Capitolo 1: Piazza Aldomoro
 

«Ci sei?» Luca mi spinge leggermente «Che? Hai detto qualcosa?» «Si, ti ho appena chiesto se usciamo inzieme questa sera.» «Scusami non ho chiuso occhio questa notte. E che ...» Mi interrompe e inizia a ridere. «Ah! Ora ho capito sei innamorata!» Lo guardo con dei occhioni da rana. «Ma che dici? Non sono innamorata.» La lezione inizia e la Prof entra. «Buongiorno classe. Oggi, raccolgo i vostri permessi per la gita della prossima settimana.» Oh no! E ora come faccio? L'ho dimenticato a casa! La prof viene verso di me. «Signorina Chiara, e dovè il tuo permesso?» «Scusi l'ho dimenticato a casa.» «Dinuovo!» Resto zitta. La Prof pensa qualche instante, poi dice «E vabbene, oggi sono buona. Vai a casa e prendilo.» «Okay.» Prendo la mia borsa e vado verso porta. «E sbrigati!» «Certo Prof.» Esco dalla classe e mi precipito fuori.
Inizia a piovere. Corro per non bagniarmi troppo. «Ahhh!» Ecco , sono caduta. Che figuraccia! Spero che non mi abbia visto nessuno. «Serve aiuto?» Alzo in alto lo sguardo e vedo un ragazzo con i capelli ondolati, una giacca da baseball e una bici. Allunga la sua mano verso di me. La affero e mi alzo «Grazie, ehhm...» «Filippo» «Ah, allora grazie Filippo. Io sono Chiara» «Piacere, come mai stavi correndo per strada?» «Non volevo bagniarmi troppo.» «Bhe, non ha funzionato molto bene. Sei caduta in una pozzangera.» Divento rossa. «Oh no!» Guardo i miei pantaloni. «Sono tutta sporca!» Filippo sorride. «Dai non è poi cosi grave.» «Si, ma ora mi devo anche cambiare e non ho abbastanza tempo.» «Se vuoi ti posso accompagnare io. Dove abiti?» «Piazza Aldomoro, grazie per il tuo aiuto.» «Di niente, dai sali su.» Mi siedo dietro di lui e iniziamo ad andare.
«Tu dove abiti? Non ti ho mai visto prima d'ora.» «Ci siamo trasferiti qui circa una settimana fa. Eccoci qua. Questa è la mia casa.» «Ma è nella mia strada!» Sorrido felicissima. «Davvero? Allora possiamo andare a scuola insieme se vuoi.» «Certo, da qui posso andare anche sola.» «Allora ci vediamo in giro?» «Si, a presto allora.» Saluto e me ne vado. «Aspetta!» Mi giro. «Ti andrebbe se qualche volta usciamo inzieme?» Il mio cuore batte da matti. «Per me va bene, ciao.» Entrata a casa prendo il mio permesso, cambio i pantaloni e torno a scuola. Ho un sorriso che si vede da dieci metri. «Ma che ha?» Chiede Toni a Luca. «L'ho detto io. È innamorata!»