ho tutta la giornata –
-          …Cosa sei diventato? Ti senti quando parli? –
-          Ah! Allora si tratta di questo? Beh potevi risparmiarti la strada se sei venuta solo per farmi la predica –
-          Non sono venuta solo per questo – disse sarcastica – è vero che hai pubblicato un libro sull’Upper East Side? –
-          Era da tanto che volevo farlo ma ho sempre rinunciato fino ad ora perché c’era sempre qualcuno o qualcosa che m’intralciava. Ora però tutti sapranno quanta feccia c’è nel tuo adorato mondo – . Blair rimase scioccata, il ragazzo che conosceva era stato inghiottito dall’odio e sprofondato nell’oscurità.
-          Non puoi dire sul serio. Che fine ha fatto il Dan di cui mi sono innamorata? –
-          È stato ucciso da te. Mi hai fatto credere di amarmi, sei tornata con Chuck dopo tutto quello che IO avevo fatto per te. È colpa tua se ora sono ciò che vedi. Rappresenti tutto ciò che ho scritto nel libro: bugia, tradimento e denaro. Ti odio. Grazie a te sono guarito dalla mia ridicola ossessione per l’amore –
Le lacrime incominciarono a scenderle dal viso senza poterle controllare. Lui la fissava dritta negli occhi, freddo e distaccato. Nessuno prima d’ora l’aveva ferita così, nemmeno Chuck e ciò che odiava sopra ogni cosa era dimostrarsi vulnerabile davanti a lui. Quello che non voleva ammettere a se stessa però era un’altra cosa: quelle parole l’avevano uccisa perché per lui provava ancora qualcosa che andava al di là della semplice amicizia.

Quella sera Dan decise di ubriacarsi, qualcosa era scattato in lui dopo che lei se n’era andata, il suo muro impenetrabile era stato abbattuto da quella ragazza. Nonostante le sue parole sapeva in fondo di provare ancora qualcosa per lei e che questo non sarebbe mai cambiato. Quindi decise di affogare il dolore nell’alcool.
 
L’orologio segnava le 2.00 quando il telefono di Blair incominciò a squillare incessantemente.
-          Pronto? – rispose ancora mezza addormentata
-          Blair! Sono Serena –
-          Serena? Cos’è successo? –
-          Dan ha avuto un incidente, è grave –
In quel preciso istante la ragazza si sentì sprofondare
-          Cosa? Oddio! –
-          Stai calma e raggiungimi qui all’ospedale, ha bisogno di te –
-          Aspettami lì –

Non appena arrivò, la ragazza si gettò tra le braccia dell’amica piangendo
-          Quant’è grave? – domandò scossa
-          Blair… è in coma. I dottori dicono che non si potrebbe più risvegliare –
-          No… - andò vicino ad una sedia e si mise seduta – è tutta colpa mia… io… - disse tra un singhiozzo e l’altro
-          Ehi, guardami! Non è stata colpa tua! Era ubriaco, è andato in mezzo alla strada e l’hanno investito -
-          E invece è colpa mia! È diventato così a causa mia. Sono stata una sciocca… io lo amo ancora e avrei dovuto dirglielo  perché ora è troppo tardi…-


I giorni passarono e la ragazza era sempre in ospedale: stava lì mattina e sera seduta vicino al letto dove Dan giaceva immobile. Chuck aveva provato a persuaderla ma lei contestava ogni volta.
-          Blair, ti prego andiamo almeno a mangiare qualcosa –  la scongiurò per l’ultima volta
-          Va bene -  accettò rassegnata
-          Non ti preoccupare resto io con lui – dichiarò Serena da dietro la porta – tu va pure – disse mettendosi seduta. La bionda osservava l’amico ricordando tutti i bei momenti passati insieme: le sembrava impossibile non poter più vedere quegli occhi neri pieni di vita.
-          Dan, ti prego svegliati… - supplicò – Blair muore dalla voglia di vederti –
-          B-Blair… - pronunciò una voce flebile
-          DAN!  - esclamò sorpresa - vado a chiamare il dottore –
La Queen B. stava salendo le scale quando intravide Serena con il dottore e si precipitò immediatamente da loro temendo il peggio.
-          Cos’è successo?! –
-          Blair! Si è svegliato!! Gli stavo parlando e si è svegliato! –
-          È vivo… - concluse sorridendo quest’ultima

La luce dell’ospedale gli dava fastidio, troppo forte per i suoi occhi
Non aveva mai sopportato quel posto e voleva subito andarsene. Cercò di muoversi ma fu impossibilitato da un peso sul braccio: Blair stava dormendo appoggiata a quest’ultimo. Il cinico Dan Humphrey in quel momento lasciò posto al vecchio e con sguardo amorevole, le accarezzò la testa. La ragazza a quel contatto si svegliò  e lui ritrasse subito la mano.
-          Dan… -
-          Va a casa, hai bisogno di riposo. Non ti preoccupare per me io sto bene –
-          No, io resto –
-          Blair, ti prego va via –
-          Perché? –
-          Ti sei forse scordata della nostra conversazione? – eccolo tornato in modalità cattivo – non voglio la tua compassione –
-          Sei uno stupido perché non riesci a vedere che io ti amo ancora? –
-          Non m’importa più del amore! Potevi pensarci prima… - concluse freddo ma trovò estremamente difficile pronunciare quelle parole
-          Tutti commettiamo degli errori –. Blair prese il cappotto, uscendo dalla porta e Dan giurò di aver visto una lacrima solitaria scendere sul suo viso per l’ennesima volta.


Due settimane dopo, ristabilitosi del tutto, Dan si apprestava ad andare alla festa organizzata da Nate presso L’Empire State Building. Si diede un’occhiata allo specchio per vedere come stava e poi si apprestò verso l’uscita…
-          Ehi amico! Vedo che ti sei ripreso alla grande – lo accolse caloroso Nate
-          Già a quanto pare – provò a sorridere lui
-          Beh allora divertiti –
-          Contaci –
L’ascensore si aprì, svelando una Blair Waldorf accompagnata da Chuck Bass. Dan le diede un’occhiata furtiva e poi si diresse verso il bar.
-          Come mai così solo, Humphrey? –
-          Non sono affari tuoi Bass. Gira a largo –
-          Oh… vedo che non siamo amichevoli questa sera – . Dan si alzò prendendolo per il bavero – Sei sordo per caso? Ti ho detto di lasciarmi solo o vuoi che te lo faccia capire in un altro modo?- domandò minaccioso  poi però aggiunse – lascia stare, tolgo il disturbo io. – completò dirigendosi verso una delle tante stanze e chiudendo la porta. Non si stava divertendo per niente e la testa incominciava a fargli male quindi decise di stendersi sul letto ma qualcuno entrò.
-          Non si usa più bussa… Blair. –
-          Scusami, non pensavo ci fosse qualcuno –
-          Cosa ci fai qui? –
-          Volevo un po’ di tranquillità –
-          E con tutte le stanze, proprio qui la dovevi trovare? –
-          Tolgo il disturbo –  fece per andarsene ma Dan l’afferrò  - lasciami –
-          No…-
  Accadde tutto in un attimo: lui avvicinò il suo viso a quello della ragazza e la baciò con trasporto.
-          Cosa significa questo? –
-          Significa che nonostante tutto, sono ancora innamorato di te -  disse e così facendo riprese a baciarla.
  
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